In attesa del prossimo…
La gran parte dei loro colleghi no: continuano a parlare di “populismo”, “protesta” e altre cavolate del genere, attribuendo ai Cinquestelle la loro (di giornalisti allineati e assuefatti) visione della politica, le loro comode categorie di interpretazione della realtà. Non hanno fatto alcuno sforzo per capire chi erano e da dove venivano costoro, per ascoltare che cosa volevano e adesso… continuano con le stesse sciocchezze che hanno scritto e detto in tutti questi mesi. Molti politici anche.
Vedere le facce stravolte degli arroganti “vincitori annunciati” trasformarsi in ghigni ammuffiti a mano a mano che scoprivano la voce del paese che usciva dalle urne, ascoltare i loro commenti imbarazzati prima e poi allarmati sono vere grandi soddisfazioni che si vivono una volta sola nella vita, anche se vorresti ripeterle spesso.