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MAGGIO 68, "LORO COMMEMORANO, NOI RICOMINCIAMO"

Scriveva Liberation un mese fa: Université du Mirail à Toulouse : «Mai 68, ils commémorent, on recommence».
La storia, in sintesi, è questa: nel quadro del ridisegno del sistema delle università pubbliche voluto dal governo Macron, i due poli principali di Tolosa avrebbero dovuto diventare uno solo. Comme d'abitude ai nostri giorni, il disegno è stato calato dall'alto e condito maldestramente con un referendum interno che ha bocciato la proposta con il 95% dei voti. Incurante, il governo è andato avanti come un treno, sostituendo il rettore con un commissario ministeriale, accendendo con questo la miccia. Da dicembre studenti in rivolta, lo stesso per il personale amministrativo, sembrano più defilati i professori (eredi del '68...) e le autorità cittadine. La lotta è ben presto decollata con l'occupazione di alcuni spazi strategici e minacce/tentativi di sgombero che anche oggi si susseguono senza che la situazione faccia alcun passo avanti. Interessante osservare come la lotta dell'università sia sia ben presto saldata con quella delle altre categorie di lavoratori...

UNIVERSITA’ A GRUGLIASCO: FINE!

Non c’era bisogno di essere dei maghi per immaginare come sarebbe finita la storia del polo universitario grugliaschese. Responsabilità,insipienze e incapacità per produrre un danno irreparabile
Piccoli, tossici e bugiardi
E’ ufficiale: il polo scientifico a Grugliasco non si farà (leggi). Torino ha avanzato al sua candidatura a rilocalizzare le facoltà scientifiche nell’area della caserme intorno a piazza d’Armi e sembra che proprio lì finiranno i prestigiosi insediamenti progettati dodici anni fa per Grugliasco dagli stessi uffici del Comune su incarico dell’Ateneo. Come al solito le autorità delle due città e il rosaio degli onorevoli, assessori, consiglieri del PD e aggregati sono già lì a bisticciare come comari, essendo spesso questa l’unica cosa che sanno fare e che scambiano per politica "di servizio".
Dell’incredibile stop alla realizzazione del polo grugliaschese ho già scritto (leggi la cronologia). Invito tutti i lettori interessati a leggere la ricostruzione della vicenda che ben dimostra come l’incapacità, la piccineria e la sottovalutazione del sindaco Mazzù (2002-212) e dei suoi supporters ha bloccato per dieci anni qualunque possibile avanzamento dell’opera, fino al fallimento totale di oggi. Anche in campagna elettorale il progetto università è stato il centro di tutti i programmi dei candidati alla guida della città (guarda).

I DANNI DELLA MEDIOCRITA’

Passeggiando per la città è facile compilare un catalogo dei danni dell’incapacità e della presunzione di chi comanda. Sempre più giù, verso il fondo e oltre…
Non di sole clientele…
…. vive una città. Di solito non producono danni immediati, lacerano un po’ per volta la trama delle relazioni, allontanano quelli che non ci stanno, rendono viscide le decisioni e ammazzano la prospettiva. La città muore, si desertifica, perde qualunque prospettiva fino ad accorgersi che non c’è un progetto, una speranza.
A questo pensavo sabato scorso, a spasso per la città con Gianfranco, Dida e mia moglie. Davanti alla residenza universitaria di Villa Claretta - poco meno di 500 posti letto in una bella struttura realizzata su un lotto acquisito dal Comune, insieme alla villa omonima, quando ero ancora sindaco -, osservavamo il deserto che circondava il tutto provando anche un po’ di compassione per gli studenti ai quali era toccata in sorte (che sfiga!) la location di Grugliasco invece che quelle, più appetite, in centro a Torino.
Chissà quanti di loro si saranno chiesti come mai sono finiti proprio lì, in questo immobile funzionale però collocato nell’estrema periferia, in un villaggio dove per i giovani non c’è nulla, proprio nulla se non serrande abbassate la sera ed echi di liscio nei prefestivi d’estate!

LA POLITICA TOSSICA

L'Università torinese decreta la fine del progetto "Grugliasco città universitaria", il sindaco cade dal pero. Era scritto che sarebbe finita così, vista l’insipienza dell’amministrazione PD (e satelliti) della città.  Un grave danno della cattiva politica, premiata dagli elettori nemmeno nove mesi fa...
Bye Bye polo scientifico…
Veterinaria-Grugliasco Su “La Stampa” di ieri, sabato 23 febbraio, un articolo a tutta pagina che si occupa delle elezioni per il rettore dell’Università di Torino evidenzia che nessuno dei quattro candidati intende proseguire il progetto di insediamento a Grugliasco delle Facoltà scientifiche: mancano i soldi e altre sono le priorità. Domenica (oggi) il neosindaco strepita e protesta pateticamente, sa che cosa lo aspetta: ha vinto le elezioni nove mesi fa promettendo una città universitaria e adesso offre un pugno di mosche, che vanno ad accompagnarsi alle tossine che ha sparpagliato in giro e che adesso gli si rivoltano contro (leggi).
Siccome non si tratta di cosa di poco conto (e di stratta di un tema che conosco bene per averlo trattato, perfino con un qualche successo) e siccome ci tengo tanto alla trasformazione di Grugliasco in città universitaria, voglio rifare la storia. Prima di tutto, giusto per sapere di cosa si parla, ecco un video di meno di un anno fa: inquadra il tema e spiega a che punto siamo e a che punto dovremmo essere da anni.

PILLOLE DI PROGRAMMA IN VIDEO 6

La fermata ferroviaria
Questa è l’ultima delle Pillole di programma che abbiamo preparato e parla di una straordinaria bizzarria grugliaschese.

PILLOLE DI PROGRAMMA IN VIDEO 3

Studiare a Grugliasco: l’Università
Dopo l'arrivo delle Facoltà di Agraria e medicina Veterinaria a Grugliasco tutto si è fermato. Sono dieci anni che i cittadini sentono annunci, ma non succede mai nulla. Eppure il progetto per la costruzione del Polo scientifico è pronto da 11 anni...