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IL GATTO E IL TOPO

Fini vince, berlusca perde, buon compleanno!

Deve esserci rimasto male ieri pomeriggio il berlusca. Forse è la prima volta che l'operazione compravendita non gli riesce completamente e, per uno con un io così smisurato, la ferita deve essere dolorosa.Oltretutto deve anche aver capito che cosa lo aspetta, un regalo di compleanno lungo almeno un trimestre: patimenti, incertezze sui suoi processi, rischi di mine sul percorso, inattività del suo governo, logoramento quotidiano e tanti tanti mal di pancia.
Lui e i suoi fedeli avevano concepito la giornata di ieri come una esibizione muscolare per mostrare a tutti - ma prima di tutto a Fini e ai suoi, oltre che ai deputati di centrodestra un po' dubbiosi - che conveniva allinearsi dietro al capo, pena la fine politica. Un boomerang, ne è venuta fuori la rappresentazione plastica dell'inesistenza della maggioranza che solo due anni fa aveva sbaragliato il centrosinistra. Berlusca è in mutande e, avendo lavorato per costruire un partito di plastica, oggi non può più neppure fare ricorso alla politica, visto che essa è scomparsa dalla scena anche per merito suo.

CINQUE TERRE: SCANDALO AL SOLE

Un paesaggio unico lordato dalla curruzione politica?

Il sindaco di Riomaggiore, il comandante dei vigili, alcuni funzionari del comune e il presidente del Parco delle Cinque Terre sono stati arrestati per corruzione. Avrebbero intascato finanziamenti pubblici per lavori mai eseguiti, ma certificati come fatti.
Le indagini sono in corso da almeno sei mesi e si riferiscono a finanziamenti europei, nazionali e regionali finalizzati al ripristino e alla cura dei sentieri, al consolidamento di zone a rischio frana e di intervento per mettere in sicurezza i borghi. L'arresto cala come una tegola su una realtà gestionale che finora aveva fatto scuola in Italia e non solo da noi.

Da quando le Cinque Terre sono diventate parco, la loro valorizzazione è andata di pari passo con una intelligente politica di tutela e di promozione turistica più dolce. Per questo colpisce ancora di più il coinvolgimento del presidente  Bonanini, esponente di punta di Federparchi e Legambiente e candidato dal Pd alle elezioni europee. A lui è sempre stato attribuito il grande merito di aver salvato le Cinque Terre dalla speculazione selvaggia - a differenza di gran parte delle coste, liguri e non - valorizzandone l'unicità e la specificità, oltre che la grande bellezza.

Nel commentare queste vicende occorre sempre osservare la massima cautela, tuttavia, se anche solo parte delle accuse trovassero conferma, la vicenda potrebbe davvero essere l'ennesima dimostrazione di come un certo modo di intendere la gestione della cosa pubblica finisca per produrre mostri e mostruosità.  Anche nel centrosinistra piccoli berluschini sono cresciuti e hanno prosperato in virtù della loro spregiudicatezza.
Speriamo che tutto sia un equivoco e che i personaggi arrestati vengano rilasciati con tante scuse, ma se così non fosse - tra un tuffo e una camminata - anche quell'angolo di Italia potrebbe vantare una ulteriore e poco invidiabile notorietà.

Mariano

'A MUNNEZZA

il fiume carsico della spazzatura campana torna in superficie
Come le foglie che cadono d'autunno, torna l'emergenza rifiuti in Campania. Cumuli disposta qua e là per la città e nei i paesi dell'hinterland, qualcuno in fiamme, cortei di protesta, sindaci in cerca di popolarità che si mettono di traverso e cercano di impedire l'accesso alle discariche e l'apertura di nuovi impianti. Decidere chi ha ragione e chi ha torto è davvero impossibile, così come non si riesce a parteggiare per questa o quella istanza popolare, stando magari seduti davanti alla tele a sentirla gridare da qualcuno dei protestanti.

ECOLOGISTI: CHE SIA LA VOLTA BUONA?

100 firme e un appello danno il via alla costituzione di un polo ecologista.
Ieri a Roma c'ero anche io, insieme ai tanti altri firmatari dell'appello "IO CAMBIO!". In una affollata conferenza stampa i soggetti di punta hanno spiegato il senso e le ragioni dell'iniziativa. Hanno anche provato a delinerare i primi passaggi di una avventura che potrebbe davvero cambiare la politica italiana.

