Minimizzare il cartongesso

Un anno fa circa vengono giù trecento metri quadri di controsoffitto - cartongesso e struttura in lamiera - all’interno della Nave nel Parco Le Serre, una struttura nuova fino ad allora adibita a manifestazioni, mostre e concerti. Per fortuna sotto non c’era nessuno, ma complicare le cose ci si è messa l’Amministrazione comunale che ha cercato di far passare sotto silenzio l’incidente, con risultati tragicomici. La Procura sta ancora indagando e il sequestro è concluso di recente.
La settimana scorsa è stata la volta del controsoffitto dell’ingresso della Scuola Media 66 Martiri, celebrata dal giornalista pret-à -porter del sindaco con un un articolo grondante miele e melassa.
A leggerlo tutto si sarebbe potuto pensare che il crollo sia stata una benedizione divina per mostrare efficienza del Comune (vero) e leggerezza dei pannelli grugliaschesi (falso, fanno male anche questi).
L’altro ieri Villa Claretta, sede del Museo del Toro. Naturalmente anche questo incidente è stato occultato perché il potere, perfino quello di paese, deve essere riverito e non criticato, però c’è una storia che riguarda proprio la ristrutturazione della Villa che andrebbe raccontata a chi non la conoscesse ancora.
E’ una storia di varianti, di dimenticanze, di negligenze e di denunce, querele e tanta tanta malafede e approssimazione. La storia di un’opera che doveva costare 3 milioni di euro e che ne costò 4 senza una briciola di lavoro in più a giustificare la lievitazione dei costi (leggi l’articolo de La Stampa).
Magari il crollo dell'altro ieri è figlio di questa storia, magari no. Naturalmente il sottoscritto e il giornalista che scrisse il pezzo fummo querelati dal sindaco e dalla sua corte, ovviamente coi soldi del comune. Hanno perso, ma non hanno ancora pagato.
Siccome è una storia esemplare, leggetela e condividetela, così vedrete perché il cambiamento non è solo una questione di primarie.
Mariano