NOVITA'
latest

468x60

header-ad

I più letti

Visualizzazione post con etichetta Le Serre. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Le Serre. Mostra tutti i post

AVVENTURE GIAPPONESI E STORIE PASSATE

Potenza della pandemia: mentre metti in ordine le carte accumulate, ti viene in mano un giornale giapponese di vent'anni fa...
A pagina 2 del quotidiano giapponese Sheikyo Scimbun, tiratura di oltre 6 milioni di copie, il 3 luglio di 20 anni fa i lettori trovavano ben quattro foto famigliari ai grugliaschesi, a corredo di un articolo che raccontava di un'iniziativa internazionale ospitata dalla nostra città. Le quattro foto sono quelle dello stemma della città, dalla sala della Nave (due), allora appena ristrutturata e restituita all'uso pubblico dopo cinquant'anni di abbandono, infine quella del sindaco, il sottoscritto.
L'iniziativa era un convegno internazionale sulla pace organizzato dall'Istituto Buddista Soka Gakkai e dal suo presidente, Daisaku Ikeda. Dal convegno prenderà poi il via l'organizzazione di una mostra sui diritti umani e della loro sistematica violazione su tutta la Terra che si svolgerà nell'autunno, sempre alle Serre. Sarà visitata da circa 30mila persone provenienti da tutta l'Italia settentrionale oltre che dalla Francia meridionale e dalla Svizzera. 

FARE IL SIGNORE COI SOLDI DEGLI ALTRI

La storia che vado a raccontare ha tutte le caratteristiche per diventare lo specchio di un paese istupidito fin dalle fondamenta dalla propaganda scambiata per buon senso
Il tendone
Location: un centro culturale ristrutturato con fondi europei, pieno di locali e di spazi di pregio inseriti in un parco al centro della città.
Personaggi & interpreti: una sedicente Cooperativa molto ben introdotta in Regione e capace di convogliare sulle sue imprese finanziamenti pubblici rilevanti, sindaco contaballe, assessore “marziano”, un manipolo di consiglieri comunali capaci di dondolare il capo come facevano i cagnolini di peluche a vista sul cruscotto posteriore delle auto dei nostri nonni.
In un “parco culturale” di una ridente cittadina del selvaggio west dopo decenni di fatiche i lavori di ristrutturazione e di recupero del giardino e degli immobili si avvia finalmente a conclusione. La città apprezza questo gioiello situato proprio nel suo centro, anche se i cittadini cominciano a lamentare che è sempre chiuso, apre quasi solo in occasione delle feste di regime. Pazienza: le cose cambieranno, prima o poi, ci penserà Renzi!
Un bel giorno la notizia: il Comune ha deciso che nel giardino – quello dove si allestiscono gli spettacoli estivi – sorgerà un tendone permanente. Ci sono già i finanziamenti, serve proprio un posto dove fare gli spettacoli d’inverno, è una cosa stupenda per la città, eccetera.

LA CASERMA CHE NON C’E’

Il senso del futuro resta solo nelle roboanti dichiarazioni di chi ne parla. E che spesso se lo mangia davanti ai nostri occhi.
Domani è un altro giorno…
In sintesi, questa la storia. L’amministrazione comunale della mia città prende un campo sportivo e, con una variante al Piano Regolatore, lo trasforma in palazzi. Dato che ne vuole fare tanti – l’area è in ottima posizione e forse qualche acquirente si riesce ancora a trovare per gli appartamenti “nel verde” – giustifica il carico di cemento ulteriore con la bella leggenda: lì sorgerà la nuova caserma dei Carabinieri.
Siccome vogliamo proprio costruirla – deve aver detto ai consiglieri comunali creduloni che poi hanno votato la variante– e farla anche bella grossa perché possa ospitare tanti bei Carabinieri, dobbiamo caricare di cemento l’area più del normale”. Se qualcuno avesse trovato da ridire, ecco pronta la renzata: “Sarete mica contro una realizzazione che renderebbe Grugliasco più sicura?”. E loro hanno votato, come sempre. Sono il branco personale del sindaco, mica scherzano.
Passano circa due anni, i palazzi sull’area cominciano a crescere ma… sorpresa: la caserma non si fa più!