Da tempo andiamo ripetendo che non è possibile che solo da noi manchi del tutto una forza politica che si richiama ai valori delle'ecologia della politica, delle relazioni, dei sentimenti, dell'economia e dell'ambiente, naturale e sociale.
Abbiamo dato la colpa all'indeguatezza dei Verdi e ad alcune loro cazzate particolarmente deplorevoli, abbiamo dato la colpa a Berlusconi, alla sinistra che è rimasta ancorata a una visione di società che andava bene prima della globalizzazione e del riscaldamento del pianeta. Poi abbiamo dato al colpa al'individualismo degli Italiani, alla considerevole sottovalutazione della scienza a favore delle chiacchiere, poi alla difficoltà di dare disciplina a un popolo che ama essere preso in giro piuttosto che aiutato ragionare. Insomma...

UN TERZO DEI GIOVANI SENZA LAVORO

... e il governo cerca la casa di Fini!
I giornali di questi giorni riportano nelle pagine interne la notizia drammatica del declino del nostro paese: il tasso di disoccupazione è salito all'8,7 % e un giovane su tre è senza lavoro. Le prime pagine sono piene di Fini e casa sua, di finiane pentite profumate coi soldi, di risse democratiche e di armistizi su documenti, destinati a durare fino alla prossima occasione buona per una puntata dello scontro Veltroni-D'Alema.

Queste le notizie che "tirano", ma siamo proprio sicuri che le cose stanno così?
Da qualche tempo anche i giornali si sono balcanizzati: conducono campagne mascherate da inchieste, si occupano di notizie da avanspettacolo e tacciono delle malefatte che costellano il quotidiano dell'Italia, ultima la vicenda di mazzette in Abruzzo. Purtroppo anche i giornali più seri si vanno adeguando all'andazzo, così perdono di credibilità e anche i loro stessi lettori finiscono per disamorarsi del lavoro dei tanti giornalisti seri che ancora lo fanno per bene.

LA FOLLIA PARLAMENTARE

Cosentino e la camorra ce la fanno: niente intercettazioni nei loro processi.
L'ha detto al Camera dei Deputati respingendo a maggioranza la richiesta di utilizzo delle intercettazioni a carico del sottosegretario, frequentatore e sponsor di camorristi in Campania.
Ora è tutto un cercare i franchi tiratori annidati nel centrosinistra che, approfittando del voto segreto, avrebbero aiutato la maggioranza messa in difficoltà da Fini e i suoi.

Trattandosi di voto segreto, sono autorizzate tutte le congetture possibili, ma non è davvero questo il problema: si conosce da tempo quale è la sensibilità verso la legalità anche di personaggi e soggetti più vicini al nostro mondo
Stanno tutti a discutere se il governo abbia o meno la maggioranza - oggi sembrerebbe di sì, visto che c'è chi è pronto a venire in soccorso quando le cose si fanno spesse - e pochi si accorgono del danno che anche questa votazione ha prodotto al tessuto sociale e culturale della nostra Italia malata.

VERDI: PERFINO IN SVEZIA!

Anche nel Nord profondo avanzano gli ecologisti...

I partiti svedesi hanno tutti programmi profondamente ecologisti, non solo per le cose che propongono, ma anche e soprattutto per l'impianto che vogliono dare alla struttura economica e sociale del paese. Ovviamente con apprezzabili differenza fra destra e sinistra, ma davvero in quel paese non sembrerebbe necessaria una forza politica che si richiama ai valori dell'ecologia.

Eppure c'è ed è la vincitrice delle elezioni di ieri - purtroppo insieme al Partito Democratico, il partito xenofobo di estrema destra, simile alla Lega nostrana - che hanno visto il calo dei due partiti maggiori.

I Verdi hanno superato il 7%, aumentando di circa due punti ripetto alle ultime elezioni, e non sono più il partito più piccolo fra quelli presenti in Parlamento (in Svezia c'è uno sbarramento del 4%).
Mentre in Italia b va alla festa della Destra e annuncia che entreranno in maggioranza e al governo, i rappresentanti del centrodestra svedese escludono un'alleanza con il partito di estrema destra.
Non avendo la maggioranza in parlamento, stanno proponendo ai Verdi di entrare a far parte del nuovo governo; sembra che i Verdi abbiano intenzione di rifiutare per l'impronta marcatamente nuclearista del programma del centrodestra (per saperne di più,  ecco un blog simpatico)
Ma fin qui sono cose svedesi, che solo gli appassionati possono seguire con interesse.

