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Greenenergy.

di Francesco Bonetto

ENERGIE DA FONTI RINNOVABILI: Le valli di Susa e Sangone fuori!! QUALE IL FUTURO?

VENERDì 5 OTTOBRE - ORE 15,30 - SUSA, PARCO TECNOLOGICO MARTINA, corso Couvert

GreenEnergy è una società recentemente costituita in Val di Susa e unisce le realtà di Toelco Srl e il gruppo Ilmed di Avigliana, entrambe da lungo tempo impegnate in attività in campo energetico.

Con questa nuova società si vuole dare forte impulso allo sviluppo di studio, ricerca, realizzazione e gestione di possibilità, impianti e realizzazioni varie attinenti la produzione e gestione di energia (elettrica e termica) provenienti da fonti rinnovabili. Questo progetto mi vede personalmente molto coinvolto.

In occasione della fiera Expo Bio Energia di Susa, seppur locale, si è voluto organizzare un convegno avente per titolo "Produzione diffusa di energia da fonti rinnovabili". Verranno esaminate nello specifico le tematiche di utilizzo di biomasse per la produzione di energia con riferimento alla realtà dell’ambiente alpino. (Si parlerà di impianti realizzabili sul territorio, di taglia media, alla portata cioè di aziende e Comuni di Provincia; il futuro della produzione di energia sarà "a macchia di leopardo" sul territorio).

Sarà un convegno avente scopo l’informazione e la diffusione e non uno spot pubblicitario.Saranno relatori autorevoli docenti del Politecnico per garantire l’imparzialità del discorso da un punto di vista scientifico (non si vuole confondere l’aspetto tecnico con quello politico, sociale, etc).

Il convegno è rivolto ad una platea di Sindaci, Amministratori locali di Comuni, Enti, Comunità varie nonché le più grosse aziende presenti sul territorio di Val di Susa e Val Sangone, poiché sarebbero quelli maggiormente interessati ad una produzione di energia per le proprie necessità.

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Eco-dem ad Asti.

Ad Asti Marina Ferrari e Paolo Briziobello hanno presentato la loro lista. Un successo per la componente ambientalista del Pd. I nostri migliori auguri a due buoni amici.

 

PIANO SOCIO-SANITARIO TORNA IN AULA.

di Patrizio Brusasco

Si erano lasciati lo scorso luglio, maggioranza e opposizione, con l'intento di approvare l'attesissimo Piano socio-sanitaro regionale entro la fine dell'estate. Un accordo e una vana promessa che sono saltati per colpa, a detta della coalizione governativa, del mancato rispetto del patto pre-vacanziero, vale a dire di far tornare in Commissione sanità la discussione sul testo per poi approvarlo in aula consiliare.

Per ostacolare il regolare funzionamento dell'emiciclo di Palazzo Lascaris, il centrodestra ha presentato infatti oltre cento richieste di inversione dell'ordine del giorno (purtroppo il regolamento lo prevede), mentre il capogruppo Udc, Deodato Scanderebech, non ha lesinato energie nell'offrire al pubblico un triste spettacolo di malapolitica, fatto di locuzioni ad effetto e forti, col risultato di far sospendere la seduta per qualche minuto in attesa che tornasse la calma in aula.

Gli argomenti che il centrodestra avrebbe voluto discutere, con l'unico scopo di impedire l'avanzamento dei lavori consiliari sul piano sanitario, spaziano provocatoriamente dagli ascensori per i disabili alla tutela del commercio al dettaglio, dalle norme per lo smaltimento dell'amianto a quelle per la raccolta dei tartufi: richieste che sono state ovviamente tutte respinte, ma il metterle ai voti ha comportato la perdita di molto tempo. 

L'unico risultato ottenuto dalle intemperanze e dalla melina dell'opposizione è stato quello di inasprire il braccio di ferro spingendo la presidente Bresso a convocare il Consiglio per tutta la corrente settimana.

 

Mercedes Bresso ha inoltre dichiarato: "L'accordo sulla sanità è palesemente saltato, ma noi siamo qui e non ci muoviamo fino a venerdì sera. Se il centrodestra intende rispettare gli impegni e permettere l'approvazione del piano sanitario e della delibera dell'accorpamento delle Asl entro settembre c'è tutto il tempo". "Il rispetto dei tempi previsti dall'intesa sottoscritta lo scorso luglio con l'opposizione è fondamentale - ha continuato la presidente dell'Esecutivo regionale - , e se non dovessimo stare nei tempi finiremmo in regime di accompagnamento; che significa che tutte le delibere della giunta regionale piemontese dovrebbero essere vistate dal governo e approvate dal consiglio regionale, con la conseguenza che i tempi si dilaterebbero enormemente, e questo non posso permetterlo".

