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LEZIONI DI VITA

Finalmente la campagna elettorale grugliaschese è finita. Si torna alla normalità, si riassorbono le speranze deluse, si cerca di tirare le somme e di trarre qualche utile insegnamento. Se poi si riesce a fare delle sconfitte esperienze di vita, meglio ancora

Ho vissuto intensamente la campagna elettorale appena terminata anche se non ero candidato, né a sindaco e neanche a consigliere. Così avevo deciso per raggiunti limiti di età, per palese inadeguatezza e per altrettanto evidente incompatibilità con larga fetta degli elettori. Per non parlare del ceto politico, nostrano e non. Dunque mi sono messo a disposizione per "servire" gruppi che avevano deciso di mettersi insieme per proporre a Grugliasco un cambiamento deciso, con alla testa un candidato a sindaco di grande spessore, umanità e capacità, Carlo Proietti.
Alcuni di noi, in particolare i consiglieri comunali eletti, nei cinque anni precedenti avevano cercato di fare ciò che ci si aspetta da una forza responsabile d'opposizione: le pulci a delibere, atti e comportamenti, la critica puntuale alle decisioni dubbie o contrastanti, la formulazione di proposte che inevitabilmente le ha accompagnate. L'abbiamo fatto sempre stando nel merito, fornendo dati e riscontri a tutto quello che abbiamo denunciato: alle molte promesse di querele che ci sono venute dal sindaco, ad esempio, non sono mai seguiti i fatti. La ragione la conosciamo bene e non abbiamo esitato a dichiararla tutte le volte che qualcuno ha provato a confondere la denuncia e la critica con l'allusione, il pissi pissi dei corridoi, il dire non dire. Molto di quello che abbiamo fatto si trova, oltre che negli atti comunali, sul sito di Grugliasco Democratica. Chi vuole può documentarsi, leggere, farsi un'opinione.

INAUGURATOR

Tutte le volte che arrivo a casa dopo aver comprato qualcosa di nuovo, ho sempre paura di trovarci il sindachino della mia città armato di fascia tricolore, fotografo e staff al seguito. Inaugurerebbe qualunque cosa, vecchie e nuova, pur di sperare di stare a galla un altro po', persino una busta della spesa ancora da svuotare.

Fra due mesi dalle mie parti ci sono le elezioni. Il sindaco uscente - ne ha fatte di tutti i colori - sente puzza di marcio e da tempo si dimena come una anguilla inventandosi di tutto e di più pur di mantenersi l'unico lavoro che ha. Sente anche lui in giro una certa avversione nei suoi confronti e cerca in tutti i modi di essere quello che non è stato finora: umile e disponibile al confronto, così attento alla legalità e alla trasparenza da privarsi dell'apporto dei personaggi chiacchierati di cui si è circondato.
Così manda in tutte le case un giornalino (naturalmente pagato dagli sponsor del Comune e scritto dal suo staff) dove gli assessori sono ridotti a figu. Ricordate le figurine dei calciatori, tutti nella stessa posa, tutti con la stessa faccia? Così è il giornale del Comune, quello che dovrebbe rendere conto di ciò che si fa e di quello che bolle in pentola. Ogni due pagine una foto del nostro che inaugura qualcosa: una stazione che non c'è, un ascensore chiuso per vandalismo, un muro dipinto, perfino una scala di sicurezza riverniciata e così via.

GIOVANI & VECCHI, BALLE E BALLOTTAGGI

Tempo di ballottaggi: vuoi vedere che stavolta cambia qualcosa?

