Egle, utente di questo sito, domanda quale sia l'opinione di Dotturbo sulla proposta di rinegoziazione dei mutui che ultimamente alcune banche hanno cominciato ad adottare come metodo. La risposta di Dotturbo non si è fatta attendere. Ve la proponiamo.
...Non è che rinegozino un granchè...quello che le principali (da Unicredit a Intesa Sanpaolo) stanno generalmente facendo (e facendosi belle con la stampa "...plauso dell'Abi", proprio su La Stampa dell'8 dicembre) è allungare gratuitamente la scadenza per ridurre la rata... ed incassarne ancora qualcuna in più prima del probabile pignoramento. E' evidente che si tratta solo di menarla un po' più per le lunghe (peraltro, facendo sofferire un po' più a lungo i mutuatari in difficoltà ...nel far mettere loro la pelle su un bastone col cullare ancora qualche speranza di facela...) illudendo i debitori. Un mutuo trentennale (ma anche meno, specie se fatto sull' 80 o anche più per cento del valore dell'immobile), già di per sè ha le carte segnate (basta una malattia, una cassa integrazione, un divorzio, il pensionamento e finisce lì): figuriamoci se diventa quarantennale.
Ci vuole ben altro, a partire dalla rinegoziazione degli spread con ricalcolo "ex origine"... nello stesso interesse delle banche, che tra cinque o sei anni si ritroveranno a bilancio immobili pignorati da vendere tutti assieme...sui prezzi, allora, ne vedremo davvero delle belle!
A questo proposito vi segnaliamo un sondaggio de Il sole 24 ore che domanda se i meccanismi di mercato come appunto la rinegoziazione dei mutui siano misure a sufficiente garanzia dei cittadini o se i lettori credano necessario un intervento diretto del Governo. Segnaliamo che i dati finora rilevati propendono ampiamente per la seconda soluzione. I cittadini chiedono un'azione precisa e forte da parte dello Stato.