 

Pura gioia.

Vi segnaliamo la presentazione del libro

"E' stata pura gioia"

Storie e riflessioni nella provincia toscana degli anni '70 e del concerto degli Area a Follonica del 3 agosto 1977

Torino - venerdì 5 ottobre ore 21 - Caffé Basaglia, Via Mantova 34

partecipano Mariano Turigliatto e Ugo Zamburru

Il ricavato dalla vendita del libro è destinato al progetto di turismo responsabile TRA Senegal, Parole & Musica

 

Tfr: comè andata a finire?.

Com'è finita la riforma del Tfr? Quanti lavoratori lo hanno destinato a un fondo pensione? C'è stata la svolta che il governo auspicava? Un articolo di Tito Boeri e Luigi Zingales sulla Stampa, qualche giorno fa, faceva il punto della situazione. Di seguito un estratto:

"La riforma del Trattamento di fine rapporto (Tfr) è stata giustamente presentata come un’occasione unica per aumentare la partecipazione degli italiani ai mercati finanziari e per incoraggiare soprattutto i giovani a costruirsi una previdenza integrativa con cui rimpinguare pensioni pubbliche inevitabilmente destinate a diventare meno generose. Purtroppo i dati di un sondaggio condotto a luglio da Eurisko per conto di AnimaFinLab su di un campione rappresentativo di lavoratori dipendenti del settore privato ci dicono che entrambi questi obiettivi sono falliti. In media solo un lavoratore su quattro ha espressamente optato per un fondo pensione, contro un obiettivo minimo dell’esecutivo del 40% (che non verrà raggiunto neanche contando le adesioni tacite)".

Lo scorso 3 maggio avevamo pubblicato un articolo profetico sul tema a firma di Dotturbo, dal titolo "Lavoratore, avrei un suggerimento per te". I nostri esperti sono lungimiranti...

 

E adesso si raddoppia.

Il progetto regionale Programma Casa, prevede l'assegnazione di "10.000 case entro il 2012". Di questi giorni è la notizia che i fondi disponibili per i finanziamenti alle famiglie sono aumentati in modo cospicuo grazie alla recente delibera sull'edilizia residenziale, che introduce importanti novità sulle assegnazioni. Ecco le buone notizie direttamente dalla voce dell'Assessore alle politiche territoriali Sergio Conti:

"Con il raddoppio delle disponibilità previste per il bando giovani, l'aumento delle risorse per il sostegno alle Agenzie sociali per la locazione, le maggiori risorse per soddisfare le richiese per l'edilizia agevolata sperimentale e gli interventi correlati per l'edilizia agevolata vogliamo dare ulteriori risposte ai cittadini che hanno massicciamente partecipato ai bandi che si sono chiusi il 28 maggio scorso. Una prima ricognizione degli esiti delle domande ha reso possibile spostare dei finanziamenti su quelle misure in cui le richieste erano di gran lunga superiori alle risorse. Il caso più significativo è quello del bando giovani: a fronte di 3.859 domande ritenute se ne sarebbero potute finanziare 700. Con questo provvedimento si passa a 1400.

 

COSTITUENTE DEL PD: LA PUNTATA DI OGGI.

L’altro ieri, nel dare notizia del fallimento dell’ipotesi a cui avevamo lavorato nei mesi scorsi, esprimevo il rammarico di chi si sta chiedendo dove ha sbagliato e se potesse fare qualcosa per riuscire a raddrizzare una situazione che aveva preso una brutta piega.

Nelle mie poche righe promettevo di dare conto di come erano andate le trattative per la costruzione della lista ecodem e del perché si fosse arrivati alla rottura. Pensavo di lasciar passare qualche giorno per depurare il racconto dai sentimenti  e dalle turbolenze che anche oggi ancora mi agitano.

 

Oggi ho letto gli articoli su “La Stampa” e su “Repubblica” e credo che non sia più necessario raccontare alcunché. Vi invito a leggerli, così si potranno capire alcune delle ragioni che ci hanno portato ad abbandonare le trattative. Fatevi un’idea del clima e dei metodi.

 

Credetemi, nella mia vita politica ne ho davvero viste di tutti i colori. Mai mi era capitato di trovarmi in difficoltà come questa volta. Mi sono sentito svillaneggiato e trattato come un coglione da questi giovanotti rampanti che vivono di politica ancora prima di aver capito che per vivere si deve lavorare.

“Che razza di mostri abbiamo creato”, mi sono spesso detto in questi giorni.

