A forza di promettere e di millantare per carpire il voto si perde il senso della misura e si finisce per generare illusioni rapide e celeri disinganni… Con il corollario di guai in arrivo.
Promesse da portaborse
Vent’anni di berlusconismo – di quella schifezza viscida che ha disfatto la società e indotto destra e sinistra a sposare comportamenti e costumi molto simili fra loro e tutti al limite – lasciano sul terreno pratiche politiche ed elettorali che si credevano sepolte con la prima Tangentopoli e che, invece, sono oramai il sale dell’agire politico di questa repubblica al collasso.
Nel grande e nel piccolo bisogna essere “amici” di qualcuno per poter esigere diritti riconosciuti e non negoziabili; per sperare in qualcosa di meglio bisogna “mettersi al servizio” di questo o quel piccolo boss locale, mendicando favori e sperando nella sua benevolenza; non si è più disposti a credere nella promessa di un lavoro o di una casa popolare, ma “non si sa mai”: nel dubbio meglio votare il boss, magari stavolta potrebbe toccare a noi.
E via con le promesse, le minacce e le camarille, anche nel profondo nord. Senza alcun pudore si sventolano le bandiere della legalità e sotto si fanno cose che neanche nei romanzi sulla mafia.
Il fatto è che si è persa la misura delle cose, della distanza che le separa dalle parole. Fino quando succede che il cliente si accorge che è stato preso in giro, che per lui non ce n’è; che, nonostante i tanti voti del suo condominio che ha portato al candidato vincitore, ciò che gli è stato promesso non lo otterrà .
Allora si ribella, mette nei guai il boss, denuncia ciò che sa o crede di sapere, e crolla il sistema di promesse e clientele che ha sorretto il sistema.
Questo è quello che sta accadendo – mi sembra – nella mia città : nei prossimi giorni ne vedremo delle belle, mentre la politica centrosinistra fingerà che tutto vada bene, continuando a inventarsi fantasmi e ossessioni, ormai nemmeno più buoni per la corte del sindaco.
Per adesso, un piccolo antipasto (leggi) che parrebbe non avere attinenza… invece ce l’ha!
Mariano
L'auto elettrica va bene? ... perché se la doccia è di sinistra ed il bagno
è di destra ....
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Perché non sono convinto dalla* politica europea sulle auto elettriche.*
Il problema reale è che oggi la produzione elettrica da fonti rinnovabili è
solo...