Non serve di certo richiamare qui le colte e dote analisi che, nei giorni successivi al primo turno, ci hanno spiegato, fra l’altro, che il PD a volte si rende ridicolo perfino quando si confronta con la crudezza dei numeri. In sintesi: bene M5S quando ha candidati convincenti, male il PD perché non ne ha quasi più e i pochi sono soffocati dal ganassa fiorentino, consensi risicati alla sinistra, centrodestra ancora capace di exploit importanti se dall’altra parte ci sono dei Sala o personaggi incolori del genere. Astensione abbastanza ampia, ma non scandalosa. Appetitosa, perché sarebbe tempo che ci si occupasse di capire quale prodotto politico potrebbe riportare al voto gente che ha rinunciato e in quale misura potrebbe cambiare la politica italiana.
Torino rappresenta abbastanza bene lo snodo: vecchio, usato e stantio, ma ancora abbastanza in forma? Oppure, nuovo, anzi nuova, tenace e mite, esperta e ingenua, fresca ma non fessa?
Il primo, il vecchio, ha già dimostrato cosa sa fare: come personaggio politico di primo piano, come ministro della Repubblica, come aspirante banchiere, come sindaco. Ha soprattutto dimostrato la sua capacità di essere garante di quel Sistema Torino che ha dato alla città fasti e risorse nel momento in cui la crisi dell’industria la metteva in ginocchio. Quel sistema lo troviamo dappertutto, non solo fra le damazze e i principini della collina torinese che, quando scendono in città, curano anche oggi i loro interessi in modo mirabile.

FACCE DA MURO

Tempo di elezioni: sui muri, pannelli pubblicitari con facce sconosciute in pose improbabili. Col contorno di simboli svuotati e parole senza alcun nesso con la realtà…
La vanità dell’esserci
Da qualche settimana i tabelloni elettorali sono di nuovo pieni di faccioni anonimi e improbabili, in qualche caso ritoccati con photoshop fino a renderli così diversi dagli originali, da suscitare l’ilarità dei conoscenti e le dichiarazioni dei parenti: “Io quel mostro non lo voto neanche se mi implora!" Sembra la brutta copia di un tronista in disarmo…
In qualche posto c’era stata l’anticipazione delle primarie del PD, una specie di sagra paesana per pochi intimi. Oramai è di moda disertarle perché il bluff è talmente scoperto che nemmeno il post-comunista più sfegatato riesce a farsele andare bene. Allora si fa la gara a chi ha il manifesto più vanitosamente osceno e a chi porta più clientele a esprimere un voto. E’ la riprova che gli ex-comunisti riescono davvero a guastare qualunque cosa tocchino; non c’è bisogno di accusarli d’altro, basta questo a renderli indigesti e a sollecitare una presa di distanza energica. Infatti, chi va con loro, finisce per diventare come loro, anche peggio alle volte.
Dunque, finite le primarie, adesso si passa alle elezioni vere. In almeno tre casi (regionali ed europee, ma anche le liste alle comunali, dove si vota) offrono all’elettore l’oramai rara possibilità di esprimere il voto di preferenza a uno o più candidati. Eccoti scatenati i candidati, la fiera delle vanità si accede delle luci migliori: gente della stessa corrente dello stesso partito si scambia  in segreto nominativi di grafici valenti che “fanno miracoli”, rendendo bello anche il più cesso, trasformano uno sguardo vacuo in una espressione sognante e pensosa, capace di evocare facoltà e competenze che quel candidato nemmeno sapeva di possedere.
Candidati tremebondi percorrono le tipografie, alla ricerca del preventivo migliore e della grafica più accattivante… poi via! Tutti a tappezzare muri e tabelloni con mezzibusti in infinite interpretazioni tutte uguali, a volte condite da slogan scopiazzati in giro, altre nemmeno quelli: ad esempio il candidato di SEL alle primarie di Collegno ha copiato il titolo di un libro che parla della vicina Grugliasco - spudorato e insolente che non è altro – forse per evitarsi la fatica di elaborarne uno suo. Trombatissimo (è arrivato ultimo), però gli hanno fatto tutti i complimenti.
I tabelloni elettorali saranno disponibili solamente quattro settimane prima delle elezioni, dunque adesso gli “anticipatori” si pagano le spese di affissione e utilizzano gli spazi della pubblicità commerciale. Hanno ragione, sono anche loro prodotti da vendere, in molti casi patacche che riveleranno la propria fragilità rompendosi il giorno dopo le elezioni in tante piccole schegge inutili pronte per diventare rifiuti da smaltire. Ovviamente a carico della collettività, quella stessa che guarda distrattamente tutta questa esposizione di facce, lasciando intendere che non gliene importa nulla e che stavolta…