Forse, per fare un partito davvero democratico, bisogna cominciare dalle idee, dai comportamenti, dalle questioni di etica e di legalità, lasciando alla fase successiva la definizione delle leadership. Se no vinceranno sempre comportamenti al ribasso; su tutto.

 

Mariano

nel caos delle firme ci rimette anche il sindaco autogol dei DS alle regionali fuori chiamparino.doc

da repubblica pasticcio liste oggi il verdetto.pdf

 

Fine di unavventura.

di Mariano

I nostri tentativi di costruire una lista degli ambientalisti per la costituzione del Partito Democratico hanno avuto successo in quasi tutte le province del Piemonte; in particolare le liste nel collegio Piemonte 2 vedono la significativa partecipazione di ambientalisti pro Veltroni di cui daremo comunicazione nei prossimi giorni delle iniziative organizzate e delle persone impegnate.

A quanto sopra descritto fa eccezione la città di Torino e la sua provincia.

Infatti, nel collegio Piemonte 1 l'occupazione sistematica da parte dei rampolli degli ex democratici di sinistra, avvenuta nell'incuria e nel disinteresse di chi avrebbe dovuto garantire la novità e la freschezza dell'esperienza, ha prodotto una situazione inaccettabile di cui racconterò nei prossimi giorni i particolari.

Mi spiace dare ragione alle tante amiche e ai tanti amici che pur appoggiando generosamente il tentativo avevano fin dall'inizio manifestato perplessità e dubbi sulla reale volontà di costruire un partito nuovo.

Quel che abbiamo visto sembrerebbe indicare un nuovo partito con vecchi comportamenti, vizietti e trucchetti. Che ne siano protagonisti dei giovani rende ancora più angosciante la prospettiva.

Nei prossimi giorni organizzeremo un'iniziativa che illustri e proponga a chi ci sostiene, riflessioni ed iniziative per il futuro.

Un grazie di cuore a chi ha dato una mano.

 

Sprechiamo meno subito.

Chiudi il rubinetto quando ti lavi i denti o ti fai la barba
Consigli:
utilizza il getto d’acqua solo due volte: inizialmente sullo spazzolino e successivamente munisciti di un bicchiere d’acqua per risciacquarti i denti.

Scegli di fare una doccia e non il bagno
Consigli:
chiudi i rubinetti mentre ti insaponi

Annaffia le piante senza sprechi
Consigli:
innaffia il giardino sempre verso sera: quando il sole è calato, l’acqua evapora più lentamente

Installa un riduttore di flusso
Consigli:
applica i miscelatori o frangiflusso ai rubinetti di casa

  

Usa lavatrice e lavapiatti ecologiche (classe A+)
Consigli:
usa elettrodomestici di classe A+ : consumano massimo 17 litri d’acqua!

L’emergenza "oro blu" è sempre più grave: per questo la nostra campagna contro gli sprechi , avvenuta con la distribuzione di riduttori di flusso e lampadine a basso consumo, ha avuto un grosso successo.

A Grugliasco, Rivara, Borgaro i kit del risparmio energetico sono andati letteralmente a ruba, i cittadini si sono dimostrati interessati e pronti a partecipare, rendendosi conto che, in questa situazione, anche le azioni individuali sono determinanti.

 

Chiedi a Giuliano.

di Stefano Zanotto

Il prossimo 14 ottobre, alle primarie del PD, chiunque abbia compiuto sedici anni potrà votare per il segretario e per l'assemblea costituente del nuovo partito. Un segnale del tanto auspicato "svecchiamento" della politica che da più parti si chiede al nuovo soggetto politico: speriamo che seguano altri passi concreti in questa direzione. Ma i giovani che finora nella loro vita mai si sono recati alle urne, come accolgono questa novità? Come è vissuta dai ragazzi questa opportunità di partecipazione?

Abbiamo provato a rivolgere qualche domanda a dei potenziali diretti interessati, avvicinando alcuni studenti all'uscita del liceo classico Cavour di Torino, uno dei più prestigiosi della città. Ci infiliamo in un capannello di ragazzi e ragazze, tutti tra i 15 e i 17 anni, interrompendo una discussione sui libri di testo del nuovo anno scolastico. Quando chiediamo se sanno delle consultazioni del 14 ottobre, cadono dal pero: «No, non ne so niente, non seguiamo la politica, non ci interessa...», questo il tenore delle risposte. Soltanto Carla, 17 anni, precisa di sapere che il PD «è il nuovo partito del centrosinistra», ma aggiunge che non era a conoscenza delle primarie. Ci facciamo indicare qualche amico che potrebbe essere interessato all'argomento: «Chiedi a Giuliano, lui sa sicuramente risponderti». Eccoci allora con Giuliano, 17 anni: è informato sulle primarie, però non andrà a votare, perché dice di non credere che col PD cambierà qualcosa e di avere comunque idee politiche diverse. Gli chiediamo allora cosa ne pensa, in ogni caso, della possibilità di votare a 16 anni: «Può essere una buona cosa - risponde subito - anche se... i pochi giovani che si interessano di politica sono quasi tutti comunisti o fascisti. Dai 16 ai 22 anni si tende all'estremismo, c'è poco equilibrio nei giudizi, quindi non è detto che sia una novità positiva».

