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IN REGIONE E TEMPO DI BILANCI.

di Patrizio Brusasco

Termina il 2007 e in Regione Piemonte è tempo di bilanci.

In questi giorni sia la Giunta sia il Consiglio regionali hanno reso noti agli organi di informazione i loro specifici bilanci: per quanto concerne l'Esecutivo regionale in tema di bilancio di metà mandato, mentre per il Consiglio regionale del Piemonte si è fatto il punto sull'anno appena trascorso.

"Siamo arrivati a due anni e mezzo di governo - ha dichiarato la presidente Bresso - e lo step di metà mandato è una buona occasione per analizzare ciò che è stato fatto finora, con la consapevolezza che non tocca a noi il giudizio, ma che potranno farlo solo i cittadini con il loro voto. Abbiamo lavorato molto - ha proseguito Mercedes Bresso - innanzitutto sulla semplificazione e sulla riduzione dei costi dell'ente, recuperando milioni di euro da investire in servizi per i piemontesi."

Oggi infatti la pubblica amministrazione regionale è affatto più semplice e costa meno ai cittadini che, grazie all'abolizione del ticket sui farmaci, hanno risparmiato circa 20 milioni di euro sulle tasse, e senza contare che col nuovo anno ci sarà anche l'abolizione del ticket per chi ha un reddito lordo fino a 35mila euro annui: dunque beneficerà di questo sgravio circa l'80% dellla popolazione regionale.

 

 

Buon anno! Gli auguri di Mariano.

Buon anno a tutti!

Giunti alla fine di un anno difficile e doloroso - specialmente dal punto di vista delle prospettive di vita, delle sorti del pianeta, delle frustrazioni dei tanti giovani che trovano le strade sbarrate e non sanno lottare per aprirle – conviene farci dei begli auguri di un felice anno nuovo. Pensate che bella cosa sarebbe se solo riuscissimo a essere meno avidamente attaccati al poco o al tanto che possediamo, magari lavorando un po’ di più a migliorare ciò che siamo e che sappiamo fare!

Perciò, tanti auguri:

A quelli che pensano che si dovrebbe fare qualcosa per ridare speranza a questo nostro paese e …. non si aspettano che lo facciano gli altri!

A chi ci mette dell’intelligenza, dell’ambizione, del coraggio nel lavoro che fa. A chi ci mette tutto questo perfino quando lavora nel settore pubblico con posto fisso.

A chi rischia tutti i giorni di fare la figura del fesso perché rispetta le leggi e le regole e che – quando proprio non ce la fa - se ne vergogna profondamente.

A quelli che provano a fare una buona politica, distinguendo fra mediazioni tra posizioni ed esigenze diverse e squallidi compromessi per garantirsi il potere.

A quelli che reclamano diritti – per gli altri e per sé – senza mai dimenticare i doveri che ognuno di noi ha verso il resto del mondo.

Agli allievi delle scuole italiane, confidando che rispettino il sapere e la sua funzione nel progresso della società; agli insegnanti perché trovino buone e fondate ragioni per impegnarsi a fondo in un ambiente poco favorevole; alle famiglie dei giovani cittadini perché ridiano alla scuola il ruolo e l’importanza che merita.

Al mondo economico, perché privilegi la produzione e il lavoro a scapito delle speculazioni finanziarie. A quello della finanza, banche in testa, perché trovino strade nuove per sviluppare una funzione importante nel progresso sociale.

Al mondo della politica, perché riprenda ad occuparsi con efficacia e competenza della vita e dello sviluppo del nostro paese. Ai partiti perché pratichino alla loro organizzazione quegli stessi principi democratici da cui sono generati, selezionando le persone migliori per esprimere il massimo della capacità nella guida del nostro paese. Ai militanti e ai semplici iscritti di partiti e movimenti perché hanno coraggio da vendere a svolgere ancora una attività così frustrante e complicata.

A tutti voi che leggete questi auguri sul mio sito, forse condividendo con me la speranza di un mondo più giusto e il rinnovato impegno a lottare in prima persona per provare a realizzarlo. A questo lavoreremo nel 2008 con generosità e coraggio.

Mariano Turigliatto

 

GLI AUGURI DI PINO MASCIARI.

Gli auguri di Natale quest'anno non li fa Mariano, ma un nuovo amico che Mariano ha avuto occasione di acquisire di recente. Grazie ai ragazzi del gruppo dei "Grilli eporediesi", abbiamo conosciuto la storia di Pino Masciari, che sta rischiando l'incolumità della sua famiglia per una scelta coraggiosa di denuncia per taglieggiamento. Così Mariano mi ha chiesto di pubblicare questo messaggio di Pino in risposta ai suoi auguri. Ci auguriamo che queste parole possano essere motivo di riflessione per tutti noi.

