Vito Giuseppe Giustino, di Altamura, imprenditore edile, se la rideva mentre commentava con un suo collaboratore gli effetti devastanti del terremoto ad Amatrice e dintorni, leccandosi i baffi al pensiero del business che si apriva per lui. Situazione abbastanza simile a quella che tanta indignazione aveva scatenato in occasione del terremoto dell'Aquila di 8 anni fa.
Proprio di recente, fra l'altro, il terremoto della città abruzzese è stato festeggiato con 10 arresti per corruzione, turbativa d'asta e il solito rosario di reati collegati all'uso truffaldino del denaro pubblico: funzionari pubblici, professionisti, imprenditori arrestati per le solite manovre oltre ad arricchire pochi sulle disgrazie di molti. Naturalmente tutti i comuni hanno a cuore legalità e antimafia, a parole.
Già aleggiano il primi scandali anche sul "nuovo terremoto", per adesso fatti di gente che ha cercato di farsi rimborsare la casa delle vacanze come se fosse l'abitazione principale.