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I MEDICI DEGLI STUDENTI

Parlando di scuola, ogni tanto si rischia di trascurare la materia prima, gli studenti: i loro impegni, le necessità, le loro esigenze. Per esempio gli orari dei medici a cui si rivolgono per stare in salute
Il mattino ha l’oro in bocca
I medici degli studenti ricevono solo al mattino. Che debbano andare dall’ortopedico o dal dentista, che abbiano bisogno di una semplice prescrizione o di un consulto volante… tutto questo possono ottenerlo solamente al mattino. Rigorosamente in orario di lezione.
Prof, devo andare dal fisioterapista per qualche seduta di riabilitazione motoria, sono scivolato malamente mentre giocavo a calcetto con la mia squadra. Domani non vengo, lo stesso per i prossimi quattro venerdì”, bisbiglia il mite allievo mentre cerca il libretto nello zaino, sommerso da tanti Iqualcosa, pacchetti di snack e pochi libri.

IL CAIMANO E LA PIAZZA

Si avvicina la data e B alza il tono delle dichiarazioni arrivando a minacciare i disordini di piazza, come prevedeva Moretti ne ”Il caimano”. Solo che…
Italia ancora fascista?
Il voto sulla decadenza è un colpo di stato. Napolitano mi dia la grazia senza richiesta”, questa le parole pronunciate sabato 23 novembre da B nel corso di un meeting pre-voto parlamentare, condito con l’annuncio di una manifestazione popolare il 27. Il carattere eversivo del personaggio – noto fin dai tempi della nascita del suo impero prima edilizio poi mediatico - si salda con la visione dello Stato che Lui condivide  con larga parte dei suoi elettori (e non solo quelli): quella fascista.
La res publica per loro non è il fondamento dell’esistenza delle società - la condizione  essenziale per vivere insieme senza ammazzarci l’un l’altro - è solo un “piatto”: chi riesce a prenderlo vincendo la partita, non solo acchiappa il bottino, ma utilizza la vittoria per cambiare le regole delle partite successive. Anzi, per cambiare la storia delle partite già giocate. Questa idea non è propria solo di B e di larga parte del suo elettorato, condiziona un bel pezzo di mondo politico nostrano, anche quello che di che di B non ne ha mai voluto sapere.

IL DEGRADO E L'IMPUNITA'

La telefonata di Vendola e le “amicizie pericolose” della Cancellieri lasciano una scia di veleno e alimentano il distacco fra paese e casta. Questo a Roma, ma anche qui da noi non si scherza…
Cattive compagnie
Oggi il PD ha nuovamente rivelato la sua vera natura e la sua vocazione suicida, caso mai non fosse già chiara la sua assoluta incapacità di essere motore vero di un cambiamento nel nostro paese. Pazienza, sarebbe stato illusorio attendersi altro, però comincio a provare un certo disgusto quando li sento parlare di moralità, coerenza eccetera.
Anche i “nuovi” alla fine si sono allineati ai soliti ricatti dei “vecchi” in questo del tutto assimilabili a loro nei peggiori vizi, senza disporre però della caratura dei loro tempi migliori.
Dunque va bene mentire al Parlamento, telefonare ai famigliari di un carcerato per deplorarne l’arresto, lavorare per far uscire una detenuta eccellente in attesa di giudizio e in pericolo di vita (!)  perché possa fare shopping tranquilla una settimana dopo. Il senso di responsabilità spinge i demos a bere anche questo: naturalmente con motivazioni così auliche e piene di quel buon senso, che sta ammazzando l’Italia, che nessuno può eccepire alcunché. A meno che non voglia subito essere classificato come criminale, come soggetto che non ha a cuore il bene del paese e via cantando. Davvero disgustoso.

VOCI NEL DESERTO

In tutto questo chiacchierare vano di Europa, di Euro e di futuro del continente, Barbara Spinelli ci rinfresca la memoria. L’avranno letto i politici che decidono?