Buon Natale

Gentilissimo Mariano,

anch'io sono contento di averti conosciuto e ti ringrazio per il messaggio che mi hai rivolto. Ognuno di noi può fare nel proprio piccolo e il piccolo di tanti fa le grandi cose. Quando ho iniziato ero da solo con mia moglie e miei figli, oggi siamo molti di più. Ti chiedo di starmi vicino e di vegliare sulle sorti della mia famiglia,la mia è una storia sofferta e difficile e non ritengo GIUSTO ciò che ho dovuto subire e che sto ancora subendo solo perche ho inteso aderire ad un semplice percorso di legalità. Ti chiedo di divulgare che esiste una famiglia perbene e onesta che sta soffrendo dove ti è possibile anche nelle sedi istituzionali che rappresenti al fine di salvare la vita di vittime innocenti che rischiano quotidianamente la vita.

Ti auguro un sereno Natale , un abbraccio e a presto

Pino Masciari

 

IL MONDO DEI VINTI, TRENT’ANNI DOPO.

di Stefano Zanotto

Era il 1977 quando Einaudi pubblicava con Il mondo dei vinti le testimonianze raccolte da Nuto Revelli sul mondo contadino della provincia di Cuneo. Lavoro che ebbe un seguito qualche anno più tardi con L’anello forte, dedicato questa volta alle figure femminili della Granda. Ora, a trent’anni di distanza, due giovani registi, Andrea Fenoglio e Diego Mometti, stanno lavorando per la Fondazione Nuto Revelli a un documentario per indagare cosa è rimasto e cosa è cambiato di quel mondo raccontato dallo scrittore e comandante partigiano cuneese.

Il Progetto Aristeo, finanziato dall’assessorato alla Montagna della Regione Piemonte, è cominciato con la produzione di un film in 11 episodi tematici, in cui appaiono, ripresi dagli autori nei mesi scorsi, i luoghi descritti dai testimoni nei libri. Non solo i luoghi del cuneese ma anche quelli dell’emigrazione e della guerra, da Marsiglia a Caporetto, da Nizza a Mauthausen. Ad accompagnare le immagini sono alcune registrazioni originali delle interviste di Revelli.

I film sono stati e saranno diffusi pubblicamente sul territorio cuneese e non solo (noi siamo stati il 3 dicembre alla proiezione al circolo Amantes di Torino), grazie alla collaborazione di associazioni, enti locali, gruppi informali. Durante queste serate, seguite da discussioni e dibattiti, si coglie l’occasione per arrivare a contattare i discendenti dei testimoni interpellati da Revelli. L’ultima fase del lavoro è proprio il dialogo-intervista con figli, nipoti e pronipoti dei contadini di Langa o delle valli intervistati a suo tempo. Le registrazioni audiovisive di questi incontri saranno materiale per il montaggio del documentario finale; i temi dei dialoghi sono in partenza gli stessi del Mondo dei vinti e dell’Anello forte, attualizzati nella situazione di oggi: lavoro, rapporto con la terra, emigrazione/immigrazione, paesaggio e ambiente, guerra…

 

Chiunque conosca o sia in grado di dare informazioni utili per rintracciare i discendenti dei testimoni di Revelli può scrivere a info@progettoaristeo.org o contattare gli autori agli altri recapiti indicati sul sito del progetto. Lo stesso dicasi per chiunque voglia partecipare o collaborare in qualche modo, organizzando una proiezione pubblica dei lavori svolti finora o quant’altro, tenendo inoltre presente che saranno intervistati non solo necessariamente i familiari dei testimoni di allora, ma anche quelli che gli autori chiamano discendenti “putativi”. 

 

LA RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI.

Si parla molto del tema della rinegoziazione dei mutui, ora che i tassi varcano soglie preoccupanti. Vi proponiamo l'articolo de La Stampa di Sandra Riccio e vi ricordiamo il punto di vista di Dotturbo espressa su questo blog il 10 dicembre scorso. A quanto pare non è tutto oro quello che luccica.

Cliccando a sinistra, il progetto di legge regionale presentato da Mariano per la costituzione di un fondo di solidarietà per i mutui sulla prima casa.

LEGGI L'ARTICOLO

 

OPINIONE: Visti da fuori.

di Massimiliano Abbruzzese

Paura che il mondo politico vada sempre più alla deriva, paura della situazione economica delle famiglie e paura della criminalità e dell'immigrazione. Questo il riassunto poco ottimistico dell'analisi che Luca Ricolfi fa su La Stampa dello "stato emotivo" con cui gli italiani affrontano questa fine d'anno. Un punto di vista sensibile e tagliente per cercare di spiegare dal di dentro perché all'estero ci guardano con preoccupazione.