FINANZA CREATIVA

Se i conti non “vengono”, bisogna “farli venire”. Trucchetti da principiante per nascondere lo spreco di denaro pubblico. Leggete, che magari vi torna utile…
I tetti fotovoltaici
Se ancora non avete capito perché il paese va a rotoli, vi forniamo un altro esempio di buona, anzi ottima, amministrazione, con annessa ruota di pavone con funzione di specchio per le allodole. Vi raccontiamo come fa un comune - amministrato da PD e satelliti, per sindaco un portaborse - a destinare tetti e proprietà pubbliche alla produzione di energia elettrica (poco meno di 3.500 mq) senza ricavare neppure un euro per i suoi concittadini!
Come molte altre città italiane, anche il mio comune già da tre anni deciso di utilizzare tetti e proprietà pubbliche per installarci dei pannelli fotovoltaici: minchia! ambientalisti, amici della natura e del risparmio energetico (inceneritore a parte), attenti alla salute e alla green economy… e giù con l’autoincensamento. Condito da leccatine agli amministratori comunali da parte dei fedelissimi PD e satelliti: boccucce a culo di gallina di esseri con giornali sotto il braccio e ipad per essere sempre connessi, tutti a celebrare il demoambientalismo in salsa cittadina.

FOLGORAZIONI

Prima adoperano una società pubblica per i loro comodi (e non solo) fra le proteste generali, poi quando non serve più cercano di sbarazzarsene… così tutti dimenticheranno prima.
I pentiti a intermittenza
Le Serre 1Non cessano davvero mai di stupire gli amministratori della mia città e i loro centrosinistri supporter politici. Qualche sera fa ci hanno offerto uno spettacolo impagabile della deriva italica trasferita sul locale, dimostrando anche concretamente che l’incapacità a volte è peggio della malafede. L’oggetto della seduta della commissione consigliare di cui mi onoro di far parte era il piano di rilancio della società “Le Serre”, interamente comunale e da noi più volte definita “La Mangiatoia”,  non certo alludendo al brucabile manto erboso del prato centrale, peraltro soffocato da un osceno tendone che ha devastato il complesso, fra un crollo e l'altro. La riunione serviva a presentare il cosiddetto "Piano industriale", ma naturalmente non è stato distribuito alcun documento, solo qualche slide in slang anglo-grugliaschese che fa sempre effetto. Noi però ce lo abbiamo lo stesso (leggi).
Siccome me ne sono già occupato più volte su questo blog (anche i Carabinieri, l’Ispettorato del Lavoro e chissà chi altri ancora…), rimando ai post precedenti le informazioni sul pregresso di questa società e delle sue recenti attività. Vi racconto solamente la più recente performance della politichetta locale.

IL SINDACO CONTABALLE

Oggi la sveglia è stata deliziosa. Insieme al caffè, un articolo su “La Stampa” ha rallegrato la giornata di tanti amici delle cose pulite. Il Sindaco mente spudoratamente…
… e la società del Comune sotto indagine
In passato la Società Le Serre srl l’abbiamo chiamata in tanti modi: il più azzeccato è La Mangiatoia. Forse non eravamo lontani dalla realtà, ma attendiamo l’esito delle indagini in corso e non smettiamo di sperare di esserci sbagliati.
Noi stiamo lavorando sugli incarichi ai professionisti, sulle modalità di appalto dei lavori, sulle spese, sulle assunzioni per fare quello che gli elettori di Grugliasco ci hanno dato mandato di essere: opposizione, controllo. Lavoriamo anche ai disastri della Nave e del progressivo abbandono dell’area da parte dei soggetti più qualificati, fino a farne ilo deserto che è oggi.
Una cosa la visita dei carabinieri di questi giorni l’ha già prodotta: abbiamo la prova che il Sindaco di Grugliasco o è uno sprovveduto o è un bugiardo.

GLI ALBERI DAL PARCO: ABBATTUTI

Dopo una Giunta/cannonata, il secondo regalo del neosindaco Monzù. Le ruspe del Comune (pardon Le Serre) abbattono gli alberi di Parco Porporati, così imparano.
Attila’ e le sue ruspe
Parco Porporati nel 1992 Non bastava che costringessero un bel pezzo di città (per capirci, quella che non va alle grigliate elettorale del magna magna, o che non si fa incantare dalle promesse dei supporters rapaci, o che non da retta ai medici della mutua che pietiscono voti per i congiunti o per le amichette) a battagliare per un anno per impedire che costruissero il nuovo municipio nel parco.
Non bastava che, rinunciando al progetto scellerato, finissero comunque per spendere soldi pubblici per pagare un incarico a un professionista scelto senza nessuna gara pubblicaAdesso sono passati ai fatti.

PILLOLE DI PROGRAMMA IN VIDEO 2

Le Serre: opportunità  o clientela?
Il Parco Culturale Le Serre è oramai ridotto alla sfascio: nella Nave è crollato il controsoffitto appena costruito ed è inagibile, il tendone ha devastato il parco ed è quasi sempre vuoto, languono le attività e i Grugliaschesi sono oramai del tutto estromessi perfino dalla fruizione della natura.