Processo alla Germania rimasta senza memoria
di Barbara Spinelli Repubblica del 15/11/13)
Aperta un'inchiesta sui surplus tedeschi, l'Europa richiama il governo Merkel al principio di solidarietà. Quello che salvò i tedeschi dopo il 1945
Conviene sempre guardarsi indietro e riscoprire da dove veniamo, quando una crisi economica, politica, anche mentale, tende ad avvitarsi e incancrenire. Conviene sapere come e perché ebbe inizio l'unificazione europea, dopo una guerra che devastò il continente. Come la Germania fu riaccolta dalle democrazie, rilegittimata, e potendo rialzarsi conobbe una formidabile ascesa economica. Come infine quest'ascesa ha toccato l'acme, nella grande crisi degli ultimi anni. Una crisi che minaccia l'Unione, la sua moneta unica, e perfino la sua pace interna.
Cominciò dopo il '45 con la saggezza del vinto, e anche dei paesi vincitori. Il vinto fu saggio perché seppellì il morbo nazionalista, la dismisura del suo desiderio di dominio sull'Europa: ne scaturì quella che in Germania viene chiamata Gedächtnispolitik, politica della memoria.

FENOMENOLOGIA DEL LAMENTO

Prenderei a schiaffi i ragazzi di ieri che che si lamentano dei ragazzi di oggi… Qualche volta le suonerei anche a me
Lagne
I giovani d’oggi non sanno cosa sia il sacrificio. Non hanno voglia di sforzarsi, di applicarsi, insomma di guadagnarsi le cose che hanno. I miei figlie, per esempio…”, dice un non più giovane collega alla sua dirimpettaia, seduta come lui in sala docenti in attesa della riunione del pomeriggio.
Io figli non ne ho, ma mi basta vedere cosa combinano qui a scuola questi ragazzi. Per carità, vivono in un mondo difficile, ma a volte fai proprio fatica e non incavolarti quando arrivano in ritardo, si stravaccano sul banco, qualcuno dorme perfino…”, replica la sua compagna di attesa. Si ferma un attimo a riflettere, poi: “Sempre con ‘sto cellulare in mano. Sembra che ci vivano in simbiosi. Non so tu, ma per me è una lotta continua con questi aggeggi: se non stai sempre all’erta li usano sotto i tuoi occhi come se fosse la cosa più normale del mondo…”.
Attratta dal dibattito elevato si avvicina una new-entry della scuola affamata di relazioni con i nuovi colleghi: “Sì, è davvero dura. Non si capiscono più, non si riesce più a trovare una motivazione per venire qui la mattina a lottare contro l’indifferenza verso le cose che facciamo”.

DISSOLUTION

Solo un mese fa chi avrebbe detto che il PD si sarebbe squagliato sotto il peso di pacchi di tessere?
Il punto di non-ritorno
scuffle-scuffle-wwe-coach-jeff-hardy-matt-hardy-cm-punk-mvp-kane-mark-henry-dave-batistaLa tragedia dei congressi locali del PD, con la coda di polemiche, di accuse e di posizionamenti last minute sta lasciando il passo a una nuova fase: la sconfessione reciproca. Fino alla settimana scorsa lo spettacolo offerto era quello delle banderuole che cambiavano casacca al mutar del vento (leggi), avvolgendo il rottamatore con le loro spire avvelenate, adesso siamo alle accuse di compravendita di tessere e di gestione dei congressi secondo modalità clientelari e opache.
Ad Asti il partito è stato occupato, pare, da un manipolo di Albanesi, forse arruolati e tesserati qualche minuto prima dell’inizio del congresso, non si contano le accuse di compravendita di tessere, di arruolamenti forzati, di grandi famiglie ex socialiste che governano intere parti del partito (Torino), anche a livelli piuttosto alti; a Trapani addirittura c’è stato un congresso fantasma, e così via.
Il bello è che tutte queste accuse e denunce non provengono dai "nemici" del PD, ma dal suo stesso interno, dai suoi dirigenti oramai avvinti un una lotta furente che non risparmia né colpi bassi né infamia di ogni genere.

IL PRANZO DEI CRETINI 3

Il post precedente ha suscitato reazioni che richiedono chiarimenti e puntualizzazioni. Già che ci siamo, qualche documento potrebbe essere utile a comprendere meglio le questioni… Ecco qua!
Le brioches
Ve la ricordate Maria Antonietta, quella che suggeriva al popolo senza pane di nutrirsi con le brioches? Pare che qui da noi ci ne sia una moderna riedizione negli amministratori cittadini (ovviamente non possiamo augurare loro di fare la fine della sovrana, ma solo di essere folgorati dalla verità sulla via di Grugliasco). In sintesi, è questa la morale della letterina che hanno mandato alle famiglie e che adesso sono in grado di pubblicare dopo averne recuperato una copia (leggi). Sembra una presa in giro...
Nel post precedente ho generalizzato frettolosamente, affermando che i presidi si sono allineati alle disposizioni dell’ASL, subito contraddette (senza nessuna opposizione) dalla stessa  e dal comune in occasione dello sciopero Bioristoro (leggi). Non è proprio così: segnala la preside del III Circolo delle fatiche e degli sforzi fatti per permettere alle famiglie l’adesione allo sciopero del panino, pur non condividendo l’iniziativa. E’ tutto ben scritto (in Italiano corrente) nella comunicazione che ha inviato alle famiglie (leggi) fin dalla fine di settembre, quando un intervento ragionevole del Comune avrebbe ancora potuto scongiurare il conflitto. Non ho notizie di altre iniziative analoghe.