LEGGI L'ARTICOLO

Per chi legge l'inglese, un articolo di Ian Fisher del New York Times che parla di noi.

A chi potesse interessare: sul sito di Polena, rivista per gli addetti della politica ma di grande interesse anche per chi non è politico di mestiere, c'è una selezione degli articoli di Luca Ricolfi giudicati particolarmente brillanti.

 

Auguri darte.

Valeria Vaccaro, Calore, serigrafia

di Mariano Turigliatto

Anche quest'anno, com'è ormai tradizione, alcuni studenti dell'Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino hanno realizzato alcune opere in occasione della terza edizione del nostro concorso "Un biglietto per Natale" . Così le stampe realizzate a partire da questi lavori sono diventate il pensiero che è nostra consuetudine distribuire insieme agli auguri.

Ancora una volta la cooperazione con l'Accademia ha messo in evidenza l'impegno e la dedizione da parte degli allievi che hanno proposto degli interressanti lavori. E' inutile sottolineare che avrei piacere che questi giovani artisti potessero beneficiare di ben più importanti occasioni per mettere in mostra il proprio talento ed è proprio a questo che si lavora grazie anche alla disponibilità dei docenti e del direttore dell'Accademia a cui vanno i miei ringraziamenti, cominciando anche da questo piccolo contributo.

Mariano Turigliatto

 

Informazione: Nasce il Bollettino di Mappano.

Mappano è un grosso paese che non esiste, o nelle parole di alcuni mappanesi, una "frazione alla ricerca di un'identità". E' un consistente centro abitato suddiviso in cinque comuni. Il giornale che presentiamo oggi, il Bollettino di Mappano esprime la volontà di quanti sperano di vederlo diventare un comune indipendente. Per saperne di più date un'occhiata al sito http://www.mappano.it/.

SCARICA IL BOLLETTINO 

 

"CAMBIAMO MUSICA!": PRESENTATA DAL NOSTRO GRUPPO LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE SULLA MUSICA.

di Patrizio Brusasco

Venerdì 7 dicembre è stata presentata la bozza della proposta di legge regionale sulla musica, all'insegna dello slogan "Cambiamo Musica!" presso il Centro Incontri della Regione Piemonte.

"Riportare l’artista al centro dell’attenzione, salvaguardandone i diritti basilari di lavoratore a tutti gli effetti; attribuire a tutta la musica, da quella colta a quella pop o jazz, quella giusta e doverosa considerazione da parte delle istituzioni locali, attraverso la creazione di un sistema sempre migliore e migliorabile, che faccia da volano all’intero settore specifico, esaltandone gli aspetti educativi, formativi e potenzialmente economici, per un ulteriore sviluppo della cosiddetta industria culturale piemontese. Questi sono - ha dichiarato Mariano Turigliatto, durante la conferenza stampa - gli aspetti cardine a cui tende questo nostro progetto di legge, con l’auspicio che tutti coloro che gravitano nel campo artistico-musicale, dagli organizzatori agli artisti, contribuiscano in modo determinante alla stesura definitiva della nostra proposta di legge".

Cambiare musica: di questo si tratta, vale a dire cambiare una normativa regionale ritenuta obsoleta da tutti e riformare il rapporto tra le istituzioni pubbliche e le moltissime realtà che operano nel campo musicale sul nostro territorio, tenendo in massimo conto la musica e i musicisti. Compito non facile, che ha richiesto un'indagine a tutto tondo nel mondo associativo artistico piemontese, con diverse audizioni che hanno avuto lo scopo di raccogliere le istanze degli esperti del settore per la stesura di un articolato che tenesse conto dell'apporto prezioso di coloro che, da tempo immemore e con altrettanto preziosa rara passione, operano nella cosiddetta "industria" culturale.

 

REGIONE: LAVORI DI FINE ANNO.

di Patrizio Brusasco

Due le novità importanti di questo fine-anno nei lavori del Consiglio regionale del Piemonte. Da un lato, l'approvazione dell'assestamento di Bilancio 2007 e, dall'altro, l'approvazione della Legge sulla sicurezza.

L'assestamento era approdato in Aula lo scorso 28 novembre, con la relazione del consigliere Paolo Cattaneo (La Margherita, ora PD), cui ha fatto seguito la discussione e l'intervento del vicepresidente della Giunta regionale (con delega al Bilancio) Paolo Peveraro: questo per riuscire ad approvare l'assestamento in tempo utile per poter dar corso agli impegni di spesa, cosa che ha richiesto peraltro la clausola d'urgenza, resa possibile da un emendamento presentato dall'opposizione che, in deroga alla legge di contabilità regionale, ha prorogato dal 30 novembre al 10 dicembre la possibilità di disporre gli impegni di spesa.

