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IL COLTELLO DEL SINDACATO

Quest’anno ai tesserati CGIL/Scuola un coltello multiuso in omaggio: finalmente gli strumenti della professione a disposizione degli iscritti!
Senza limite
image Venerdì scorso il rappresentante sindacale della scuola dove lavoro mi ha chiamato per consegnarmi la tessera 2013 del mio sindacato, la CGIL-FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza, che esagerasiun!), in passato più modestamente CGIL-Scuola. Insieme, con un certo imbarazzo, mi ha regalato il gadget che il mio sindacato ha deciso di dare quest'anno ai suoi iscritti: un coltello multiuso.
Pensavo che scherzasse, invece era proprio vero: non un’agenda, un portachiavi, un fogliettino in cui mi si diceva che al posto del gadget la CGIL aveva speso i soldi per aiutare la FIOM, per mandare nostalgici in gita a Mosca, per l’internazionalismo proletario sindacalizzando le fabbriche cinesi con infiltrati riciclati fra gli esodati di Monti… Niente di tutto questo: un coltello con limetta per le unghie (sala insegnanti nelle ore di morta), cavatappi (e Cota vuole farci il test alcoolico!), punteruoli e lame varie che ho subito avuto la tentazione di provare in classe, anche solo per minacciare i più riottosi fra i lazzaroni delle quarta ora. Ma come diavolo hanno potuto pensare a una cosa del genere?

Sono iscritto alla CGIL da 40 anni (la mia prima tessera nel 1973, pochi mesi dopo che era stata fondata la CGIL scuola), ho sempre pagato i contributi mensili, lo faccio anche oggi mediante comode trattenute sullo stipendio. Molti anni fa ho anche ricoperto una qualche carica (gratuita e senza benefit) a livello regionale. Dagli anni ‘90 in poi, mi sono limitato a versare l’obolo e a riconoscermi nelle battaglie del mio sindacato facendo disciplinatamente anche gli scioperi che non condividevo del tutto. Attualmente verso ogni mese € 16,09 su uno stipendio di circa € 1.900, per un totale di quasi 200 euro l’anno.

Sono davvero diventato un vecchio brontolone, però non riesco proprio a concepire come sia potuta venire in mente un’idea così balzana ai miei dirigenti: quelli che usufruiscono di distacchi ministeriali in forza degli iscritti come me, quelli che dovrebbero (specie in tempi come questi) economizzare al massimo le risorse per spenderle in ciò che davvero serve a rilanciare il valore del lavoro, della professionalità, dell’istruzione e dell’educazione. Possibile che non abbiano avuto un'idea migliore?

Ho paura, oltre tutto, che questo gadget scateni la concorrenza con gli altri sindacati della scuola. Se fossi la CISL, per non essere da meno, darei agli iscritti uno di quegli aggetti che rilasciano scariche elettriche, così si imparano questi mocciosetti maleducati e irriverenti. Se poi fossi la UIL, punterei sulle tecnologie informatiche: virus inafferrabili da mandare ai giovanotti e alle signorine che scopiazzano i compiti dal tablet, magari conditi da informazioni riservate sulla loro vita sentimental/sessuale scovati nei meandri della Rete. Per non parlare dei sindacati autonomi, ma questo è un campo che non conosco bene.

Se avessi letto su un giornale o su un blog questa storia, stenterei a crederci. Per questo ho fotografato l’omaggio, così che resti a imperitura memoria.
Tranquilli ragazzi: anche in sindacato c’è chi lavora  per dare ragione a Grillo!

Mariano
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