Monti, Casini, Bersani, D’Alema, Fini, Bossi, Berlusconi, Maroni…
Una tassa sulla delusione

Davvero una stagione politica di cui conserveremo un ricordo allucinato, quella che stiamo vivendo da oramai troppi mesi.
Sei mesi fa, fine dell’incubo Berlusconi e governo tecnico che promette lacrime e sangue per evitare il tracollo.
Naturalmente tutti dimenticano con sorprendente velocità le origini e le cause del tracollo… ma è una caratteristica italica quella di avere una memoria corta e che, per di più, funziona a intermittenza. Resta, ben alimentato dai mass media, una vaga sensazione di fregatura, di procedimento poco democratico, di trame non proprio da
democrazia matura, ma fa lo stesso: il risultato spazza via di dubbi. Berlusconi è finalmente fuori dalle palle, l’Italia e gli Italiani cominciano una stagione nuova, più austera e fasciata da un loden verde, meno chiassosa e glamour, più parsimoniosa e responsabile.
Primo atto, la
riforma delle pensioni.