IL PRANZO DEI CRETINI 2

Una nuova puntata della storia copre di ridicolo gli amministratori e di amarezza i loro cittadini…
Caro amico ti scrivo
Dopo che la forma di protesta messa in atto dalle famiglie grugliaschesi con lo “sciopero del panino” aveva preso piede nelle scuole e rischiava di trasformarsi in una onda anomala che poteva travolgere la mediocrità del sindaco portaborse e della sua giunta, ecco scendere in campo l’ASL e i presidi delle scuole.
Una quanto mai tempestiva comunicazione dell’ASL afferma che i bambini non possono consumare il panino in classe (per ragioni di igiene) e i presidi prontamente comunicano alla famiglie che non sarà più consentito consumare i panini in classe nei giorni di protesta contro il caro-mensa.
Naturalmente omettono di dire che non è obbligatorio che i bambini “protestanti” vadano a mangiare a casa: a scuola c’è il refettorio e possono consumarlo lì, insieme ai loro compagni “ortodossi”.

TESSERE

I congressi locali del PD eleggono delegati e confermano le analisi pessimistiche sullo stato del partito…
Lo specchio d’Italia
Fra polemiche e accuse si consumano i congressi dei circoli locali del PD: candidati che si accusano di manipolazione delle tessere, “signori” del PD in movimento a spostare consensi da uno all’altro, improvvisi aumenti di iscrizioni che saranno, anche stavolta, seguiti da repentine diminuzioni. Insomma tutto il bello della peggiore partitocrazia… in un partito che continua indefesso a vantarsi di essere il più democratico fra quelli presenti e sopravvissuti sulla scena politica.
Per un altro verso si tratta di un vero peccato: la scommessa del PD è stata un avvenimento importante nella storia politica d’Italia, per questo la sua incompiutezza e la sua riduzione ad aggregato di bande personalistiche e componenti nostalgiche che ne hanno segnato anche  il percorso difficoltoso, non lasciano sperare in un epilogo felice. L’idea di costruire un polo dove potessero convivere e reciprocamente sostenersi, potenziarsi e vivificarsi anime diverse, ma tutte accomunate dall’idea della necessità modernizzazione della società e dell’economia, della riduzione delle ingiustizie, dell’eguaglianza delle opportunità, del progresso sociale e umano… era un’idea potente, quella giusto per rilanciare l’Italia nel mondo.

PENSIERI DALL’ATO OPPOSTO di F. Maletti

L’ignoranza trionfa, la presunzione anche. C’è un nuovo totem che cresce nell’incultura…
Strafalcioni costituzionali

LAVORI IN CORSO PEDONI DALL’ATO OPPOSTO” recitava il cartello di un cantiere stradale che ho letto stamattina. “Che ignoranti !” era il commento. Qualcuno sorrideva e cambiava percorso senza fermarsi, altri si fermavano a fotografare il cartello col telefonino. Nessuno che protestasse per il fastidio di dovere attraversare la strada (assai trafficata) per doverla successivamente riattraversare alcuni metri dopo per riprendere il proprio cammino.
Un grossolano strafalcione a riprova dell’italico analfabetismo di ritorno oppure una simpatica trovata per strappare un sorriso al posto dei soliti improperi?” Mistero.

