Innovazione, sperimentazione, nuovi modi di insegnare e di imparare, revisione dei contenuti e dei metodi, attenzione alle nuove forme di comunicazione, alle tecnologie, all'intreccio fra lo studiare e il fare... e tante altre cose ancora. Questi temi sono al centro del dibattito nella maggior parte dei paesi del mondo, tesi a cercare di riformare la scuola per renderla più efficiente e produttiva, più vicina ai bisogni e alle caratteristiche delle giovani generazioni.
In Italia si discute di grembiulini, di voti di condotta, di riduzione di orario, di aumento degli allievi per classe, di risparmio. Lo fanno la politica politicante e i giornali, ma il mondo della scuola non sempre sta meglio, preso fra desiderio di conservazione e timore di perdere il prestigio residuo sotto i colpi della modernizzazione di facciata.
In questo quadro il ruolo delle istituzioni potrebbe essere davvero imponente, nel costruire un patto per ridisegnare la scuola, rilanciandone il prestigio e la funzione sociale.
La Regione è in grado di lavorare a questo? Osservando la reazione dell'assessore a fronte del progetto "Un PC per ogni studente" - una delle poche speriemntazioni di valore , tutta proiettata nella didattica del futuro - sorgono dubbi.
Forse però bisogna solo spiegarla meglio, approfondendone le caratteristiche e pubblicizzandola adeguatamente.
Basterà questo o ci vuole dell'altro?
Mariano Turigliatto
Dopo oltre 10 giorni di oscuramento dovuto a un attacco di cracker particolarmente virulento, il sito è stato riaperto. Ci hanno lavorato con pazienza e intensità Alberto e Fabio, il risultato valutatelo voi. Per una spiacevole coincidenza – non so quanto lo sia davvero e non una precisa scelta di chi ha attaccato e distrutto il sito – l’intervallo di malfunzionamento è coinciso con il periodo post elettorale.
Sarebbe stato bello poter raccogliere e far girare analisi, opinioni, sentimenti e considerazioni. Altri lo hanno fatto e non credo che si sia sentita la mancanza del mio sito.
Non è che le cose nel frattempo siano cambiate molto, tra la saga del sultano e le sue zoccole e la desolazione di un paese che fa karakiri, ma proprio per questo c’è bisogno di essere in comunicazione. Abbiamo bisogno di scambiarci, se non idee e progetti, almeno quel poco di simpatia che serve a rendere meno cupi questi nostri tempi.
Mariano Turigliatto
di Mariano Turigliatto
Nella disfatta generale qualche buona notizia: a Collegno, il candidato a sindaco di Civica Giovanni Lava si è piazzato al terzo posto dopo quella del centrosinistra e quello del centrodestra. E’ stato eletto consigliere comunale, con il 4% dei voti circa. A Felizzano vince la nostra amica Stefania Piantato e diventa sindaco. La lista Fossano Solidale ottiene il 3,12% e parteciperà al ballottaggio insieme con le altre liste della coalizione del centrosinistra, la lista Rocca Popolare a Roccasparvera ottiene 3 consiglieri comunali, la lista “Insieme per Gaiola” ne ottiene 4. La lista Savigliano Democratica partecipa alla vittoria del candidato del centrosinistra Sergio Soave ed elegge un consigliere comunale.
Non ce la fanno invece Anna Torchio a S. Raffaele Cimena e neppure Silvana Dutto a Boves: ricevono consensi, ma non in misura sufficiente a entrare in consiglio comunale.
Adesso occorre far sbollire la delusione e comprendere le ragioni del disastro. Nessuna risposta consolatoria (“i giornali non ci hanno calcolato”, “abbiamo un messaggio meraviglioso, ma è troppo sofisticato per il popolino”, “siamo talmente bravi che in pochi ci capiscono”, “tutta colpa della sfiga”, ecc… ), ma una spietata analisi e soprattutto l’individuazione dei percorsi e delle nuove rotte per affermare quell’idea di politica che desideriamo per il nostro paese.
Col senno di poi un errore balza agli occhi: aver pensato che le elezioni provinciali – schiacciate dalle europee e la voglia di abolire queste benedette province - suscitassero l’attenzione degli elettori.
Mi sembra che il coordinamento di Civica stia organizzando un’assemblea per discutere di questo e di altro. Aspettiamo fiduciosi e certi che dopo il buio viene il sole.
Non si smentisce neanche questa volta la regione Piemonte: di solito è da qui che si generano i fenomeni e i movimenti culturali che poi diventano nazionali. Chissà che anche questa volta la tradizione non venga rispettata.
E’ nata CIVICA, un movimento composto da liste civiche, associazioni di volontariato, gruppi di cittadini, persone interessate a contribuire al cambiamento. Il comitato promotore ha lavorato per tre anni con i rappresentanti delle liste civiche più importanti delle province di Torino, Cuneo e Alessandria, raccordandone le iniziative e attivando un circuito di scambio di idee ed esperienze. Persone abituate a lavorare duramente nel loro Comune – sovente in totale isolamento e quasi incuranti di quanto avveniva altrove - hanno scoperto che potevano socializzare esperienze e scoprire un mondo fatto di tanti altri, sovente alle prese con gli stessi problemi e con la stesa nausea verso una politica che non sa neppure più affrontarli.