L'assestamento del 2007 consiste in una manovra di oltre 215 milioni di euro, di cui circa 100 per il ripiano del deficit sanitario. L'assessore Peveraro ha inoltre segnalato che la manovra adegua l'addizionale regionale all'accisa sul gas naturale al recente decreto legislativo diattuazione delle norme comunitarie.

Infine si segnala ancora l'emendamento della Giunta regionale a favore del comparto turistico invernale, per permettere il pieno utilizzo degli impianti di innevamento di proprietà della Regione al fine dicompensare i danni derivanti dalla mancanza di neve naturale.

 

Cambiamo musica!.

di Patrizio Brusasco

CAMBIAMO MUSICA!

BOZZA DELLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE SULLA MUSICA PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE SINISTRA PER L'UNIONE

"Riportare l’artista al centro dell’attenzione, salvaguardandone i diritti basilari di lavoratore a tutti gli effetti; attribuire a tutta la musica, da quella colta a quella pop o jazz, quella giusta e doverosa considerazione da parte delle istituzioni locali, attraverso la creazione di un sistema sempre migliore e migliorabile, che faccia da volano all’intero settore specifico, esaltandone gli aspetti educativi, formativi e potenzialmente economici, per un ulteriore sviluppo della cosiddetta industria culturale piemontese. Questi sono - ha dichiarato Mariano Turigliatto, primo firmatario- gli aspetti cardine a cui tende questo nostro progetto di legge, con l’auspicio che tutti coloro che gravitano nel campo artistico-musicale, dagli organizzatori agli artisti, contribuiscano in modo determinante alla stesura definitiva della nostra proposta di legge".

Cambiare musica: di questo si tratta, vale a dire cambiare una normativa regionale ritenuta obsoleta da tutti e riformare il rapporto tra le istituzioni pubbliche e le moltissime realtà che operano nel campo musicale sul nostro territorio, tenendo in massimo conto la musica e i musicisti. Compito non facile, che ha richiesto un'indagine a tutto tondo nel mondo associativo artistico piemontese, con diverse audizioni che hanno avuto lo scopo di raccogliere le istanze degli esperti del settore per la stesura di un articolato che tenesse conto dell'apporto prezioso di coloro che, da tanto tempo e con tanta passione, operano nella cosiddetta "industria" culturale.

 

INFORMAZIONE: STUDIO SULLINNOVAZIONE IN PIEMONTE.

Scoreboard per la valutazione e comparazione del sistema regionale di innovazione del Piemonte

di Marco Riva

Sono stati recentemente pubblicati i risultati di uno studio condotto dalla Fondazione Rosselli di Torino, lo Scoreboard Regionale dell’Innovazione. La ricerca ha avuto come obiettivo la valutazione, attraverso l’individuazione di un sistema di indicatori quantitativi, della performance del sistema di Ricerca e Innovazione della regione Piemonte, attraverso un’analisi comparativa rispetto ad un insieme selezionato di 13 regioni italiane ed europee. Lo studio è stato realizzato da Giuseppe Scellato del Politecnico di Torino e dal sottoscritto, con il sostegno della Compagnia di San Paolo.

L’innovazione è un fenomeno complesso, ed il processo di generazione, applicazione e diffusione di nuova conoscenza innovativa non è misurabile in maniera univoca. Per questo nello studio sono stati individuati una serie di indicatori che misurano non solo i dati di output di prestazioni tecnologiche (ad esempio l’attività brevettuale), ma tengono anche in considerazione i cosiddetti enabling factors, ovvero dei fattori e delle infrastrutture intangibili che, pur non essendo direttamente misure di prestazione innovativa, rappresentano una pre-condizione necessaria per il successo dei sistemi regionali di innovazione (performance del sistema di ricerca, dotazione di capitale umano qualificato, sistema finanziario).

Per chi fosse interessato ad approfondire il tema, lo studio può essere interamente scaricato dal sito della Fondazione Rosselli.

 

Pino Masciari a Ivrea.

 

PINO MASCIARI - TESTIMONE DI (IN)GIUSTIZIA

Pino è un imprenditore calabrese che dal 1997 vive sotto scorta e in isolamento perché ha avuto il coraggio di denunciare i suoi taglieggiatori. Per lui e la sua famiglia la vita è diventata un'odissea. Ci ha racconato la sua storia lo scorso sabato 15 dicembre a Ivrea, accogliendo l'invito dei "Grilli eporediesi", che stanno facendo tutto il possibile perché questa storia pazzesca sia nota a più gente possibile.

Grazie di cuore ai ragazzi di Antenneattive che hanno realizzato la trasmissione in diretta in streaming e il video (in due parti) che vi presentiamo.