LA MANOVRA

Tasse che spariscono e ricompaiono col nome cambiato e l’importo aumentato, levate di scudi di questa o quella componente di una società cristallizzata e ripiegata su se stessa, insomma…
Sprofonda Italia
Il governo NapoLetta sforma la sua manovra economica, finge che sia una svolta, un grande cambiamento. I giornalisti pronti si accodano (con poche lodevoli e residue eccezioni) e si sdraiano, accendendo i loro megafoni sempre meno efficaci per propagandare il verbo della cricca. Passa qualche ora e le reazioni alla propaganda non sono quelle attese: si ribellano gli industriali, perfino i sindacati borbottano e sembrano alzare la testa, l’Italia e l’Italietta entrano in lieve agitazione (tranquilli, è lieve!). Aumenta la preoccupazione e calano ancora i consumi perché ci si prepara al peggio, perfino chi ha i soldi preferisce non spendere, non si sa mai.
Ci si indigna per le tasse che tornano col nome cambiato e l’importo aumentato, per le spese folli della Difesa, mica solo per gli F35, che da sole fanno una manovra economica.

I RE MIDA ALL’INCONTRARIO

Non c’è solo chi tramuta in oro tutto quel che tocca…. C’è anche il rovescio della storia. Ovvero chi trasforma l’oro in cacca, fra gli applausi dei compari
Orecchie d’asino
La vicenda dello “sciopero del panino”, in atto oramai da un mese nelle scuole del mio comune, le azioni delle famiglie, l’incapacità del sindaco e dei suoi complici di trovare una soluzione, anche solo  costruire canali di comunicazione limpidi con il mondo della scuola in ebollizione… meritano qualche riflessione e considerazione poco “politica”, ma molto pratica.   
La prima è che in soli dieci anni la premiata coppia M&M (Mazzù e Montà) ha distrutto un’eccellenza cittadina, un progetto a cui hanno lavorato amministratori, scuole, insegnanti, famiglie, operatori economici nei dieci anni precedenti al loro arrivo sulla scena grugliaschese.
La seconda è che questa non è l’unica: che dire dell’Università, fermatasi al giorno in cui Mazzù venne eletto per la prima volta e mai più ripartita se non nelle chiacchiere e negli annunci  giornalistici ai quali non è mai seguita alcuna azione pratica? Che dire del deserto del parco Le Serre, ridotto a rovine abbandonate con al centro un tendone di un teatro che apre quando capita? Il teleriscaldamento? I costosissimi lavori al Parco Porporati? o quelli di via Galimberti? I debitori eccellenti con cui si accompagnano i Nostri senza chiedersi se sia proprio il caso?

TRA IL DIRE E IL FARE

Dire una cosa e farne un’altra sembra essere lo sport preferito del nostro tempo. La politichetta si adegua: il mio sindaco per esempio…
Parole al bromuro
manoblaVenerdì 11 ottobre, inaugurazione delle attività annuali dell’UNITRE della mia città e presentazione dei corsi e dei docenti agli iscritti (vecchi e nuovi), tanti! Prende la parola il sindaco e attacca il refrain del valore della cultura e dell’istruzione: siccome la parlantina ce l’ha sciolta, la mena per più di dieci minuti sul tema, col tono e il fare convincente di chi queste cose le sa bene per averle praticate e vissute in prima persona.
Usa toni diversi, ma ricalca la retorica che il suo ghostwriter gli aveva messo a piene mani nella letterina che, un mese fa, ha fatto recapitare a tutti gli alunni grugliaschesi; diceva all’incirca che bisogna studiare, applicarsi, sforzarsi, per costruire un paese migliore. Bisogna rispettare chi vi insegna, chi vi trasmette conoscenze, esperienze e competenze… così diventerete bravi cittadini nel paese radioso che noi politici d’oggi vi stiamo preparando (non sono le parole esatte, ma il senso dello scritto era questo) e via bla bla bla, come sa ben fare, sovente senza dire niente, su qualunque argomento venga sollecitato a intervenire.

LA VIA MAESTRA

Questo lo slogan della manifestazione di ieri a Roma in difesa della Costituzione. Un pomeriggio importante, interessante, con qualche notazione di colore e un paio di dubbi...
Roma, piazza del Popolo
DSC_0045Si parla di cinquantamila persone, qualcuno aumenta la cifra. Eravamo comunque tanti ieri pomeriggio a Roma, molti di più di quelli che pensavo avrebbero preso treno e bus per arrivare fin lì da tutta Italia. Tutti a reclamare rispetto, prima di tutto delle regole che tengono ancora insieme questo sgangherato paese, quelle stesse regole a cui stanno mettendo mani “saggi” improvvisati e di parte, sorretti da un parlamento di nominati in base a una legge elettorale che fra qualche settimana corre il rischio di essere cancellata dalla Corte Costituzionale.
Temevo di partecipare a una manifestazione di “conservatori”, gente pronta a mobilitarsi per difendere il passato a qualunque costo, anche a quello di ipotecare duramente il futuro. Mi sbagliavo, il sentimento e gli slogan erano di tuttaltra natura: si parte dalla Costituzione per attuarla, si parte dalla Costituzione per cambiarne le parti anacronistiche o che richiedono adattamenti alla società di oggi. Si parte dalla Costituzione per cambiare l’Italia, questa è la via maestra.
Nessuna scorciatoia, nessun saggio, nessun inciucio.

