L’altro ieri, nel dare notizia del fallimento dell’ipotesi a cui avevamo lavorato nei mesi scorsi, esprimevo il rammarico di chi si sta chiedendo dove ha sbagliato e se potesse fare qualcosa per riuscire a raddrizzare una situazione che aveva preso una brutta piega.
Nelle mie poche righe promettevo di dare conto di come erano andate le trattative per la costruzione della lista ecodem e del perché si fosse arrivati alla rottura. Pensavo di lasciar passare qualche giorno per depurare il racconto dai sentimenti e dalle turbolenze che anche oggi ancora mi agitano.
Oggi ho letto gli articoli su “La Stampa” e su “Repubblica” e credo che non sia più necessario raccontare alcunché. Vi invito a leggerli, così si potranno capire alcune delle ragioni che ci hanno portato ad abbandonare le trattative. Fatevi un’idea del clima e dei metodi.
Credetemi, nella mia vita politica ne ho davvero viste di tutti i colori. Mai mi era capitato di trovarmi in difficoltà come questa volta. Mi sono sentito svillaneggiato e trattato come un coglione da questi giovanotti rampanti che vivono di politica ancora prima di aver capito che per vivere si deve lavorare.
“Che razza di mostri abbiamo creato”, mi sono spesso detto in questi giorni.
Forse, per fare un partito davvero democratico, bisogna cominciare dalle idee, dai comportamenti, dalle questioni di etica e di legalità , lasciando alla fase successiva la definizione delle leadership. Se no vinceranno sempre comportamenti al ribasso; su tutto.
Mariano
nel caos delle firme ci rimette anche il sindaco autogol dei DS alle regionali fuori chiamparino.doc