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GRASSO

Le performances televisive del neopresidente del Senato ci consegnano l’immagine di un comunissimo furbetto opportunista italico
La volgarità del gesto
Il soggetto non mi è mai piaciuto: mi sembrava il furbetto levantino, attento a tenersi lontano dai guai, ma non troppo, sempre presente nei luoghi che contano e amico di tutti, di troppi. Un sorrisino freddo in volto, l’eloquio alla mano, ma con il dosaggio burocratico che serve e così via.
Non mi piaceva anche per come aveva interpretato la successione a Giancarlo Caselli alla carica di Procuratore capo a Palermo, dividendo la procura e favorendo la costituzione di fazioni fra i sostituti e non solo. Però alcuni colpi ben assestati alla malavita organizzata mi avevano fatto ricredere:

PONZIO PILATO TEAM

Scaricare le colpe sugli altri, essere forti coi deboli e debole coi forti, fare finta di nulla utilizzando il clan per coprire le porcate: che sia questa la politica che piace ai miei concittadini?
Lavarsene le mani
grigliata Il post sul grosso debitore, amico e anfitrione del sindaco della mia città (di questo e del suo predecessore) ha suscitato reazioni poderose e una discreta quantità di lettori in più, di contatti e di commenti, in gran parte privati: con questo clima paramafioso la gente ha paura di ritorsioni, sa bene come fanno questi qua.
I più deplorano, qualcuno si meraviglia perché i miei concittadini non hanno ancora dato l’assalto al municipio con forconi e torce, altri mostrano rassegnazione… insomma le reazioni tipiche di fronte alle rivelazioni sconcertanti. Quelli del clan e del tondo magico (non è un cerchio, ma uno sgorbio che vorrebbe somigliargli) tacciono, aspettano che passi, sperano che un giorno qualcuno ci riduca al silenzio… i più coscienziosi sostanzialmente borbottano, minacciano sfracelli e poi, come sempre, obbediscono. E’ Grugliasco, bellezza!
Un lettore mi ha posto una questione interessante: che cosa ci può fare il Comune se il debito del soggetto è oramai nelle mani di Equitalia? Che cosa avrebbe dovuto fare in passato e come potrebbe recuperare almeno una parte delle somme dovute?

UN GROSSO DEBITORE

Ogni tanto il neo sindaco, il suo predecessore, qualche assessore e gli imprenditori sponsor di questa Amministrazione si ritrovano a farsi una magnata a casa di un illustre concittadino, con notevoli interessi in ballo.  Solo che è…
Un banchetto costoso
banquet € 552.812,64: a tanto ammonta il debito accertato verso l’erario (il grosso è del Comune ) di J.J.  , un mio concittadino eccellente e imprenditore valente. L’ha maturato negli ultimi cinque anni (non so se avesse del debito precedente, ma è forse prescritto), non pagando l’ICI, la TARSU e chissà quali tasse e tariffe sulle sue proprietà e attività, quasi tutte in Grugliasco.
Finora gli uffici del Comune hanno scoperto ben 4 immobiliari, intestate prima a lui e poi alla di lui consorte, a cui fanno capo immobili (capannoni già abusivi e poi condonati), case e terreni. Com’è stato possibile che si accumulassero simili morosità? Semplice, basta non pagare.
Ad esempio l’Immobiliare 1, la più ricca delle quattro finora scoperte, nel solo 2011 ha maturato un debito  di € 91.943. Di quel debito sono stati pagati al Comune € 1.280, vale a dire meno del 2%! Nello stesso anno un’altra delle immobiliari ha maturato un debito di € 41.222,59, al Comune sono arrivati € 571,97! Non ho sbagliato a scrivere, è proprio così!

IL NASO DI PINOCCHIO

Una nuova puntata arricchisce la storia della consigliera comunale “furbetta” e della lotta contro i Vigili che fanno il loro dovere. La scrive il suo compagno inguaiando pesantemente il sindaco…
I cittadini di serie A

Dopo il mio post e l’articolo de “Lo Spiffero”, interviene sullo stesso giornale on line il compagno della consigliera (leggi), confermando i nostri peggiori sospetti: il sindaco ha mentito e continua a mentire, la colpa della dichiarazione fasulla naturalmente è del commercialista della coppia, a Grugliasco esistono cittadini di serie A e tutti gli altri vengono dopo.
Come al solito, cercano di fare confusione e di approfittarne per confondere le idee, per questo vale la pena di fare un po’ d’ordine, non fosse altro che perché questo potrebbe essere l’ultimo post intorno a questo episodio. Da adesso in poi ci rivolgeremo a chi si occupa di reati, non a chi dovrebbe garantire le convivenza civile e la legalità, visti i risultati che produce.

