La fregatura
Il PD beve tutto in nome di un senso di responsabilità che sa tanto di cascami del Fattore K, quello per cui il PCI negli anni ‘70 e ‘80 non era mai abbastanza (democratico, occidentale, filoborghese…) per poter andare al governo. Lo fa anche perché così pensa di maturare una specie di diritto a governare, quasi che la politica non avesse insegnato esattamente il contrario. Già che c’è, elimina anche ogni forma di concorrenza nella sinistra, approfittando della dabbenaggine e dello spirito conservatore dei suoi leaders, più occupati a garantire se stessi che a innovare, modernizzare, realizzare qualche brandello di maggiore giustizia sociale.
Così sembra proprio che – dopo gli errori madornali da Occhetto a D’Alema/Veltroni e così per 18 lunghi anni di rassegnazione a Berlusconi – adesso tocchi a loro: si fanno una bella coalizione con SEL (che fine, Vendola!) e PSI e sono a posto.

E alla fine anch'io sono andato a votare e - scandalo - ho votato per Renzi. Sono andato a votare in primo luogo per esercitare il diritto di dire la mia in una vicenda che riguarda sì il centrosinistra esistente, ma anche quello virtuale di chi come me non si ritrova nel centrosinistra realizzato e che anzi critica ferocemente un giorno sì e l'altro pure, perché lo vorrebbe diverso, molto diverso da quello reale.
Il 25 ottobre 2012 questo blog ha toccato le 200.000 pagine vistate dal maggio 2008, un numero da vertigini (adesso che è domenica 28 ottobre sono 200.529).
Vent’anni di berlusconismo – di quella schifezza viscida che ha disfatto la società e indotto destra e sinistra a sposare comportamenti e costumi molto simili fra loro e tutti al limite – lasciano sul terreno pratiche politiche ed elettorali che si credevano sepolte con la prima Tangentopoli e che, invece, sono oramai il sale dell’agire politico di questa repubblica al collasso.
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