BENEDETTA IGNORANZA

Arriva anche l’indagine OCSE a certificare l’ignoranza degli Italiani, da 16 a 65 anni. Partita la caccia alle giustificazioni, che ci sia una qualche correlazione fra ignoranza e “stabilità” politica?
Il valore della conoscenza
Survey of adult skill” ' è un’indagine OCSE che ha coinvolto 166 mila persone di 24 fra i paesi più avanzati del Mondo, uniformemente distribuite per fasce d’età dai 16 ai 65 anni: Lo studio ha certificato che gli Italiani sono all’ultimo posto nelle competenze alfabetiche definite come “fondamentali per la crescita individuale, la partecipazione economica e l'inclusione sociale” e al penultimo nelle competenze matematiche, “fondamentali per affrontare e gestire problemi di natura matematica nelle diverse situazioni della vita adulta". Sempre l’indagine, stabilito il livello minimo di competenze necessarie per essere parte attiva nella società di oggi, accerta che solo il 30% degli Italiani le possiede. Significa che una percentuale consistente di nostri connazionali (la stragrande maggioranza) non ha le competenze di base per sopravvivere nella società complessa di oggi e per costruirsi una vita accettabile in un mondo così sofisticato (leggi la scheda italiana).
Da una lettura più accurata si evince che le statistiche sono trascinate verso il basso dalla fascia più anziana della popolazione (55-65 anni) e che fra i giovani va un po’ meglio, ma preoccupa la situazione delle competenze dei giovani che non lavorano e non studiano, le più basse in assoluto.

IL GONFALONE

Alle cerimonie pubbliche gli Enti partecipano mandando il gonfalone, ai funerali privati il mio Comune ce lo manda lo stesso, portato dai Vigili in divisa
Il senso dei simboli
Oltre un mese fa è morto un ex-assessore della mia città, aveva 74 anni. Lo ha fatto a lungo l’assessore (credo più di quindici anni, era già assessore allo sport nel 1979), per tanto tempo e con meriti e demeriti, è finito rottamato con la fine della prima repubblica nel 1992 e per via delle vicende che l'hanno accompagnata, qui a Grugliasco. Se avessi saputo della sua morte probabilmente ai funerali ci sarei andato: lo conoscevo da così tanto tempo…
Nel corso dei suoi mandati da assessore è incorso in alcune disavventure giudiziarie: la prima, tentata concussione ai danni di una cooperativa che si era aggiudicata la gestione del parco Porporati (aveva esercitato pressioni perché rinunciassero all’appalto in favore del secondo classificato, un aderente al partito dell’assessore, promettendo in cambio la gestione delle altre aree verdi della città), poi chiusa nel 1994 con un patteggiamento e una condanna a dieci mesi.
La seconda, una condanna a due mesi per corruzione (in continuazione con altra pena) per aver ricevuto tangenti da Aimeri per fargli vincere l’appalto per la raccolta rifiuti, nei primi anni ‘80. L’assessore faceva parte di quelli che avevano patteggiato, uscendo dal procedimento prima che si arrivasse al processo.

IL PIANTO DEL COCCODRILLO

Un mondo che non si capisce più, avvolti nella paura di perdere quello che si ha e immersi nella retorica che rende troppo lontani i fatti dalle parole che li raccontano…
Mediterraneo
Ieri pomeriggio un personaggio felliniano percorreva via Roma a Torino, in quel momento piena di gente per lo struscio del sabato e poi da quelli richiamati dalla manifestazione “Portici di carta”, vetrina-esposizione di tante librerie ed editori locali. Un uomo, di circa sessant’anni, palesemente fuori di testa, cantava brani di “Bandiera rossa” interrotti da un’imprecazione ripetuta ossessivamente: “Italiani coglioni!”. Sotto i portiti la sua voce rimbombava producendo uno strano effetto-cappella, come se a gridare quell’imprecazione di uomini ce ne fossero ben di più. I passanti lo schivavano, qualcuno abbassava la testa. Chissà che cosa avrà voluto stigmatizzare…, ma non importa: passavo di là anche io e avevo mille motivi per pensare che avesse ragione lui.
Il grosso del carico della carretta di morte (oltre duecento cadaveri)  sta ancora a oltre 30 metri di profondità, in attesa che il tempo migliori e il lavoro di recupero posa finalmente iniziare. Le lacrime televisive scorrono copiose, ma cominciano a diminuire.