SCARICA LA LOCANDINA

 

OPINIONE: La sicurezza di carta.

di Giovanni Lava

La tragedia della ThyssenKrupp per la sua gravità ha colpito nel profondo la città di Torino come forse solo un’altra, quella del 13 febbraio 1983 al cinema Statuto. Allora le vittime furono 64 e quell’incendio cambiò per sempre il concetto di sicurezza nei locali pubblici. Sarà così anche questa volta? C’è da dubitarne, non fosse altro che i locali pubblici attengono al tempo libero, mentre i morti di oggi sono morti sul lavoro, una categoria quella del lavoro tenuta in scarsa considerazione se le cifre fornite dall’Eurispes dicono che ogni anno le vittime sono 1400, che si verifica un incidente ogni 15 lavoratori e un morto ogni 8.100 addetti.

Eppure se si consultano le norme della legge 626 del 1994 appare incredibile che tutto ciò possa accadere. La meticolosità dei precetti a cui è tenuto ogni datore di lavoro è tale da non lasciare nulla al caso. L’incidente dovrebbe essere un fatto eccezionale, frutto di una serie incredibile di eventi casuali e imponderabili. Evidentemente le norme dettate dalla legge, come tante altre in Italia, funzionano solo sulla carta, anche perché nei fatti più che a prevenire pare servano più a produrre montagne di carta e ricchi onorari per i consulenti a cui ogni datore di lavoro è costretto a ricorrere per ottemperare alla “relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro”.

Non c’è azienda pubblica o privata, piccola o grande che sia, che non debba ricorrere ad un consulente specializzato nella “Seiduesei”. In tutto ciò non vi sarebbe nulla da eccepire se poi il “piano” elaborato e conservato con cura nei capienti cassetti servisse a prevenire e garantire seriamente a tutti i lavoratori sicurezza e salute.

Nel corso della mia vita lavorativa di insegnante mi è toccato pure l’onere di ricoprire l’incarico di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, un figura prevista dalla 626 e dal contratto di lavoro. Così ho potuto toccare da vicino l’applicazione della legge. Tutto lo sforzo organizzativo e il tempo dedicato dal dirigente scolastico di turno è stato negli anni quello necessario alla redazione della relazione e degli atti burocratici con l’ausilio di un ingegnere consulente fiscalissimo. Fiscalissimo sulla carta, perché a fronte della segnalazione di rischi concreti – nella fattispecie la presenza di un’impresa che effettuava lavori durante le ore di lezione con attrezzature e cavi elettrici nel corridoio dove transitavano gli allievi – affermava che se su di un cantiere edile si volessero rispettare tutte le norme previste della legge, non si muoverebbe più un mattone. La cosa mi ha colpito, perché non faceva che confermare il sospetto che anche dopo la 626 la realtà della sicurezza sui posti di lavoro fosse né più e né meno quella di prima, tranne che per la mole di carta che lasciava dietro di sé. È sempre sbagliato fare di ogni erba un fascio, non fosse che il numero di vittime che il lavoro lascia dietro di sé parrebbe dire l’opposto. Quello che manca in questo come in altri settori non sono le norme, sempre migliorabili, quanto la serietà nell’applicarle.

 

CONSIGLIO REGIONALE STRAORDINARIO PER LA THYSSENKRUPP.

Di Patrizio Brusasco

Ieri pomeriggio si è svolto un Consiglio regionale straordinario a seguito dell'ennesima tragedia sul lavoro, che ha toccato questa volta la Thyssenkrupp di corso Regina Margherita a Torino, dove hanno perso la vita, in modo straziante, 4 operai, e altre 3 persone stanno lottando tra la vita e la morte.

Preso atto dell'emergenza conclamata della sicurezza sul lavoro, a fronte dei  troppi incidenti, alcuni mortali, che hanno colpito la nostra regione, il Consiglio regionale piemontese ha approvato al fulmicotone una legge speciale che ha istituito un fondo di solidarietà per aiutare i famigliari delle vittime degli incidenti sul lavoro.

Su tale doveroso provvedimento si è trovato l'accordo di tutte le forze politiche che lo hanno votato all'unanimità, garantendo uno stanziamento di un milione di euro a partire dal 2008, ma la somma potrà essere erogata in relazione a tutti gli incidenti sul lavoro avvenuti a partire dal 1 gennaio 2007.