Ciò che interessa di più è una riflessione su come sia possibile che l'Italia non solo non abbia contenuti verdi nei programmi dei partiti maggiori, che hanno dell'economia e della società una visione da anni '70, ma anche che il partito dei Verdi abbia fatto la fine che sappiamo e che i tentativi di costruire una forza politica autenticamente ecologista a 360 gadi siano così complicati e scarsamente premiati.

D'altra parte l'informazione fa per bene la sua parte: provate a cercare queste notizie sui giornali di oggi e non le troverete. Troverete il commento sull'avanzata del partito xenofobo, troverete le considerazioni sula mancanza di maggioranza in parlamento, forse perfino notizia delle avances ai Verdi. Ma della loro avanzata e successo non danno mai conto. Succede sistemticamente ogni volta che si parla di elezioni nei paesi europei, chissà perché.

Mariano

ETICA? ME NE DIA DUE ETTI, TAGLIATA FINE!

Legalità: quanto costa? conviene davvero o è meglio un ritocchino al sorriso?
In certi ambienti tornano prepotentemente di moda i bei valori dei tempi andati. Ci ha pensato Fini, con il suo pronunciamento, dopo che in tanti avevamo provato a segnalare ai centrosinistri (sempre più sinistri e non per ideologia) che ci avrebbe fatto piacere che gli indagati stessero fuori dalle liste e dalle istituzioni, che avremmo desiderato metodi e culture diverse dal berlusconismo nel governare partiti e istituzioni, che competere con la destra populista sul suo terreno sarebbe stato un suicidio.

I dalemi ci spiegavano che non capivamo un cazzo, che questo moralismo faceva il gioco della destra, non come la bicamerale! Ce lo dicevano con tono spocchioso e con la degnazione del sovrano verso i sudditi. Come lui parecchi dirigenti del suo partito, che il vizio della boria non lo perderanno mai.
Abbiamo dovuto sentire dalla bocca dell'ex segretario del MSI, dell'alleato fedele di b fino a ieri, parole come: rispetto delle regole, senso dello stato, delle istituzioni e dei suoi dipendenti, rispetto delle differenze, laicità, modernizzazione, solidarietà, nuovo welfare, sicurezza.

I REGALI DEL PD E LA COMPRAVENDITA DI B

Centrodestra alla frutta, PD diviso, Italia in picchiata
Sono oramai 75 i parlamentari del PD che hanno firmato il documento proposto da Veltroni e che attacca duramente la conduzione del partito ad opera del suo segretario, Bersani. Penso poco bene di entrambi, ma non è questo il problema, a tutti e due va riconsciuto lo sforzo di far uscire il partito dalle secche in cui si trova. A Bersani poi va riconosciuta anche la capacità di navigazione in una forza poltiica con poca anima e mille personalismi associati a centomila correnti.

In quello che sta accadendo non si possono ignorare alcune anomalie preoccupanti

Prima anomalia: i parlamentari sono rappresentanti del popolo, non toccherebbe ai militanti - e fra questi, anche a loro - oppure ai dirigenti politici del partito mettere in discussione il segretario, criticarlo e chiederne eventualmente la testa? Che cosa c'entrano i parlamentari che, semmai, dovrebbero criticare il loro modo poco efficace di fare opposizione?

TENGO FAMIGLIA

Non di sole zoccole, veline e calciatori...
Strana l'Italia, non sai più a chi credere. Ti guardi in giro e vedi cose che neanche nel Medioevo... ma quelli che contano  fanno finta di nulla e trascorrono la vita ricattando e facendosi ricattare. Tranne le persone oneste che stanno lontane da certi ambienti e che neppure immaginano cose come quella che segue.

