Il gioco rivela davvero e più di ogni altra attività i cambiamenti epocali che stanno trasformando il nostro mondo: quello "alto" e quello con cui facciamo i conti ogni giorno, qui a casa nostra
"Dai nonni, giochiamo al dottore?" ci fa la nostra nipotina quasi cinquenne sul finire della giornata. Vado a prendere lo stetoscopio e gli altri strumenti di plastica nella sua stanza e dico a mia moglie di fare lei la paziente, così io potrò essere l'infermiere. Ma non serve...
La nostra nipotina non degna di uno sguardo gli strumenti del mestiere, vuole una scrivania e dei pezzi di carta: ci ordina di farli a pezzi regolari e di passarle le penne perché vuole scriverci su qualcosa. Intanto sistema per bene il suo tavolinetto (ora scrivania professionale) mettendo in ordine cancelleria e foglietti. Il tavolo lo sistema in modo che il paziente stia il più possibile lontano da lei.
Il gioco può cominciare e consiste in questo: la nonna, che fa la paziente, entra dalla dottoressa, si siede sulle sedia davanti alla scrivania e il medico in erba la interroga. Nessun contatto fisico, neanche per sbaglio, nessun intervento con l'ausilio degli strumenti che le abbiamo regalato per Natale, solo l'interrogatorio che permette la diagnosi attraverso il racconto dei sintomi operato dalla paziente. Alla fine la dottoressa prescrive la cura scarabocchiando sui fogliettini (ecco a cosa servivano!) e congeda la paziente.
In autunno cadono le foglie. Anche a Grugliasco
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E' arrivato l'autunno anche nella nostra città. Le foglie degli alberi
ingialliscono e prima o poi cadono. Spesso ostruiscono i chiusini rendendo
inutili...