Niente paura, facce da muro: torneranno disciplinati a votarvi, ben sapendo di che pasta siete fatti, non appena avrete sollecitato la loro cupidigia – o semplicemente il loro bisogno -  con qualche promessa clientelare. Sanno bene che non le manterrete, ma vi voteranno lo stesso, non si sa mai.
Avranno a disposizione i prossimi cinque anni per lamentarsi della "brutta politica che distrugge l’Italia e toglie la speranza  ai nostri giovani!"

Parola di ex-faccia da muro.

Mariano

ANALISI ELETTORALE: IL PESO DEL CANDIDATO di I. Bellotti

Ancora sulle elezioni amministrative a Grugliasco appena consumate. Un interessante analisi – finalmente con qualche numero e notevoli elementi di scientificità – mette in rilievo la forza e le debolezze nostre e altrui. Elementi di cui tenere conto per il futuro prossimo.
La parola ai numeri
Cannon-of-Incumbency-small Trovo sempre interessante la possibilità di sfruttare lavori conclusi in passato per continuare a far luce su fenomeni attuali. E’ il caso, ad esempio, della mia tesi di laurea. Pensata come una studio sul fenomeno delle liste civiche nei primi anni novanta del secolo scorso, si è presto trasformata in uno studio del “fenomeno” Turigliatto a Grugliasco.
Uno degli argomenti più graditi dai (pochissimi) lettori di quel lavoro prende il nome di “Indice di personalizzazione”. In mezzo a tanta teoria, unico spiraglio di applicazione pratica e immediata di un concetto relativamente semplice: l’apporto personale del candidato sindaco di una coalizione. Suffragato dalla certezza matematica (con un calcolo per nulla complicato), questo indice esprime la “forza” di un candidato sindaco rispetto alla coalizione che lo sostiene in una tornata elettorale. Altro concetto semplice quanto necessario per leggere i risultati elettorali comunali è quello dell’incumbency o effetto carica.

POSTUMI

Una settimana dopo le elezioni, una riflessione più fredda e qualche spunto per una lettura della nostra città, Grugliasco
Il dolceamaro della democrazia
Via Lupo Nel corso di questi pochi giorni si sono sprecati i commenti sull’esito delle elezioni: alcuni pure chiacchiere, altri con spunti e intuizioni che occorrerà sviluppare. Provo ad evocare alcune suggestioni maturate in giro per Grugliasco e nelle nostre analisi post-voto.
Continuo a ritenere che il nostro risultato sia un gran risultato: senza clientele, senza colpi bassi e senza evocare brutte storie in corso, abbiamo ottenuto un riscontro importante, giusto dalla parte della città che è meno legata alla necessità delle promesse elettorali e che osserva in modo critico cosa succede nel centrosinistra dei partiti (dai fasti dei figli di…, al flop dei convertiti dell’ultimo minuto, cantieri elettorali, lotte intestine fra bande agguerrite), con la preoccupazione di chi vorrebbe merito e qualità, ci trova altro e, con disincanto, si mette da parte e aspetta il tracollo.