Sentite questa: uno stimato professionista, funzionario pubblico e politico locale quotato e che chiameremo Romeo, finisce nei guai per una brutta storia di presunta concussione. Si tratta di uno dei reati più odiosi, il professionista è accusato di aver adoperato le sue due funzioni pubbliche - la prima come dipendente e la seconda come amministratore pubblico - per farsi dare dei soldi da un cittadino qualunque con il solito corollario di porcate a contorno.
E' in corso il processo - ha scelto il rito abbreviato, dunque non aspetteremo a lungo la sentenza - e gli auguriamo di trovarsi assolto e lindo come un cielo di prima mattina. Andiamo a vedere come i suoi ambienti vivono questa brutta storia e, oltre ad altre chicche di cui tratteremo un'altra volta, scopriamo che:

suo padre è stato a lungo dipendente comunale nello stesso comune in cui lui era assessore prima di essere sospeso per il processo, adesso è in pensione e chi vuole affittare i locali del centro civico di quartiere deve rivolgersi ancora a lui, volontario disinteressato.

suo fratello (cioè l'altro figlio di suo padre) lavora anch'esso in comune, nello stesso ufficio dove lavorava suo padre prima di andare in pensione.

per buon peso anche suo cugino lavora nello stesso ufficio comunale, così come suo zio, che però lavora in un altro ufficio, forse per mancanza di spazio fisico per poter ospitare tutta la famiglia allargata.

sua zia, vale a dire la moglie dello zio e mamma del cugino, lavora nella sede locale dell'ASL.

suo zio paterno dell'assessore, invece, lavora nel consorzio intercomunale, anch'esso ente pubblico.

SCUOLA CHE PASSIONE!

C'è sempre un modo per essere utile alla società, bisogna cercarlo
Una mia collega di qualche anno fa, il primo giorno di scuola guardava i nuovi studenti e poi... andava  piangere nel cesso. Più passavano gli anni, più le sue lacrime erano irrefrenabili e accompagnate da singhiozzi imbarazzanti, tanto che anche le bidelle non sapevano bene come regolarsi. Per qualche tempo non osai chiedere conto di un simile comportamento: pensavo che piangesse perché ricominciava un anno di lavoro, di lotte senza tregua con adolescenti brufolosi e in perpetua overdose ormonale, di litigate epiche con i colleghi, di scontri fisici col preside e di incomprensioni a raffica con i genitori dei pargoli.
Una decina di anni fa, ovvero dopo una contiguità lavorativa considerevole, il giorno dopo la sua scena madre consueta, le ho chiesto ragione. Mi ha risposto così:
"Li guardo e mi viene da piangere perché mi immagino il rosario di delusioni e di schiaffi della vita che ciascuno di loro otterrà dal passare del tempo. Penso a quelli che si vedono diplomati e saranno inesorabilmente bocciati, a quelli che affrontano con baldanza questa nuova avventura e faranno una brutta fine, a quelli che moriranno da giovani, a quelli che si ammaleranno, che avrenno problemi nel lavoro, nella vita, con i genitori.... e vorrei proteggerli da tutto questo. So che non è possibile e soffro per loro... ma poi mi riprendo."

LA SOFFERENZA DELL'ESSERE GIOVANE OGGI

Lezioni di vita da un ex studente che diventerà papà
Altra corsetta serale al parco, musica sparata nelle orecchie per combattere la fiacca, gente che suda, amici, conoscenti... ex studenti!
"Ciao Mariano", mi dice arrivandomi da dietro, "come stai?"
"Da vecchi",  gli rispondo ansimando e maledicendo la necessità di parlare che distrugge equilibrio precario che avevo raggiunto, " e tu? Lavoro? Famiglia?". Lo subisso con tutte le domande insieme per costringerlo a una riposta lunga e articolata, da ascoltare con calma durante la corsa.
"Sto per decidere di fare come tutti gli altri - mi fa - ... di adeguarmi all'andazzo, così farò carriera, starò meglio in salute e potrò dedicarmi con più serenità alla mia seconda laurea e alla creatura che arriverà all'inizio dell'anno".
Mi complimento per la creatura in arrivo e per la voglia di continuare gli studi ben oltre il normale, ma non posso non chiedergli che cosa sia successo e a che cosa si riferisce. Mi risponde più i meno così:
" Sai che lavoro in una ditta di media importanza, abbastanza strutturata per affrontare le crisi con un minimo di tranquillità e sufficientemente specializzata da temere meno degli altri la concorrenza dei cinesi. Eppure il cancro che la divora dall'interno avanza ogni giorno di più. La corruzione e l'individualismo non sono cose della sola politica, è tutta la società che è così. Nella mia azienda si assumono i figli dei dipendenti, che siano capaci o no non importa, opure i figli dei clienti, così il fatturato è garantito... almeno per adesso. Si va avanti se si lecca il culo al capo... soprattutto se non si protesta quando qualcuno intasca qualcosa per mandare avanti un ordine, una fattura, un fornitore piuttosto che un altro". 