Luca, 16 anni, dice che non gli interessa andare a votare per il PD; segue gli avvenimenti politici, ma non più di tanto, e in ogni caso non partecipa attivamente. Ci avviciniamo a un altro gruppetto, età tra i 17 e 18 anni: anche qua le reazioni spaziano da «la politica non mi interessa» a «non ci capisco nulla». Accenniamo alle primarie, spiegando che si potrà votare dai 16 anni in su devolvendo un contributo di un euro: «Ma che è? Si paga pure?» ribatte sorpresa Roberta, 17 anni.

Insomma, tanta indifferenza e poca fiducia verso la politica, vista come qualcosa di lontano, che non riguarda. Sarebbe sicuramente sbagliato trarre la conclusione che questi atteggiamenti sono quelli di tutti i giovani, ma a ritenere che a informarsi, a riflettere e a partecipare siano delle minoranze di ragazzi non si è probabilmente lontani dalla realtà dei fatti.

 

La nota sul Consiglio.

di Patrizio Brusasco

Diciamocelo francamente: avrebbe potuto cominciare meglio la prima seduta del Consiglio regionale del Piemonte dopo la pausa delle vacanze estive!

Invece, martedì 18 settembre, i lavori sono subito ripresi all'insegna della polemica in seno alla maggioranza consiliare e specificamente tra il partito della Rifondazione comunista e l'Assessore all'agricoltura e, nella fattispecie, alla caccia, Mino Taricco, reo, a detta di Rifondazione, di aver condannato a morte 20 mila animali, salvo poi nel tardo pomeriggio votare un ordine del giorno in cui si ribadiva la piena fiducia alla giunta regionale e allo stesso assessore "accusato".

Polemica che è stata innescata dalla decisione del segretario regionale di Prc, Alberto Deambrogio, di acquistare una mezza pagina di un noto quotidiano torinese, nella quale si invitava l'Assessore Taricco a modificare il suo comportamento.

 

Marco Travaglio a Venaria.

Il movimento civico di centro-sinistra Uniti per cambiare e Lista Catania organizza un incontro sul tema

Quando inizia la terza Repubblica..?!?!

MARTEDI' 25 SETTEMBRE - ore 21,00

Centro d'incontro Piero Bonino (ex Caserma Beleno) - via Verdi, 18 - Venaria Reale (TO)

con la partecipazione di Marco Travaglio

modera Alessandro Brescia

scarica la locandina

 

OGM? NO GRAZIE.

di Stefano Zanotto

Ha preso il via il 15 settembre la grande Consultazione nazionale sui temi dell'agricoltura e dell'alimentazione indetta dalla coalizione "ItaliaEuropa - Liberi da OGM". Per due mesi, su tutto il territorio nazionale, si terranno iniziative e manifestazioni, con la possibilità per tutti di esprimersi per un modello di sviluppo del sistema agroalimentare che metta al centro la qualità e il rispetto dell'ambiente e della salute. La scheda della consultazione presenterà il quesito: "Vuoi che l’agroalimentare, il cibo e la sua genuinità, siano il cuore dello sviluppo, fatto di persone e territori, salute e qualità, sostenibile e innovativo, fondato sulla biodiversità, libero da OGM?". Si potrà votare anche on line, sul sito della coalizione che riunisce organizzazioni e associazioni del mondo agricolo, dei consumatori, dell’ambientalismo, della cooperazione internazionale.

Sempre sul sito si trova l'elenco aggiornato regione per regione degli appuntamenti, alcuni organizzati ad hoc, altri ospitati nell'ambito di manifestazioni già esistenti sul territorio. Si tratta di convegni, assemblee, rassegne eno-gastronomiche; tutte occasioni importanti per partecipare, discutere, approfondire un argomento, quello dell'alimentazione, spesso oggetto di mistificazioni, prese di posizione ideologiche, grossolane semplificazioni (a fine agosto L'espresso titolava in copertina "Bio che bluff"...).