Hanno scoperto la voglia di legalità, il bisogno di rispettare regole e persone, la distanza tra gli ideologismi che segnano differenze e la voglia di chiarezza, quella chiarezza che unisce ogni comunità. Hanno imparato insieme che la politica dei favori e delle clientele ammazza qualunque velleità di futuro, che si può ottenere il consenso dei cittadini anche proponendo scelte rigorose e lungimiranti, attente a non consumare tutto, per lasciare qualcosa a quelli che verranno, e a costruire cultura e consapevolezza.
Per comunicare efficacemente hanno costruito un portale: www.civicapiemonte.it, che viene aggiornato ogni giorno con le iniziative che si sviluppano in giro per il Piemonte. Sul sito ci sono anche tutti i documenti prodotti dall’attività di riflessione e discussione, oltre che programmi delle liste civiche aderenti.
E’ interessante segnalare il tema centrale del Manifesto di CIVICA: “Ognuno deve assolvere ai propri doveri, perché questi rappresentano nient’altro che un diritto per gli altri. In questo siamo all’antica e non ce ne vergogniamo: siamo fautori dell’etica della responsabilità per tutti, a cominciare da noi stessi”.
Insieme hanno scelto di presentare liste elettorali alle elezioni provinciali di Alessandria e Torino, Cuneo ha preferito lavorare alle liste civiche locali: Savigliano, Boves, Fossano, Roccasparvera, Gaiola.
A Torino CIVICA ha scelto di presentarsi da sola, candidando Alessandro Brescia (Lista civica di Venaria) a presidente. CIVICA di Alessandria ha invece scelto la strada dell’accordo con il centrosinistra e appoggia il candidato presidente dell’intera coalizione.
“CIVICA è attenta alle generazioni che verranno, a chi ha meno, a chi merita, a chi lavora, a chi sperimenta e innova, a chi rispetta le leggi, le regole, le altre persone, gli impegni presi, l’ambiente e gli interessi collettivi”, questa la sintesi che CIVICA dà delle sue idee programmatiche.
La campagna elettorale è in pieno corso, i candidati di CIVICA ce la stanno mettendo tutta e la presenza si vede… eccome. Suscita interesse, adesioni inattese, ostilità palesi nei mondo dei partiti.
La campagna elettorale si alimenta col passaparola e con le referenza dei candidati: buone idee portate in spalla da belle persone.
(4 maggio 2009)
Mariano Turigliatto
L'invito è rivolto a tutti. A chi voterà CIVICA, a chi non voterà CIVICA (peccato...), a chi ha comunque voglia di divertirsi e trascorrere una serata in allegra compagnia.
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Noi con CIVICA abbiamo provato a portare tutto questo, con la difficoltà di farsi largo in una babele di suoni e messaggi e con l’ingenuità di chi scopre giorno dopo giorno la complessità del mondo e dell’essere umano. Adesso vediamo se il nostro messaggio è passato. Abbiamo ancora qualche ora per fare un ultimo sforzo (contattiamo tutti, ma proprio tutti quelli che ancora non abbiamo sentito), distribuiamo gli ultimi volantini e santini che ci sono rimasti.
Questo per le belle persone che sono parte attiva in questa avventura. A chi ci legge e ci sostiene un grazie di cuore per tutto quello che ha fatto e ancora farà per costruire con noi quell’altra politica, faticando e spingendo per spostare un po’ più avanti questo strano e difficile paese.
Ci vediamo (e sentiamo) lunedì per continuare.
Mariano Turigliatto
E’ questo l’intento che anima la “passeggiata culturale” organizzata per domani sera, giovedì 4 giugno, da CIVICA: il ritrovo è fissato per le ore 19 a Porta Palazzo (mercato del pesce), mentre la conclusione è prevista due ore più tardi in piazza Madama Cristina.
“CIVICA ha indetto sul tema della sicurezza e dei migranti una manifestazione aperta a tutti, indipendentemente dalle appartenenze politiche di ciascuno, per dire no all'equazione straniero = delinquente”. Lo afferma Alessandro Brescia, candidato di CIVICA alla presidenza della Provincia di Torino che aggiunge: “CIVICA ritiene che la questione dell'immigrazione e, in particolare, dei diritti dei migranti e della possibilità di realizzare una società che vede convivere pacificamente persone di diversa religione o etnia non sia un'utopia, ma una necessità per uno Stato che ambisce definirsi democratico”.
Il sottotitolo de Il caso Taranto" è "La complessa convivenza della città con il centro siderurgico. Il racconto di una storia emblematica di inquinamento". Interverranno: Mauro Velluto, Ecoistituto del Piemonte; Giorgio Assennato, Direttore generale di Arpa Puglia; Benedetta Sangirardi, redazione di Affari Italiani; Roberto Petrarchi, vice presidente dell'associazione TarantoViva; Mariangela Vigotti, Università di Pisa; Biagio De Marzo, ex dirigente Ilva, portavoce di PeaceLink.
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