La discussione della legge e il voto finale sono stati preceduti da un minuto di silenzio in segno di cordoglio per le vittime, mentre il provvedimento è stato illustrato, per la maggioranza e per l'opposizione, dai consiglieri Rocco Larizza (Pd) e Mariangela Cotto (Fi). "Il documento, un'anticipazione della legge sul lavoro attualmente in discussione, - ha dichiarato  Larizza - non è sufficiente ad affrontare un problema così complesso, ma è comunque importante per il suo contenuto e per la tempestività con cui è stato approvato. Quello che è accaduto ha dimostrato che anche nella moderna Torino si è riaperta una questione operaia che non ha ancora trovato una soluzione. Questa è una prima parziale risposta cui seguirà, è il nostro impegno, una legislazione regionale più organica ed efficace. Su questo tema - ha chiosato il consigliere del Pd - è però necessaria una svolta, che deve coinvolgere i sindacati, le forze politiche, le istituzioni e anche gli organi di informazione."

La relatrice di minoranza, la consigliera Cotto, ha così aggiunto: "Da sempre la Regione interviene con iniziative di solidarietà per cercare di non lasciare soli i famigliari delle persone decedute a seguito di incidenti. Lo spirito di questa legge però è quello di tutelare le famiglie coinvolte in queste tragedie in modo continuativo e non sporadico...Oltre al sostegno alle famiglie - ha concluso - è necessario trovare una strada comune che possa prevenire tali tragedie".

 

MUTUI CASA: il governo risponde.

E pare proprio tirare aria di intervento, da parte del Governo. E' di questi giorni l'annuncio di quattro emendamenti contenuti nella prossima Finanziaria.

In Finanziaria raffica di novità sul fronte dei mutui: arrivano aiuti alle famiglie in difficoltà con i pagamenti, viene scritto nero su bianco che la portabilità dei mutui deve essere completamente gratuita. Si allarga il campo d'azione delle norme del decreto Bersani anche ai mutui stipulati o accollati a seguito di frazionamento. Le novità principali arrivano da quattro emendamenti, recepiti con parere favorevole dal relatore, uno proposto da Federica Rossi Gasparrini (Popolari-Udeur), l'altro dal Governo, che intende facilitare «la circolazione giuridica dei mutui ipotecari e degli immobili su cui gravano le ipoteche». Uno riformulato dal Governo, a proposto dall'ex ministro dell'Economia del Governo Berlusconi Giulio Tremonti sulla ristrutturazione dei mutui. L'ultimo a firma dello stesso relatore Michele Ventura (Pd) per il recupero di immobili nei centri storici e per agevolare gli enti locali nel recupero del patrimonio culturale. Le misure hanno ottenuto nella serata il via libera della commissione Bilancio della Camera, che ha dato mandato al relatore Michele Ventura di riferire in aula sul provevdimento. Lunedì 10 il provvedimento sarà in aula, dove è ormai certa l'apposizione della fiducia da parte del Governo (Fonte: Il sole 24 ore).

I quattro provvedimenti: Ristrutturazioni dei mutui. Portabilità. Estinzione anticipata. Fondo di solidarietà per i mutui prima casa.

 

OPINIONI: La rinegoziazione dei mutui.

Egle, utente di questo sito, domanda quale sia l'opinione di Dotturbo sulla proposta di rinegoziazione dei mutui che ultimamente alcune banche hanno cominciato ad adottare come metodo. La risposta di Dotturbo non si è fatta attendere. Ve la proponiamo.

...Non è che rinegozino un granchè...quello che le principali (da Unicredit a Intesa Sanpaolo) stanno generalmente facendo (e facendosi belle con la stampa "...plauso dell'Abi", proprio su La Stampa dell'8 dicembre) è allungare gratuitamente la scadenza per ridurre la rata... ed incassarne ancora qualcuna in più prima del probabile pignoramento. E' evidente che si tratta solo di menarla un po' più per le lunghe (peraltro, facendo sofferire un po' più a lungo i mutuatari in difficoltà...nel far mettere loro la pelle su un bastone col cullare ancora qualche speranza di facela...) illudendo i debitori. Un mutuo trentennale (ma anche meno, specie se fatto sull' 80 o anche più per cento del valore dell'immobile), già di per sè ha le carte segnate (basta una malattia, una cassa integrazione, un divorzio, il pensionamento e finisce lì): figuriamoci se diventa quarantennale.
Ci vuole ben altro, a partire dalla rinegoziazione degli spread con ricalcolo "ex origine"... nello stesso interesse delle banche, che tra cinque o sei anni si ritroveranno a bilancio immobili pignorati da vendere tutti assieme...sui prezzi, allora, ne vedremo davvero delle belle!

A questo proposito vi segnaliamo un sondaggio de Il sole 24 ore che domanda se i meccanismi di mercato come appunto la rinegoziazione dei mutui siano misure a sufficiente garanzia dei cittadini o se i lettori credano necessario un intervento diretto del Governo. Segnaliamo che i dati finora rilevati propendono ampiamente per la seconda soluzione. I cittadini chiedono un'azione precisa e forte da parte dello Stato.