ADESSO VIENE IL BELLO

I risultati elettorali ci consegnano l’immagine di Grugliasco che speravamo diversa. Questa volta possiamo davvero dire che ce l’abbiamo messa tutta, ma non è bastato. Ma domani è un altro giorno…
Grugliasco domani
ManifestoIstruzione Difficile per me commentare l’esito di queste elezioni senza tradire la gioia di quel 21,5% di Grugliaschesi che hanno scelto la politica dei progetti e del futuro. Me lo aspettavo, ma mi attendevo il successo del Movimento 5 stelle e pensavo che avrebbero saccheggiato anche il nostro elettorato. Per questo non ci credevo del tutto: vederlo nelle urne mi ha fatto davvero piacere.
Assai meno piacere mi ha fatto vedere il 56% di Montà e il dispiacere non è stato nemmeno lontanamente mitigato dal constatare che il candidato era così gradito che ha preso in percentuale oltre 4 punti in meno delle sue liste (voto disgiunto, lo stesso che mi ha fatto prendere in percentuali oltre 6 punti di più). Il mio amico Giovanni Lava ha scritto un bel post di analisi del voto che condivido completamente e che vi invito a leggere (leggi) perché davvero interessante. Infine, so anche come è stato costruito il risultato di Montà e, anche per questo, il dispiacere aumenta.

ADESSO SI VOTA! di E. Giargia

Una riflessione “a caldo” sulla campagna elettorale che volge al termine (forse solo per la sua prima parte).
Miracolo a Grugliasco
miracle Reduci da una campagna elettorale entusiasmante – e non ancora terminata – ieri sera ci siamo ritrovati a festeggiare insieme a tanti grugliaschesi. Abbiamo esorcizzato le nostre ansie, ricordato le fatiche e condiviso aneddoti, nuove amicizie e speranze per il futuro. Come da copione, a metà serata il nostro candidato sindaco ci ha intrattenuto con un richiestissimo discorso, come sempre diverso da quello che ti aspetti da un politico e, in alcuni punti, davvero illuminante. Non è mancato un brevissimo riferimento alla porcherie regalateci da alcuni partecipanti alla competizione elettorale, ma anche qui non si è persa l’occasione per sottolineare la necessità di rispondere con il massimo del fair play.

LE CALUNNIE DELLA DISPERAZIONE

Un altro capolavoro dei demos (ramo vincitori) della mia città: in distribuzione un fogliaccio -redatto dal marito del sindaco di Collegno – nel più puro stile sovietico. E tutto per non dire che Montà vive di politica!
Sono proprio scesi in basso!
Devono essere davvero disperati i sostenitori di Montà se accettano che - insieme  alle calunnie sparse a piene mani per tutta la campagna elettorale e anche prima  - l’appello finale distribuito in città contenga una forsennata e incredibile scopiazzatura del mio curriculum vitae, fatta per dimostrare che io sono il “vecchio” e lui il “giovane”, naturalmente omettendo di dire che lui vive di politica da 12 anni e che di mestiere fa il portaborse in Regione.
Una sindrome simile a quella che li aveva spinti qualche settimana fa a portare Renzi, il sindaco di Firenze, al mercato nella più totale clandestinità, forse consapevoli del successo che il “rottamatore” riscontra nell’apparato del PD, l’unico ad essersi accordo del suo passaggio a Grugliasco, perché i cittadini erano altrove.

PILLOLE DI PROGRAMMA IN VIDEO 6

La fermata ferroviaria
Questa è l’ultima delle Pillole di programma che abbiamo preparato e parla di una straordinaria bizzarria grugliaschese.

PILOLE DI PROGRAMMA IN VIDEO 5

La casa di riposo e le politiche sociali
"Il vecchietto, dove lo metto?”
"Il vecchietto dove lo metto?". Le politiche sociali e assistenziali debbono mirare all'integrazione e alla convivenza, non isolare le persone in difficoltà.

RIFLESSIONE ELETTORALE di Franco Maletti

A quattro giorni dal voto voglio  pubblicare questa lettera di Franco Maletti, iscritto al PD. L’ha postata su FB il 25 aprile scorso. Non so se la scelta della data sia stata casuale.
Cultura e morale
Grugliasco è una cittadina a ridosso della periferia torinese con tradizioni di centrosinistra così solide che ha potuto permettersi il lusso di presentarsi, più di una volta, divisa alle amministrative senza che il centrodestra riuscisse ad avvantaggiarsene. Tanto che qualcuno malignamente sostiene che se alle elezioni amministrative di Grugliasco, (per fare un esempio), venisse candidata a sindaco per il centrosinistra unito la “toma di Lanzo”, questa vincerebbe comunque. E con largo margine.
Ma questa certezza del “vincere facile” può (come è accaduto) produrre effetti molto negativi e addirittura nefasti per tutti.

