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RICAPITOLANDO…

Ultime ore dell’anno in grande trepidazione nel mondo della politica e non solo in quello. Nascono liste, spariscono partiti e movimenti storici, cadono teste, altre risorgono. Su tutti Monti, l’ingrato, e la sua vittima Bersani.
La fregatura
12-Rudolf-Mates--illus.-for-A-Forest-Story-by-Josef-Kozisek-(Czechoslovakia--1929)_900 Dunque, il PD sostiene per un anno un governo che ne fa di cotte e di crude, somministrando agli Italiani dosi di ingiustizia come raramente ne avevano avute. Ministri imbarazzanti, nullafacenti e, a volte, anche un po’ compromessi e chiacchierati. Fornero qua e là, Clini il Tarantino e via cantando.
Il PD beve tutto in nome di un senso di responsabilità che sa tanto di cascami del Fattore K, quello per cui il PCI negli anni ‘70 e ‘80 non era mai abbastanza (democratico, occidentale, filoborghese…) per poter andare al governo. Lo fa anche perché così pensa di maturare una specie di diritto a governare, quasi che la politica non avesse insegnato esattamente il contrario. Già che c’è, elimina anche ogni forma di concorrenza nella sinistra, approfittando della dabbenaggine e dello spirito conservatore dei suoi leaders, più occupati a garantire se stessi che a innovare, modernizzare, realizzare qualche brandello di maggiore giustizia sociale.
Così sembra proprio che – dopo gli errori madornali da Occhetto a D’Alema/Veltroni e così per 18 lunghi anni di rassegnazione a Berlusconi – adesso tocchi a loro: si fanno una bella coalizione con SEL (che fine, Vendola!) e PSI e sono a posto.
Ce la faranno da soli col porcellum a raggiungere la maggioranza alla Camera (basta arrivare primi, non importa con quale percentuale), al Senato un accordo con Casini e C. garantirà la maggioranza, cinque anni di governo con Bersani premier e Monti al Quirinale (variante Prodi, entrambi rassicurano l’Europa) non glieli negherà nessuno. Hanno quasi tutti i giornali e le televisioni dalla loro, quelli rimasti fedeli a Berlusconi si vanno coprendo di ridicolo e poi i tempi sono cambiati.

Grillo è un problema, forse è il vero avversario (Sicilia docet), ma sul versante destra tutto tranquillo. Con o senza Berlusconi sembrano avviluppati nei loro guai, incapaci di elaborare una strategia per provare a vincere. Anche la Lega non è messa bene, i centristi galleggiano, l’ultrasinistra e l’IdV aspettano Ingroia come se fosse il Messia. Dunque tutto tranquillo sotto il sole, anche i PD si guardano bene dal cambiare la legge elettorale (come pure avevano promesso), di tagliare le province eccetera.

Poi Monti tradisce il patto fatto con Napo (insopportabile!): si getta nella mischia. Prima Bersani e i suoi pensano che sia una mossa di piccolo cabotaggio, poi cominciano a capire che il gioco si fa serio: i vertici della Chiesa si schierano (mollano Berlusconi, non vedevano l’ora!), la Confindustria anche, perfino Marchionne, la ACLI e via cantando. Nei sondaggi Monti e i suoi crescono ogni giorno, alcuni li danno già intorno al 25%. Quasi completamente a scapito degli altri partiti di destra, anche se le defezioni nel PD cominciano a segnalare un malessere più profondo che potrebbe scoppiare al momento di confezionare le liste. Monti è diventato il nuovo leader della destra prima berlusconiana, l’uomo che potrebbe riuscire a riportare al voto la grande astensione che coinvolge proprio gli elettori di centrodestra.

Ingroia – che errore scrivere il suo nome nel simbolo! – e i suoi decollano anche loro e non potranno certamente dare fastidio ai colossi, ma SEL rischia l’estinzione.
Insomma Bersani comincia a considerare l’ipotesi che, così come ha costruito la sua coalizione potrebbe non bastare a vincere. Sarà costretto a nuove mosse se non vuole ripetere gli errori dei suoi predecessori, soprattutto dovrà cominciare a dire qualcosa di sinistra per provare a richiamare a sé i delusi che potrebbero scegliere Ingroia o… Grillo. C’è anche lui, non basta fare finta di nulla perché il problema sparisca, anzi.

Questo 2012 credo che debba chiudersi con la deliziosa faccia di tolla di Monti che ammicca agli ex-comunisti con fare sornione mentre li frega nel modo più sanguinoso e democristiano possibile.

Mariano
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