 

MUTUI CASA: una lettera.

Abbiamo sottoposto a Chiara Saraceno, Docente di Sociologia della Famiglia presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università di Torino, il testo della proposta di legge sui mutui casa (bottone a sinistra) per avere un suo giudizio e qualche consiglio. Ecco cosa ci ha risposto.

Caro Turigliatto la ringrazio. Personalmente sono favorevole a strumenti che:

a) informino chiaramente i cittadini dei rischi a medio e lungo termine connessi all'accensione di un mutuo. Troppo spesso, infatti, non viene spiegato chiaramente che - specie con il mutuo variabile - l'importo della rata può scendere, ma anche salire e ciò che si risparmia in un periodo può essere tutto mangiato e oltre in un altro (lo stesso era successo a suo tempo con i mutui in marchi);

b) aiutino i cittadini che vogliono rinegoziare il mutuo innanzitutto a far valere l'applicazione della legge. Sarei meno d'accordo su un sostegno diretto al pagamento del mutuo stesso - salvo che sotto forma di prestito agevolato - perché configurerebbe una disparità forte nei confronti di chi invece è in affitto.

cordialmente

Saraceno

In effetti la proposta di legge va proprio nella direzione di questi due punti. Prevede l'istituzione di uno sportello notarile gratuito di consulenza per i cittadini proprio per agevolare il passaggio delle informazioni e la consapevolezza dei cittadini. E poi, proprio sulla base di una riflessione comune a quella della Prof. Saraceno, nella proposta di legge non sono previsti sostegni a fondo perduto.

 

INFORMAZIONE: news sui mutui casa.

Dotturbo ci segnala una notizia sui MUTUI CASA proveniente dal sito dell'ANSA. Il tema che, a fronte degli attuali sviluppi non cessa di destare forte preoccupazione, ci coinvolge profondamente. Abbiamo cercato di favorire l'intervento delle istituzioni presentando la proposta di legge per la creazione di un "Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa e istituzione dello sportello gratuito di consulenza notarile”.

Ecco l'ANSA:

Un nuovo salasso attende gli italiani sotto l'albero di Natale: mentre i prezzi volano ai massimi del 2004, la rata del mutuo si fa sempre più salata sulla scia della corsa dell'Euribor. L'aumento sarà, già da questo mese, compreso fra i 32 e gli 84 euro mensili, il che significa che in un anno dovranno sborsare fino a 1.000 euro in più a seconda dell'ammontare e della durata del mutuo acceso. A fare i calcoli nelle tasche delle famiglie italiane è l'Adusbef, che avverte: la situazione nel 2008 potrebbe peggiorare ancora per coloro che hanno un mutuo a tasso variabile visto che, se si confermeranno le previsioni degli analisti, la Bce prima o poi alzerà il costo del denaro. In novembre il tasso di inflazione è salito al 2,4%, ai massimi degli ultimi tre anni. E questo rende le prossime festività natalizie più costose dello scorso anno. Il potere d'acquisto, spiega l'Adusbef, quindi si riduce e con lo stipendio si arriva a malapena a fine mese.

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CONSIGLIATI: i regali di Natale.

di Stefano Zanotto

Si avvicinano le feste natalizie e la corsa al regalo impazza. Da qui alla vigilia avremo inesorabilmente traffico sempre più intenso, gente indaffarata e frenetica, centri commerciali e negozi aperti sette giorni su sette (con grande gioia dei dipendenti che ci lavorano, costretti a rinunciare alla domenica libera…).

Sarà pur vero che così facciamo "girare" l’economia, ma c’è da chiedersi se ne valga davvero la pena viste tutte le controindicazioni, che non si limitano a quelle elencate sopra. E allora facciamo nostro l’invito degli amici di Rivalta sostenibile a non buttare la tredicesima in discarica. Già, perché il "dover fare" il regalo a tizio e caio porta all’acquisto di tanti prodotti inutili, giocattoli in primis, che finiscono poi tra i rifiuti. Meglio allora cercare di soddisfare con il presente natalizio un bisogno o un desiderio che avrebbe fatto comunque comprare prima o poi proprio quella cosa lì. Oppure, invece del regalo a tutti i costi, perché non scrivere una bella lettera in cui manifestare emozioni e sentimenti? Può essere un’idea originale in grado di sorprendere…

E se proprio un regalo lo dobbiamo fare, almeno scegliamolo bene: le iniziative di solidarietà legate all’acquisto di regali di Natale sono diverse e in grado di soddisfare le varie sensibilità. Numerosi sono ad esempio i mercatini natalizi i cui proventi vanno a finanziare progetti di carattere sociale. Un bel regalo può essere poi un prodotto del commercio equo e solidale, che garantisce al produttore un giusto guadagno e condizioni di lavoro dignitose (in questo blog abbiamo già segnalato la mostra mercato Presetik al parco Le Serre di Grugliasco, fino al 9 dicembre).

