NOVITA'
latest

468x60

header-ad

UMBRIA: CIECHI O NON VEDENTI?

Un disastro annunciato e tanti luoghi comuni a  mascherare l'evidenza solare...

A. A fronte del disastro combinato da PD e satelliti negli anni scorsi, stupisce che qualcuno sperasse in una vittoria. E' vero che dagli Italiani puoi davvero aspettarti di tutto, compresa la conferma di avere la memoria davvero molto corta, ma sperare che gli Umbri si dimenticassero della mafietta postcomunista della Marini e dei suoi è davvero un po' troppo: dalle sezioni del PD passavano perfino le raccomandazioni per posti riservati agli invalidi, suvvia! Pur di liberarsi di un sistema pervasivamente asfissiante non stupisce che gli Umbri si siano buttati nella braccia dell'unica proposta politica che prometteva (e poteva avere i numeri per) di farli fuori. Classica sindrome di chi preferisce l'ignoto, che sa essere buio e schifoso, a una realtà che giudica insopportabile.
B. Per questo il M5S avrebbe dovuto evitare qualunque forma di contaminazione e di commistione.
Non per riserve ideologiche, o in nome di strategie che a noi comuni mortali non è dato di capire, ma solo perché con quella gente non ci si doveva proprio mettere. Specialmente perché l'alleanza non è stata il prodotto di un profondo cambiamento (ideale, culturale, ecc), generato dal disastro che avevano combinato, ma un tentativo di restyling abborracciato. Oltretutto rappresentato da un candidato, pur carino e giovanile, che però tutto dava l'impressione tranne che di essere quello che avrebbe segnato una profonda cesura negli usi e  nei costumi di quella sinistra. E infatti chi elettori del M5S si sono ben guardati dall'andare a votarlo...
C. Uno sguardo alla tabella qui accanto rivela che i sedicenti opinionisti sparano un sacco di corbellerie. I giornali e le Tv hanno parlato di partecipazione eccezionale al voto: rispetto a 5 anni fa è vero, forse l'astensione era ancora vincolata all'assenza di un prodotto politico/scopa e una quota di elettori ha preferito starsene a casa. Rispetto alle elezioni più recenti (politiche 2018 ed Europee 2019), invece la partecipazione è calata e non di poco. Chi è rimasto a casa? Non certo i centrodestri, nemmeno i  pensionati post comunisti.
D. Qualche osservazione sui voti alle liste:  la Lega (trionfatrice) in un anno perde circa 17mila elettori (presumibilmente verso FdI che ne acquista all'incirca altrettanti), il PD - responsabile del malaffare e del malcostume - perde relativamente poco, a dimostrazione forse delle buone ragioni di Grillo che vorrebbe togliere il voto ai vecchi (ma cosa devono ancora fare 'sti PD per essere finalmente abbandonati a loro stessi?), irrilevanti i minori. Il M5S prende un quinto dei voti delle politiche di neanche due anni fa, la metà dei già pochi che ha preso alle europee di sei mesi fa. Dove sono finiti i suoi elettori? Sono stati a casa, d'altra parte cosa c'entrano con il sistema di potere del PD che hanno combattuto e che hanno sperato a lungo di sconfiggere?
E. Senza un vera rifondazione, il PD è inutilizzabile per qualunque ipotesi politica, tranne quella di mettere temporaneamente un argine a Salvini (opzione che legittima quasi tutto, persino per uno schizzinoso come me). Usi, costumi, modalità di selezione del personale politico, contributi ideali, progetti di trasformazione della società, democrazia interna, contaminazione con la società, capacità di interlocuzione con chi è oramai sideralmente lontano da quel mondo... tutto dovrebbe essere rimesso in gioco e trasformato in occasione di cambiamento e ricostruzione di un'identità capace di guardare al futuro in compagnia delle parti più interessanti della società. Figurati se ci provano, meglio rotolarsi nella mediocre pochezza che alzare la testa col rischio che te la taglino i tuoi amichetti di cordata.
F. Un altro paio di giri e il M5S non c'è più. Pazienza, si era capito che non erano il futuro, ma almeno la parte della scopa la facevano abbastanza bene... adesso neanche più questo. Urge anche qui un cambiamento vero, ma non se ne vede traccia.
Mariano
« PREV
NEXT »