Particolare risalto viene dato da questa iniziativa alla battaglia contro gli OGM: del resto è necessario tenere alta la guardia in proposito, alla luce di alcune decisioni recenti come quella dell'UE, che, riscrivendo il regolamento sulla certificazione dei prodotti biologici, ha ammesso per questi ultimi una soglia di contaminazione "accidentale" dello 0,9%. L'Italia si è opposta senza successo a questo provvedimento: ora, per ovviare a tutto ciò, il ministero delle Politiche agricole, sull'onda anche della mobilitazione della società civile, ha già presentato uno schema di decreto, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, per stabilire nel nostro Paese una soglia massima di contaminazione da OGM nel cibo biologico dello 0,1%. Non è il principio della tolleranza zero sostenuto da molti, ma ci sembra comunque un buon passo avanti.

 

Le bugie hanno le gambe corte.

di Dida Neirotti

Sulla Stampa di domenica 16 settembre compare un articolo a firma Patrizio Romano dal titolo “Incarichi di Turigliatto. La parola al prefetto” sulla questione della presunta incompatibilità tra la carica di consigliere comunale di Grugliasco e quella di presidente di un consorzio privato di aziende che si trova sul territorio di Grugliasco.

In una intervista telefonica avvenuta venerdì scorso tra me e il suddetto giornalista io ho espresso il mio punto di vista sulla vicenda (essendo il consorzio privato non mi sembra ci sia incompatibilità), ho espresso la mia opinione su un metodo di procedere da parte dell’Amministrazione grugliaschese, per usare un eufemismo, discutibile. E quando mi è stato domandato “…ma  Mariano non aveva detto che a un certo punto si sarebbe dimesso?”, ho risposto testualmente che questo non c’entrava per nulla con il discorso precedente.

Ho anche ribadito che sia Mariano che la sottoscritta hanno sempre manifestato l’intenzione di dimettersi ad un certo punto del mandato per fare spazio ad altri candidati e allargare l’esperienza consiliare ad altre persone però ancora una volta ho sottolineato che i due discorsi erano totalmente slegati.

Evidentemente, per il giornalista in questione, le parole di una consigliera di opposizione possono essere manipolate e stravolte a suo piacimento:  l’importante è non dare fastidio al manovratore!

Dida Neirotti è Consigliera comunale di “Grugliasco Democratica"

 

ecodem.

Usa questo spazio per esprimere il tuo parere sul nascente Partito Democratico. Proposte, idee, riflessioni: il tuo contributo è prezioso.

Il progetto degli ecodemocratici

Il sito di Walter Veltroni

APPUNTAMENTO IL 14 OTTOBRE: LE PRIMARIE

Verso il 14 ottobre: il sito delle primarie

  

DOCUMENTI

Modulo firme candidati lista nazionale

Modulo firme candidati lista regionale

    ATTENZIONE! Le copie dei moduli firme vanno impostate su un foglio in formato A3. Per info 011 57 57 344.

Modulo accettazione candidatura alla Costituente lista nazionale

Modulo accettazione candidatura alla Costituente lista regionale

  

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il prezzo da pagare.

di Eva Milano

Il contributo di 5 euro fissato per la partecipazione alle primarie non piace nemmeno ai candidati. Dopo Letta e Bindi, anche Veltroni chiede al comitato dei saggi di abbassare la quota di partecipazione a 1 euro. D'altra parte sembra che ci siano buone probabilità che questo accada. Anche perché la quota di 5 euro è fuorviante: i cittadini hanno la sensazione che a quel contributo corrisponda l'iscrizione automatica al Partito democratico. Tanto per fugare il dubbio: non è così. La ragione è semplice: non si può aderire a un partito che non esiste ancora. Quindi, al di là della cifra richiesta, non c'è da preoccuparsi. il contributo è legato solo al voto ed ha valore simbolico. Riportiamo un estratto dell'articolo comparso su Repubblica lo scorso 9 settembre.

ROMA

- "Mi auguro che il Comitato dei 45 rivaluti le sue decisioni e stabilisca che tutti i cittadini possano votare versando almeno un euro". I candidato leader del Pd, Walter Veltroni chiede così di abbassare il contributo obbligatorio che i cittadini devono versare per partecipare alle primarie che oggi è stato fissato a cinque euro. "Ho potuto toccare con mano la forte attesa di tantissimi cittadini di ridurre la quota fissata in 5 euro per poter partecipare a questo straordinario evento democratico - scrive Veltroni nel suo sito 'lanuovastagione.it' - La quota dei 5 euro potrebbe tra l'altro dare la falsa impressione che con il voto si venga automaticamente iscritti al Partito Democratico mentre, come è noto, non è affatto così: chi andrà a votare aderirà al processo di costruzione del nuovo soggetto politico".
 

un euro.

di Eva Milano

Il contributo di 5 euro fissato per la partecipazione alle primarie non piace nemmeno ai candidati. Dopo Letta e Bindi, anche Veltroni chiede al comitato dei saggi di abbassare la quota di partecipazione a 1 euro. D'altra parte sembra che ci siano buone probabilità che questo accada. Anche perché la quota di 5 euro è fuorviante: i cittadini hanno la sensazione che a quel contributo corrisponda l'iscrizione automatica al Partito democratico. Tanto per fugare il dubbio: non è così. La ragione è semplice: non si può aderire a un partito che non esiste ancora. Quindi, al di là della cifra richiesta, non c'è da preoccuparsi. il contributo è legato solo al voto ed ha valore simbolico. Riportiamo un estratto dell'articolo comparso su Repubblica lo scorso 9 settembre.

