Sorpresa: gli Inglesi escono dall'Unione Europea. Delle cause si sa, delle conseguenze assai meno... e dei politologi ed economisti, come si vede, non c'è da fidarsi!
La politica tedesca - di fatto sono loro i veri padroni dell'UE - esce sconfitta su tutta la linea: d'ora in poi con un semplice referendum si può uscire, dando un calcio all'austerità e a tutte quelle strane regole che sanno tanto di favore verso i teutonici. Infatti adesso sarà tutta una gara a costruire movimenti politici che chiedono l'uscita dall'UE, facile prevedere che saranno ancora più forti nei paesi che hanno l'euro come moneta. E' la vendetta della Grecia, prima allettata a fare debiti, a spendere e spandere, e poi vessata con l'imposizione di clausole e misure eccessive perfino per gli amanti dell'austerità, fino a sospettare che si trattasse di una punizione.
Gli altri grandi paesi europei non vincono e non perdono perché non ci sono. La Francia ha inaugurato la stagione dei referendum al buio (ricordate quello, perso, sulla Costituzione europea?). Ha spianato la strada all'Europa come optional e ora osserva la sua irrilevanza internazionale dall'alto delle autoblindo con cui la Police cerca di tenere a bada manifestazioni massicce e feroci contro il governo delle sinistre. L'Italia non ha mai contato nulla, almeno negli ultimi dieci anni, e continua sulla stessa strada con la Mogherini, scomparsa dai radar, e il ganassa occupato a messaggiare sul cellulare d'ordinanza, annunciando cose a cui non credono neppure più i giornalisti lecca lecca che ha messo ai vertici delle tivù. Poi ci sono quelli entrati di recente, ammaliati dai fondi che fluiscono anche oggi copiosamente per alimentare le loro politiche di sviluppo.
-
giovedì, giugno 09, 2016
Tempo di ballottaggi: vuoi vedere che stavolta cambia qualcosa?
Non serve di certo richiamare qui le colte e dote analisi
che, nei giorni successivi al primo turno, ci hanno spiegato, fra l’altro, che
il PD a volte si rende ridicolo perfino quando si confronta con la crudezza dei
numeri. In sintesi: bene M5S quando ha candidati convincenti, male il PD perché
non ne ha quasi più e i pochi sono soffocati dal ganassa fiorentino, consensi risicati alla sinistra, centrodestra
ancora capace di exploit importanti se dall’altra parte ci sono dei Sala o
personaggi incolori del genere. Astensione abbastanza ampia, ma non scandalosa.
Appetitosa, perché sarebbe tempo che ci si occupasse di capire quale prodotto
politico potrebbe riportare al voto gente che ha rinunciato e in quale misura potrebbe cambiare la politica italiana.
Torino rappresenta abbastanza bene lo snodo: vecchio, usato
e stantio, ma ancora abbastanza in forma? Oppure, nuovo, anzi nuova, tenace e
mite, esperta e ingenua, fresca ma non fessa?
Il primo, il vecchio, ha già dimostrato cosa sa fare: come
personaggio politico di primo piano, come ministro della Repubblica, come
aspirante banchiere, come sindaco. Ha soprattutto dimostrato la sua capacità di
essere garante di quel Sistema Torino che ha dato alla città fasti e risorse
nel momento in cui la crisi dell’industria la metteva in ginocchio. Quel sistema lo troviamo dappertutto, non solo fra le damazze e i principini della collina torinese che, quando scendono in
città, curano anche oggi i loro interessi in modo mirabile.
Iscriviti a:
Post
(
Atom
)
2019
-
C'è chi afferma che fra Cavour e Cirio non c'è poi tutta quella differenza, sempre Piemontesi sono... ... solo che il primo ha f...
-
Quando la retorica finisce per sfiancare anche l'ottimista più determinato, quello è il momento di fare ricorso alla ragione La sta...
-
Proviamo a raccontare una storia incredibile in modo comprensibile a tutti, anche a quelli che continueranno a sostenere di non aver capito....
-
Niente da fare: sono ancora troppi gli Italiani che leccano il culo dei potenti a prescindere da quello che dicono e fanno. Solo perché non ...
-
A seguito del post di Franco Maletti pubblicato su questo blog ( leggi ), un lettore gli ha scritto proponendogli il suo caso. Anche stavolt...

Categories
centrosinistra
Chiamparino
chiesa
CIDIU
Civica Collegno
Collegno
consiglio regionale
corruzione
Cronache da Topolinia
D'Alema
democrazia
Ecologia
ecologisti
educazione
elezioni 2018
elezioni amministrative
etica
Europa
Fassino
Fornero
giovani
Grillo
grugliasco
inceneritore
la Buona Scuola
La Stampa
Le Gru
Le Serre
legalità
Mafia Capitale
Maletti
mariano
mariano turigliatto
Merkel
Monti
Napoli
Napolitano
PdL
pensioni
Personale
primarie
Punto di Vista
Regione Piemonte
Renzi
Salvini
sindacati
sindacato
sindaco
Società
tav
Torino
Travaglio
Università
Veltroni
Vendola
Verdi
Villa Claretta
