di Eva Milano
Il contributo di 5 euro fissato per la partecipazione alle primarie non piace nemmeno ai candidati. Dopo Letta e Bindi, anche Veltroni chiede al comitato dei saggi di abbassare la quota di partecipazione a 1 euro. D'altra parte sembra che ci siano buone probabilità che questo accada. Anche perché la quota di 5 euro è fuorviante: i cittadini hanno la sensazione che a quel contributo corrisponda l'iscrizione automatica al Partito democratico. Tanto per fugare il dubbio: non è così. La ragione è semplice: non si può aderire a un partito che non esiste ancora. Quindi, al di là della cifra richiesta, non c'è da preoccuparsi. il contributo è legato solo al voto ed ha valore simbolico. Riportiamo un estratto dell'articolo comparso su Repubblica lo scorso 9 settembre.
ROMA
- "Mi auguro che il Comitato dei 45 rivaluti le sue decisioni e stabilisca che tutti i cittadini possano votare versando almeno un euro". I candidato leader del Pd, Walter Veltroni chiede così di abbassare il contributo obbligatorio che i cittadini devono versare per partecipare alle primarie che oggi è stato fissato a cinque euro. "Ho potuto toccare con mano la forte attesa di tantissimi cittadini di ridurre la quota fissata in 5 euro per poter partecipare a questo straordinario evento democratico - scrive Veltroni nel suo sito 'lanuovastagione.it' - La quota dei 5 euro potrebbe tra l'altro dare la falsa impressione che con il voto si venga automaticamente iscritti al Partito Democratico mentre, come è noto, non è affatto così: chi andrà a votare aderirà al processo di costruzione del nuovo soggetto politico".