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IL PRANZO DEI CRETINI 2

Una nuova puntata della storia copre di ridicolo gli amministratori e di amarezza i loro cittadini…
Caro amico ti scrivo
Dopo che la forma di protesta messa in atto dalle famiglie grugliaschesi con lo “sciopero del panino” aveva preso piede nelle scuole e rischiava di trasformarsi in una onda anomala che poteva travolgere la mediocrità del sindaco portaborse e della sua giunta, ecco scendere in campo l’ASL e i presidi delle scuole.
Una quanto mai tempestiva comunicazione dell’ASL afferma che i bambini non possono consumare il panino in classe (per ragioni di igiene) e i presidi prontamente comunicano alla famiglie che non sarà più consentito consumare i panini in classe nei giorni di protesta contro il caro-mensa.
Naturalmente omettono di dire che non è obbligatorio che i bambini “protestanti” vadano a mangiare a casa: a scuola c’è il refettorio e possono consumarlo lì, insieme ai loro compagni “ortodossi”.
I presidi lo sanno e lasciano intendere, senza affermare… così la protesta potrà essere fiaccata dalla difficoltà della famiglie a portarsi a casa il frugoletto nel giorno dello sciopero.
Segnalo ai genitori che me lo chiedono che nessuno può obbligare i bambini col panino a uscire da scuola per consumare il pranzo e che è singolare che un locale della scuola (la sala mensa) sia occupata in esclusiva da una ditta (Bioristoro) con facoltà di escludere quelli che non consumano i suoi prodotti, trincerandosi dietro al servizio di pulizia…, ma come sempre il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Accade, infatti, che i dipendenti di Bioristoro scendano in sciopero (per altre ragioni) e che qualche giorno fa non sia fornito il servizio mensa. Pronta subito una circolare del Comune e dei presidi in cui si destina la sala mensa delle scuole alla consumazione del pranzo che gli allievi debbono portarsi da casa. Capito? Per stroncare la protesta una versione, per tamponare la falla il suo contrario.

Non contenti, i nostri eroi decidono anche di mandare una lettera di spiegazioni a tutti i genitori: incomprensibile, si vergognano perfino di pubblicarla sul sito del Comune, ripiegano su una sintesi ancora più oscura.. Ma non hanno nessuno che cura un po’ l’Italiano, nessuno che rilegga le sciocchezze che scrivono, nessuno che si ponga il problema della comprensibilità dei concetti esposti? Nei prossimi giorni proverò a riscriverla (gratis, non sono un loro consulente) in Italiano normale, per vedere se abbiamo capito giusto.
Eh, già! Perché, se abbiamo capito giusto fra le frasi sconclusionate del testo, ci sarà da ridere il 18 novembre quando, all’apertura della seduta del Consiglio comunale, il sindaco dovrà rispondere all’interrogazione che noi (Grugliasco Democratica ed Ecologisti) abbiamo presentato qualche tempo fa…

Sarebbe bello se assistessero i cittadini, almeno quelli che oltre un anno fa li hanno votati, magari perfino con entusiasmo.
Mariano
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