PILLOLE DI PROGRAMMA IN VIDEO 4

Parco Porporati
tra aggressioni della speculazione e cantieri elettorali
Sventato il tentativo di aggressione degli anni '90 - volevano farci delle villette a schiera - l'anno scorso ci è toccato riprendere in mano le bandiere per impedire all'amministrazione uscente di realizzare il progetto allucinante di spostare il municipio nel parco.

PILLOLE DI PROGRAMMA IN VIDEO 3

Studiare a Grugliasco: l’Università
Dopo l'arrivo delle Facoltà di Agraria e medicina Veterinaria a Grugliasco tutto si è fermato. Sono dieci anni che i cittadini sentono annunci, ma non succede mai nulla. Eppure il progetto per la costruzione del Polo scientifico è pronto da 11 anni...

CREARE LAVORO

Effetti benefici delle campagne elettorali…
Incentivi fiscali per lavoro vero

Le nostre proposte per il rilancio del polo di Corso Allamano sono oramai patrimonio comune di tutti i candidati alle elezioni; questa è già una vittoria. Discutendone con i cittadini, alcune ulteriori proposte che ci hanno sottoposto meritano attenzione.
Fra queste, quella per cui il Comune – oltre a intervenire per organizzare i soggetti direttamente coinvolti nel rilancio dell’area industriale – potrebbe applicare la leva dell’IMU e dell’addizionale IRPEF in modo selettivo, per agevolare l’insediamento di attività ad alto contenuto tecnologico e profondamente calate nella realtà locale, anche dal punto di vista del mercato dei prodotti e dei servizi che forniscono.

CARTOLINA N. 4

Questa è la quarta cartolina della serie “Amare Grugliasco”. Ne pubblicherò una ogni sabato, fino al 5 maggio, vigilia delle elezioni amministrative. L’ha fatta, come le altre, Fabio Sgorlon.
Grugliasco dall’alto


Se vi interessa collezionarle tutte e quattro chiedetele in giro ai banchetti elettorali delle liste della coalizione che sostiene la mia candidatura a Sindaco di Grugliasco.

DELIRIO DI ONNIPOTENZA

Ultima settimana di campagna elettorale. La stanchezza e i riscontri minano la psiche dei candidati e dei supporter, specialmente quelli eccellenti, facendo fare loro cose riprovevoli.
Il comizio al Borgo (con auto del comune)
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Oggi, sabato 28 aprile, Claudio Cerruti, candidato di Grugliasco Democratica e residente nel Borgo, decide di organizzare un incontro con me e i cittadini interessati nella piazzetta davanti al supermercato. Stampa volantini e pubblicizza l’iniziativa, ma scopriamo che anche una lista pro-Montà ha chiesto ed ottenuto lo stesso posto per posare un gazebo e distribuire volantini.
Poco male, decidiamo di spostarci un poco più lontano per non dare fastidio, pur sempre visibili dai cittadini che, avvisati dai volantini, venissero a cercarci vicino al supermercato.

PILLOLE DI PROGRAMMA IN VIDEO 2

Le Serre: opportunità  o clientela?
Il Parco Culturale Le Serre è oramai ridotto alla sfascio: nella Nave è crollato il controsoffitto appena costruito ed è inagibile, il tendone ha devastato il parco ed è quasi sempre vuoto, languono le attività e i Grugliaschesi sono oramai del tutto estromessi perfino dalla fruizione della natura.

PILLOLE DI PROGRAMMA IN VIDEO 1

Lavorare in corso Allamano
Questa è la prima delle 6 pillole di programma che con Fabio Sgorlon ha realizzato per dare a tutti la possibilità di vedere e sentire le nostre proposte per il governo della città.