ROMA

- "Mi auguro che il Comitato dei 45 rivaluti le sue decisioni e stabilisca che tutti i cittadini possano votare versando almeno un euro". I candidato leader del Pd, Walter Veltroni chiede così di abbassare il contributo obbligatorio che i cittadini devono versare per partecipare alle primarie che oggi è stato fissato a cinque euro. "Ho potuto toccare con mano la forte attesa di tantissimi cittadini di ridurre la quota fissata in 5 euro per poter partecipare a questo straordinario evento democratico - scrive Veltroni nel suo sito 'lanuovastagione.it' - La quota dei 5 euro potrebbe tra l'altro dare la falsa impressione che con il voto si venga automaticamente iscritti al Partito Democratico mentre, come è noto, non è affatto così: chi andrà a votare aderirà al processo di costruzione del nuovo soggetto politico".
 

Speciale Grugliasco.

E' NATO IL NUOVO SITO DI GD: CLICCA SUL LOGO

 

I costi della politica.

di Eva Milano

Il senatore Graziano Mazzarello ha proposto ai colleghi di cominciare immediatamente a rinunciare ad alcuni vantaggi economici riservati ai parlamentari. Così, subito dopo le ferie estive. Perché aspettare il 2011, come previsto dal presidente dell'assemblea Franco Marini? Il ragionamento è impeccabile: se dobbiamo dare un segnale di serietà dobbiamo prendere in mano la situazione e agire subito.

La brutta notizia è che gli altri senatori non sono d'accordo. La notizia era sull'Espresso della settimana scorsa, dove si racconta anche che per questo colpo di testa il senatore Mazzarello è diventato, agli occhi dei colleghi... Pazzarello. Ce ne fossero di matti così!

 

Il partito che vorrei.

Mantenere la lucidità di fronte a uno scenario politico complesso come quello attuale non è facile. Eppure la nascita del Partito democratico è un momento propizio per ripensare alla politica che vorremmo. Fabrizio ci manda una riflessione "da cittadino" sul tema. Ve lo trasmettiamo.

Il partito (democratico) che vorrei

In questi giorni si parla parecchio, sui giornali e in tv, di partito democratico. Soprattutto, si parla tanto delle liti tra questo e quello, di saggi, liste, candidati sulla spiaggia, di segretari regionali già decisi a tavolino, io ti voto se tu mi voti, dei 5 euro, mi candido anch’io, no tu no, ecc....

O meglio, questo è quello che si percepisce da parte del cittadino che legge i giornali e guarda la tv con un minimo di senso critico ma che non è addentro alla discussione, che pure c’è, sulle questioni inerenti la nascita del PD.

Ben poco emerge del discorso sulla forma e sui contenuti che dovrà avere il futuro soggetto, se si eccettua Veltroni che un giorno sì e l’altro anche scrive una lettera a qualche giornale per disegnare la sua Italia... come se già sapesse il risultato delle prossime elezioni (sia primarie che politiche).

Non voglio entrare nel merito delle questioni citate sopra, avranno sicuramente una loro ragione di essere. Forse oscura ai più.

Voglio, qui, essere propositivo e tentare di indicare alcuni dei punti che un cittadino come il sottoscritto, uno dei tantissimi che non ricoprono un ruolo pubblico ma che credono ancora - nonostante tutto - nella Politica e che sono interessati alla nascita del PD, vorrebbe vedere nel dibattito sul "partito nuovo" (l’ordine di queste due parole non è casuale!). Non una critica ai partiti fondatori né un manifesto da discutere, ma semplicemente un modesto contributo alla riflessione, in ordine sparso sulla forma e sulla sostanza del nascente PD.

 

V8-Day: Intervista a Sergio Battaglino.

di Eva Milano

Sergio Battaglino è il portavoce del Meetup Torino - Beppe Grillo

Il V-8 Day è stato un grande successo. I media hanno rilevato un grande interesse da parte di tutte le piazze d'Italia. Com'è andata a Torino?