CILENTO, POVERA TERRA MIA

Ciao, Angelo
di Giovanni Lava
Non conoscevo Angelo Vassallo, forse neppure ne avevo sentito parlare. So però che da molti anni, quando d'estate mi reco qualche settimana al paesello natio, preferisco percorrere qualche chilometro in più per una nuotata nel mare di Acciaroli e Pioppi ...


... piuttosto che in quello di Casalvelino o Ascea, le località più vicine e gettonate dai miei compaesani. I motivi sostanzialmente sono due: il mare più pulito e una costa meglio conservata. Ignoravo che gran parte del merito fosse proprio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, così barbaramente trucidato. Di fatto la sua uccisione mette una pietra tombale sulle residue speranze di salvaguardia di una costa, quella del Cilento, tanto bella quanto deturpata da anni di speculazione edilizia selvaggia e da frequentazioni poco raccomandabili. Basta percorrere la superstrada che collega Agropoli a Vallo della Lucania per farsi venire i brividi alla schiena.
Il Cilento era e per molti versi resta un lembo di terra tanto bello, quanto aspro e povero. Un territorio che fino a qualche decina di anni fa non conosceva criminalità nè piccola nè grande. Il cilentano con secoli di isolamento alle spalle è per costituzione un tipo poco espansivo, fiero, ma anche generoso ed ospitale, molto diverso dal napoletano standard, tanto che i napoletani sono sempre stati guardati con sospetto e scarsa simpatia. Era da Napoli, dalla città, che venivano i dominatori e  ... le fregature. 

ITALIA ALLO SBANDO

Destra divisa, sinistra impotente, centro inesistente
I commenti al mio post di lunedì, che trattava " a caldo" del discorso di Fini, costituiscono un esempio indicativo delle reazioni che si odono in giro fa chi ancora si occupa di politica. Ringrazio coloro che hanno scritto e vorrei provare a commentare le loro parole.

Innanzitutto il tema della moraltà di Fini, delle caratteristiche del personaggio, dell'appartamento di Montecarlo, della famiglia acquisita, davvero imbarazzante per i comportamenti eccetera. Certamente Fini è tutto questo, è anche colui che ha sostenuto in ogni modo il cavaliere ben sapendone i limiti e ben conoscendone usi costumi e frequentazioni.

Tutte queste cose non le ha imparate adesso, prima gli facevano comodo, adesso non più. La rottura non è determinata dal disgusto personale verso un satrapo puttaniere e amico dei mafiosi, maturata nel momento in cui se ne è accorto, è il prodotto della maturazione di una opzione politica che Fini ha teso a interpretare al meglio. E ci è riuscito per ora alla grande.
Confondere i due piani - l'affidabilità del personaggio Fini e la funzione politica delle sue posizioni di oggi - complica enormemente la comprensione del fenomeno. I miei sentimenti  e i miei apprezzamenti per il personaggio sono sempre gli stessi, ma non posso non registrare che le sue posizioni d'oggi accelerano la fine politica di b e aprono la strada a una nuova stagione politica in Italia.

PIU' FINI PER TUTTI

Un salutare scossone alla palude italiana?
Ieri sera, mentre ascoltavo il presidente della Camera demolire Berlusconi e il suo progetto politico con una incisività e una determinazione mai vista in nessuno, mi chiedevo quali effetti ciò che stava accedendo avrebbero avuto sulla politica e la società italiana.
Assistere alla dissoluzione politica di un centrodestra, che sembrava vittorioso e inarrivabile fino a qualche mese fa, da un piacere immenso a chi pensa che comunque non è da lì che verranno le soluzioni giuste alla crisi economica e morale. Dunque, il piacere di vedere andare all'aria un progetto politico inquietante e distruttivo: questa la prima soddisfazione che mi ha dato Fini.