Un classico dono è il cesto di prelibatezze enogastronomiche: vi segnaliamo le confezioni natalizie di Libera, l’associazione contro le mafie presieduta da Don Ciotti, fatte coi prodotti delle terre confiscate alla criminalità organizzata. Pasta, olio, vino: questi i frutti del lavoro dei giovani delle cooperative sociali sui beni appartenuti ai mafiosi e ora restituiti alla collettività grazie alla Legge 109/96.

Solidali lo si può essere anche scegliendo il modo con cui pagare i regali di Natale. Fairtrade e Banca Etica hanno infatti lanciato una carta prepagata ricaricabile del costo di 5 euro. Un euro su ognuna di esse viene versato a favore di un progetto di sostegno commerciale alle attività agricole e artigianali in cui sono impegnate 600 donne palestinesi di Gaza e Cisgiordania. La carta si può acquistare presso le filiali di Banca Etica e può essere caricata con un versamento in qualsiasi banca italiana.

 

informazione: LATTE ALLA SPINA, DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE.

di Stefano Zanotto

Si stanno diffondendo sempre più anche da noi le milk slot machines: nulla a che vedere con il gioco d’azzardo, sono semplicemente dei distributori automatici di latte crudo che funzionano a moneta. Si trovano in alcune aziende agricole che offrono latte fresco di giornata, non pastorizzato e non sottoposto ad alcun trattamento termico.

Chi vuole provare così un gusto insolito e sconosciuto, che solo i meno giovani avranno forse assaporato tempo addietro, non ha altro da fare che recarsi in una delle aziende agricole dotate di distributore. Un elenco è disponibile sul sito della Coldiretti e sul sito www.milkmaps.com. Noi abbiamo provato quello dell’azienda La Magnolia di Venaria, con risultati soddisfacenti.

 

Lettera aperta.

Pubblichiamo oggi la lettera aperta che Mariano ha scritto in merito agli esiti della formazione del Partito Democratico. Ne sono destinatari i membri del Consiglio Regionale del Piemonte aderenti al nuovo schieramento politico.

Alle Consigliere e Consiglieri regionali dei gruppo DS e DL

Alla Presidente Bresso

Fin dalle prime battute del processo di formazione del Partito Democratico abbiamo con convinzione deciso di partecipare perché ritenevamo che quella del PD fosse una esigenza ineludibile del nostro paese e che la scommessa fosse di quelle che davvero potevano cambiare il futuro della nazione. Eravamo convinti - e continuiamo ad esserlo - che quella del PD fosse la strada giusta, quella che avevamo desiderato, quella che avrebbe permesso ai tanti delusi dal mondo della politica di riprendere contatti per ritrovare ragioni e idee per un nuovo impegno.

Con diversi approcci - legati alle nostre storie, ma anche ai territori e ai gruppi di riferimento - ci siamo messi al lavoro, sovente in un quadro di ostilità -del ceto politico, ma anche dei nostri stessi amici e compagni di viaggio che non hanno condiviso questa scelta - qualche volta di simpatia. Non sono mancate le attestazioni di stima e gli incoraggiamenti ad andare avanti, nonostante le difficoltà e i continui "esami del sangue" a cui siamo stati sottoposti, specialmente negli ultimi tempi.

Con questo spirito - disponibilità, voglia di partecipare, desiderio di concorrere al rinnovamento del paese - qui in Regione abbiamo manifestato una volontà forte di partecipare al processo di costituzione del gruppo unico del PD, senza rivendicare alcunché né sotto forma di poltrone né di incarichi politici. Ci bastava il riconoscimento politico di un apporto che andava al di là delle nostre persone, coinvolgendo un mondo di esperienze e realtà di cui il PD ha bisogno. In particolare ci interessava concorrere alla costruzione di un metodo di lavoro inclusivo, partecipato e responsabile; capace per questo di superare la logica degli accordi fra pochi, degli equilibri decisi a tavolino, delle scelte per correnti, delle decisioni da "prendere dopo" circa le regole e le modalità di funzionamento. Così non è stato e non è, forse perché non sono maturi i tempi, forse perché altre sono le priorità politiche.

E’ perciò evidente che il nostro concorso alla costituzione del gruppo unico del PD qui in Regione deve attendere tempi migliori, fermo restando il nostro impegno a che il nuovo partito che nascerà sia davvero il collettore di speranza che tutti vogliamo.

Torino, 28 novembre 2007

Mariano Turigliatto