ROMA, 12 OTTOBRE

Fondare un partito? Non grazie. Fondare l’Italia? Certo! Si parte dalla Costituzione
Un viaggio coi fiocchi
Il mio amico Robby ha comprato i biglietti del treno: andiamo a  Roma alla manifestazione del 12 ottobre in difesa della Costituzione e contro le manovre bipartisan per metterci mano con una disinvoltura che spaventa. Non andiamo a fondare un nuovo partito o a giocare a chi è più a sinistra, andiamo semplicemente a sostenere le ragioni che Barbara Spinelli scrive con chiarezza stamane su Repubblica.
Speriamo che ci sia tanta gente e che il messaggio arrivi forte e chiaro: per rifare il paese si parte dalla Costituzione. Essa non è un simulacro incriticabile e immodificabile, è la sintesi più alta raggiunta al termine di una stagione che ha costruito un embrione di coscienza nazionale: va trattata con cura oltre che, possibilmente, attuata in ogni sua parte.
Ecco l’articolo.

MAGNA MAGNA

Lo “sciopero del panino” organizzato dalle famiglie degli allievi della scuole della mia città è il segno della qualità dei suoi amministratori: solo pochi anni fa le mense di Grugliasco erano un modello per tutta Italia…
Il pranzo dei cretini
In questi giorni Grugliasco è tornata agli onori delle cronache per via dello “sciopero del panino”, una forma di protesta messa in atto dai genitori degli alunni per protestare contro i costi eccessivi della mensa scolastica. Ciò che li ha fatti arrabbiare è il trattamento che, da quest’anno, l’amministrazione comunale riserva ai non residenti che vengono a scuola a Grugliasco e alle fasce di reddito individuate come scaglioni per determinare la percentuale di contribuzione al costo totale del pasto, oltre 7 euro. Troppi quelli che pagano quasi l’intero importo, già caro di suo e dunque ancora di più penalizzante per famiglie che hanno un reddito medio e magari due o tre figli a scuola.
Il fatto è che hanno ragione loro… i genitori. Che fosse così abbiamo invano provato a dirlo alla Giunta e ai suoi supporter prima in Commissione, poi in Consiglio comunale, quando i provvedimenti di rincaro delle tariffe sono stati adottati senza colpo ferire. Naturalmente accompagnati dalle roboanti dichiarazioni dei consiglieri PD, IdV Moderati e UDC, secondo i quali questa amministrazione ci fa vivere in una specie di Eden, governati non già da assessori poco capaci, ma da santi infallibili e onniscienti. Proprio come il loro sindaco: quello che vive di politica e non ha mai lavorato un giorno nella sua vita.

IL COMPLOTTO

Stamattina ho corso il rischio di essere preso per matto. Ridevo davanti a una locandina del Comune e pensavo che nel mentre nel palazzo si cercava nervosamente un capro espiatorio…
Due grasse risate
Mickey_Mouse1Certe volte il destino è proprio beffardo: ti colpisce laggiù, dove sei più sensibile e, mentre lo fa, rende ancora più ridicole le tue debolezze. La storia che racconto non è un granché, soprattutto per i personaggi principali, ma rende davvero giustizia ai blasfemi che non credono in nessuna trascendenza. Delle volte la divinità si manifesta, solo che non lo fa come vorremmo noi.
Di personaggi che popolano il mondo della politica della mia città racconto sempre con dovizia di particolari, tratto delle loro debolezze e delle loro manie. Fra i tanti ce n’è uno che simboleggia tutto quello che non sopporto degli ex comunisti. Avete presente la spocchia, quell’aria di superiorità che non si sa bene se sia un residuato sovietico o semplicemente un grumo di educazione da sezione in disarmo, quel maledetto vizio di sparare giudizi e sentenze su tutti come se fossero loro il giusto il bello e il saggio? Avete presente quel modo di parlare arricciando le labbra a culo di gallina, quasi che questo conferisse autorevolezza alle minchiate che vengono diffuse nell’ambiente?