TE LA DO IO LA CASA POPOLARE

Un solo episodio (quello raccontato nel post precedente) non fa teorema, sostengono elementi del “branco” locale per giustificare l’operato del sindaco e le omissioni. Allora, eccone un altro, perfino più emblematico...
Le primarie del sindaco
Le case le assegnano sempre a quelli che non ne hanno bisogno”, sostengono sovente coloro che, non avendo i requisiti o avendone troppo pochi, non riescono a coronare il sogno di una vita: ottenere una casa popolare. Hanno torto, la Pubblica Amministrazione sorveglia controlla e verifica. Solo che quando scopre qualcosa che non doveva, i controllori vengono immediatamente liquidati. Ecco la storia.
Un bel giorno dell’anno scorso, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune (già candidato sindaco, ma ancora in pectore), incontra un noto beneficiato da contributi comunali (in quanto bisognoso) a bordo di un fiammante SUV...

LA “FURBETTA” E IL FURBACCHIONE

Vigili troppo solerti scoprono “dimenticanze” nella dichiarazione ISEE 2010 di una cittadina illustre, il sindaco (PD) si inventa una riorganizzazione del servizio e li manda  a fare multe per le cacche dei cani.
Disuguali davanti al Comune
Una mia concittadina “illustre” – naturalmente del partito giusto, il PD, e con questo candidata alle ultime elezioni amministrative per risultare la prima esclusa – presenta dichiarazione ISEE per ottenere sconti e riduzioni nei servizi resi dal comune ai cittadini. Come molti altri cittadini, è oggetto di un accertamento da parte dei Vigili Urbani che scoprono (a quanto pare) difformità fra la dichiarazione e l’effettivo stato di consistenza patrimoniale ed economico del suo nucleo famigliare. Insomma, si sospetta che abbia “trassato”.
Speriamo per lei che tutto di risolva in una bolla di sapone, sennò sarebbe una truffa bella e buona e come tale perseguita dalla Legge.

LA VISITA FISCALE

Il Tribunale di Milano ha negato a Berlusconi il legittimo impedimento a seguito della visita fiscale ordinata e svolta presso la clinica dove alloggiava...
Il tonfo del lazzarone
Il miliardario d’Italia, il più volte presidente del consiglio, il soccorritore della nipote di Mubarak, il compratore di senatori, il fondatore di FI e del PdL, il padrone di Mediaset e tante altre cose ancora: beffato da una semplice visita fiscale, proprio come il lavoratore sfaticato e perciò stanato dal medico legale dell’INPS!
Sarà quindi costretto a presentarsi regolarmente in aula e a partecipare alla conclusione del processo a suo carico per l’affaire Ruby che perfino il suo avvocato – l’ineffabile Ghedini, ora chiamato Ghignini - pensa si concluderà con una condanna. Dunque non resta che aspettare qualche giorno per sapere se il più ricco degli Italiani finirà condannato per reati connessi alla prostituzione minorile, caduto dal trono per colpa di una semplice visita fiscale. Niente di cui preoccuparsi: l’ineffabile Cicchitto ha già cominciato a dichiarare: “Verdetto di medici nazisti e pm stalinisti!”.

SAVE YOUR SOULS di F. Maletti

Salvare le anime, ritrovare il rispetto, lavorare per un’Europa con meno sovranità e più solidarietà…
Le due priorità
Il linguaggio di Internet è culturalmente povero e pieno di scorciatoie, di giudizi trancianti e superficiali, di verità non verificabili. Ce ne stiamo davvero accorgendo soltanto in questi giorni, oppure abbiamo sottovalutato il problema?
In realtà, il successo del sistema comunicativo informatico, che è in grado di creare dal nulla semidei onnipotenti ed onniscienti in grado di monopolizzare il pensiero di grandi moltitudini di internauti condizionandone il voto, deriva dal fatto che la buona politica sta scomparendo ormai da anni, travolta dai personalismi.

ANIME BELLE

Nella mia città, otto mesi dopo le ultime elezioni, è già cominciata la processione dei pentiti, dei risentiti e dei traditi, tutti smaniosi si smarcarsi e giustificarsi…
La responsabilità solidale
Pentimento Quando un gruppo di persone condivide un impegno, un’attività o anche solo una bella avventura, costruisce una situazione che  finisce per esasperare i sentimenti che maturano fra i soggetti coinvolti, cementati da sfide impossibili, momenti di sconforto, crisi e riprese. Affetti si costruiscono e si consolidano, odi e rancori maturano fino a diventare insopportabili, nascono alleanze, simpatie e antipatie, rivalità e solidarietà.
Questo succede anche in una giunta comunale, si tratta di poche persone il cui operato deve per forze essere coordinato e concorrente per evitare guai e poter realizzare i migliori risultati possibili.