A livello locale le aspettative sono state superate, riflettendo esattamente la situazione nazionale. A Torino abbiamo raggiunto le 10.000 firme per cui ci eravamo preparati. Abbiamo addirittura finito i moduli, alla fine abbiamo raccolto firme simboliche. La fila non finiva più. La gente ha aspettato sotto il sole per ore. Erano lì per partecipare alla raccolta firme, non per l'aspetto sociale o folkloristico della manifestazione.

E non basta. Anche all'estero l'evento ha avuto una risonanza inattesa. Nelle ambasciate italiane all'estero c'erano postazioni di raccolta, la stampa straniera ha sottolineato l'evento, stanno arrivando messaggi entusiasti dall'Europa e non solo.

E adesso i punti critici.

Il boicottaggio dei media, a partire dalla conferenza stampa nazionale di Beppe a Firenze, ha evidenziato una certa resistenza a parlare dell'evento. Abbiamo riscontrato la stessa diffidenza anche a livello locale: le emittenti nazionali non hanno mostrato alcun interesse, sono le televisioni locali hanno documentato adeguatamente la manifestazione.

Altra grave mancanza: l'irresponsabilità del primo cittadino, che non ha previsto nessun tipo di presenza delle forze dell'ordine. Non c'era nemmeno un vigile urbano a organizzare il flusso di persone. Fortunatamente la gente ha dato una dimostrazione di grande senso civico e nonostante la folla non si è verificato il minimo problema.

La vostra lettura dell'evento: la raccolta firme ha valore simbolico o presuppone un impegno effettivo da parte dei Meetup? Quali sono i programmi per il futuro?

Ora che il primo obiettivo ad ampio respiro e a livello nazionale si è concluso, è il caso che ogni grupo locale organizzi la sua presenza in ambito locale. Gli obiettivi prioritari sono secondo me due: il grosso problema del lavoro, soprattutto riguardo al precariato e il problema della casa, diritti inalienabili che in questi anni sono stati messi seriamente in pericolo. E' necessario chiedere conto alle istituzioni e a chi ci rappresenta di come vengono prese le decisioni. Dobbiamo farci spiegare che cosa succede, abbiamo il diritto di sapere dove vanno a finire i nostri soldi. Abbiamo già in mente alcune operazioni pratiche da portare avanti, anzi, ci stiamo già lavorando. Adesso telefono a Chiamparino...

 

Un po di fiducia da un dato macroeconomico.

di Dotturbo 

Introdotta negli anni Cinquanta, l’Indagine sulla forza lavoro si è da sempre manifestato come uno strumento analitico e statistico affidabile per le decisioni di politica economica governativa. Da questo strumento si trae, tra l’altro, il dato sull’occupazione di tutti coloro che hanno un’età compresa fra i 15 ed i 65 anni, oggi in lusinghiero miglioramento, nonché tutta una serie di altri dati relativi alla forza lavoro.

Tra questi ultimi, quelli relativi alle ore lavorate, ai vari mestieri, alle diverse tipologie contrattuali. Il livello di tensione lavorativa, cioè il rapporto fra la domanda e l’offerta di lavoro, rappresenta un’ulteriore informativa relativa a questo approccio metodologico, che l’ISTAT pratica attualmente monitorando un campione di 77 mila famiglie, poco meno di 200 mila soggetti, residenti in Italia o temporaneamente all’estero.

Dato lusinghiero, si diceva, quello trimestrale (cadenza normale della rilevazione) attualmente rilevato. Il primo trimestre 2007 ha infatti visto un tasso di disoccupazione del 6,4 per cento, il più basso dal 1992, confortantemente lontano da quell’ 11 per cento e più di fine millennio.

 

PRESENTATO IL V-8DAY A PALAZZO LASCARIS.

di Patrizio Brusasco

Ieri abbiamo presentato in conferenza stampa il V-8 Day (Sabato 8 settembre) a Palazzo Lascaris presso la sede del Consiglio regionale del Piemonte; si tratta di un’iniziativa del gruppo Meetup "Gli amici di Beppe Grillo" a cui abbiamo volentieri collaborato.Sabato 8 settembre dunque sarà possibile recarsi in piazza Castello a Torino (ore 16.00-23.00) e firmare per la proposta di legge dal titolo eloquente: "Parlamento Pulito"; in altre parole, si cerca di dare una risposta concreta alla peculiare situazione parlamentare italiana, costellata purtroppo dalla cospicua presenza di parlamentari inquisiti sugli scranni di Montecitorio e di Palazzo Madama.

