Mentre i mercati azionari scendono e la crisi colpisce le
aziende, potrebbe sorgere la questione se il coronavirus possa indirettamente,
come le grandi pandemie del passato, ridurre le disparità. La risposta è: sarà la
politica ad avere l'ultima parola.
Dall'11 marzo l'epidemia di Covid-19 è diventata
ufficialmente una pandemia. Quest'ultima si sta diffondendo in un mondo in cui,
con rare eccezioni, le disuguaglianze sono aumentate enormemente negli ultimi
tempi. Insieme al problema del clima, questa è la sfida principale per il
prossimo decennio. Tuttavia, le principali epidemie sono state storicamente
potenti forze per la ridistribuzione della ricchezza e la riduzione delle
disuguaglianze. Da qui la domanda: il coronavirus può portare a un massiccio
riequilibrio e alla fine di ciò che Thomas Piketty chiama l'era del “neo-proprietarismo
meritocratico”?