LA DEMOCRAZIA: RISCHI E FISCHI

La stizza dei demos e l'insulto degli avversari.
Finalmente alla Festa nazionale del PD è successo qualcosa: dopo giornate tristi e monotone ci hanno pensato alcuni contestatori a ravvivare un po' il clima.
I fatti sono noti: c'era Schifani, presidente del Senato e chiacchierato avvocato di mafiosi, col suo passato carico di zone d'ombra e discutibili avvenimenti personali e professionali. C'era Fassino, che dire... Insieme a un noto giornalista RAI, ovviamente democratico, dovevano discutere di politica.
Un'oretta indolore ma significativa, vista la penuria di centrodestri illustri alla Festa democratica di quest'anno. I grillini, il popolo viola e chissà chi altro organizza una sacrosanta contestazione al personaggio e, a seguire, si innesca il solito corollario di polemiche e minacce di rompere alleanze del giorno dopo. Niente di nuovo, se non la solita miseria che la politica esibisce tutti i giorni, però qualche considerazione bisogna ben farla in questo nostro paese dove anche le cose più normali diventano straordinarie manifestazione di stupidità.

La prima: dare degli squadristi a un gruppo di contestatori non violenti e civilmente attrezzati è una pericolosa cretinata.  Fanno intendere che gli squadristi, quelli veri, sono innocenti persone che agitano un libretto rosso al sabato pomeriggio, prima di andare a fare un giro in via Garibaldi, magari mangiandosi un gelato coi figli e i nipoti. Invece gli squadristi veri usano altri metodi e diffondono valori ben differenti, anche quelli in doppiopetto e non  tutti di destra....

LA SCUOLA E LA GELMINI: CHE C'ENTRANO?

Le balle spaziali della ministra e il silenzio imbarazzato di partiti e sindacati
Apre la scuola. Nelle superiori gli studenti con debiti transitano abbronzati nei corridoi a caccia dell'insegnante che li interrogherà per certificare che, anche d'estate, non hanno fatto nulla. I più piccoli si godono gli ultimi giorni di vacanza, alcuni di loro curvi sui libri delle vacanze insieme ai nonni, nell'inutile tentativo di smaltire le quantità di compiti rimasti nel dimenticatoio per tutta l'estate.

La Gelmini, reduce dal grembiulino dell'anno scorso (ricordate?), quest'anno propone un'altra ovvietà: la frequenza minima a scuola. Se davvero volesse combattere i diplomifici, basterebbe che mandasse commissioni esterne a esaminare gli allievi alla fine di ogni anno di corso. Ma tanto fa lo stesso, tra poco si parlerà d'altro e sarà tutto dimenticato.
Intanto i partiti parlano di candidature alle primarie, di legge elettorale, di contrapposizioni, di cose strane, tra queste il distacco fra la il mondo della politica e la società. Tesori!

UN MASSAGGIO ALL'IO

Soddisfazioni d'inizio autunno per riprendere bene il lavoro
 In questo blog parlo raramente delle cose che mi accadono e mi coinvolgono sul piano più intimo, personale. Per pudore, timidezza e anche per l'idea che a chi legge importa poco dei fatti miei e delle mie elucubrazioni. Questa volta ho pensato di fare uno strappo: ho trascorso una giornata più felice di quanto non mi aspettassi perché una persona a me sconosciuta mi ha toccato il cuore. 

Stamattina presto sono andato al Poliambulatorio vicino a casa mia (con la giusta dose d'orgoglio per il ruolo che ho avuto nella sua realizzazione, anche se la struttura lascia un po' a desiderare in quanto a funzionalità) per fare l'esame del sangue.
Ho fatto la trafila godendomi la competenza sbrigativa ed efficiente delle infermiere, anche contento perché ero tra i primi e speravo di farcela in tempo per andare a scuola in orario. Passa pochissimo tempo... e tocca a me.
Entro nella sala dei prelievi e mi accoglie una signora che, riconoscendomi, si dichiara da subito onorata di cavarmi il sangue. Non leccava, era proprio sinceramente contenta e... gratis!
Ero un po' imbarazzato per le sue considerazioni e le pregavo scherzosamente di smetterla di complimentarsi con me, altrimenti tutto il sangue mi sarebbe andato alla testa e non avrebbe potuto cavarmi quello che serviva per riempire le provette. Lei mi ha risposto più o meno così:
"Per una volta che qualcuno le fa dei complimenti che vengono dal cuore, senza secondi fini -  non abito nemmeno a Grugliasco e in zona - solo perché ha apprezzato quello che ha fatto e quello che è, se li prenda e non si preoccupi". E mi ha schiaffato la siringa nella vena, preoccupata di non trovarci più il sangue che serviva. Il tutto è durato un paio di minuti, non di più, giusto il tempo di chiedermi che cosa facessi adesso e di raccomandarsi di non mollare con l'impegno sociale.