Qui di seguito alcune dichiarazioni di Sergio Battaglino il simpatico portavoce del meetup:"Ci siamo resi conto che l’idea poteva concretizzarsi anche a Torino, riuscendo così a organizzare una giornata importante che lancia precisi e chiari segnali per gli auspicati cambiamenti di cui questo paese ha bisogno. A partire dalle ore 16 - prosegue Battaglino - oltre alla raccolta firme si alterneranno sul palco una serie di gruppi musicali e saranno altresì proiettati dei video sul maxischermo sito in Piazza Castello, oltre alle diretta audio-video da Bologna dove dalle 21 sarà presente Beppe Grillo con i suoi numerosi ospiti".

Ricordiamo a tutti che tra le iniziative a supporto della raccolta firme va segnalata la distribuzione gratuita di un kit di risparmio energeticomesso a disposizione dall’AEM di Milano e distribuito dai alcuni ragazzi vicini al nostro gruppo che fanno parte del Movimento Ecologista.

A tal proposito aggiungo ciò che ieri Mariano ha detto ai giornalisti: "Alla distribuzione dei riduttori di flusso effettuata lo scorso febbraio in undici comuni del Piemonte, ora si abbina quella delle lampadine a basso consumo. Confidiamo di riuscire così a sensibilizzare i cittadini intorno a temi che cominciano a stare a cuore non solamente più a noi addetti ai lavori; un ambiente pulito esige una società pulita e un ceto politico all’altezza: in questo senso la nostra piena adesione alla raccolta firme è perfettamente coerente con la nostra sensibilità ambientalista e al desiderio di un paese più giusto".

A questa duplice iniziativa hanno aderito infine i comuni di Asti, Collegno, Grugliasco, Venaria e Borgomanero (NO).

Per ulteriori informazioni a livello nazionale, si rimanda al sito di Beppe Grillo: www.beppegrillo.it

 

V Day: ci siamo anche noi.

Il Gruppo sinistra per l'Unione sostiene la raccolta firme per la riforma del sistema parlamentare promosso da Beppe Grillo. Saremo a Torino in Piazza Castello sabato 8 settembre dalle 16 alle 23 e distribuiremo gratuitamente i kit per il risparmio energetico.

 

IL KIT: 2 LAMPADINE A BASSO CONSUMO + DUE RIDUTTORI DI FLUSSO

 

ALTRI PUNTI DI RACCOLTA FIRME E DISTRIBUZIONE KIT:SIAMO ANCHE A COLLEGNO, GRUGLIASCO, BORGOMANERO

 

Scarica il volantino

 

Partito democratico.

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Il manifesto degli ECO-DEM

14 ottobre: LE PRIMARIE

 

Mondo crudele.

di Dotturbo

L’Etna non ha eruttato…i nostrani (soliti) incendi dei boschi estivi erano quest’anno ben poca cosa rispetto a quelli greci…Lady Diana è morta dieci anni fa…la ricorrente emergenza delle "stragi automobilistiche" del sabato sera aveva appena prodotto un pacchetto di provvedimenti governativi a modifica del codice della strada in base ai quali (chissà cosa c’entrano gli ubriachi e i tossicodipendenti al volante, che di certo continueranno senza meno nelle loro follie, con tutta una serie di costrizioni, per lo più insensate, che, al novantanove per cento, vanno ad incidere sui normali automobilisti?) ancora un po’ e non ci resta che andare in bicicletta…e allora cosa restava?

Beh, l’efferatezza, in un omicidio, è sempre un amico fedele dei media. Dalla strage del Circeo al Delitto di Cogne, dal Caso Montesi (tanto per ritornare al "paleolitico", con un tocco di political thriller) al Delitto dell’Olgiata, il fil rouge inerente a questo tipo di atti criminali è per i giornalisti un continuum che garantisce ampi spazi d’intervento.

Ecco che, prontamente, luoghi marginali, rispetto ai soliti, sono diventati, come appunto spesso accaduto in passato, il centro dell’attenzione per l’intero paese: Garlasco, Morterone, Sanremo hanno sostituito per qualche settimana nel cuore degli italiani gli spazi lasciati liberi dalle ansie di un Campionato di calcio che non è ancora iniziato e di una "pretopoli" che non è riuscita a decollare, nella percezione nazional popolare, come fonte di pericolo.

 

prova.

prova  

violenza sulle donne: quattro consigli pratici.

Avresti detto che gridare "Al fuoco, al fuoco!" provoca curiosità in chi ascolta, e quindi stimola l'intervento, mentre il calassico "Aiuto!" mette paura e provoca l'effetto contrario? Un dossier che proviene dal Consiglio dei ministri spagnolo fornisce poche e semplici dritte di massima su come evitare le violenze. La base è una statistica compiuta su un gruppo di detenuti per questo genere di reato. Vale un'occhiata.