Movimenti di protesta che si fanno soffiare le manifestazioni da incappucciati organizzati, perbenismo a pene mani e una spaventosa incapacità a garantire la sicurezza della gente…
Rompi e disfa, che ti passa!

Mesi e mesi di propaganda televisiva per inculcarci per bene l’idea che i barconi di migranti (quelli che riescono ad arrivare sulle nostre coste, per gli altri una lacrimuccia e via) rappresentano un grave pericolo e una minaccia alla sicurezza delle nostre vite. Un pomeriggio di violenza a Milano distrugge tutto il formidabile lavorio fin qui svolto.
Eh già, cari miei, le minacce alla nostra sicurezza ce le abbiamo in casa. Li abbiamo allevati noi, li intratteniamo a scuola, li foraggiamo con paghette multiple, ci illudiamo di controllarli con i telefonini sempre più costosi di cui li dotiamo, li giustifichiamo perché quello che fanno “
sono solo ragazzate” (
leggi). I nostri bravi ragazzi possono scegliere fra l’intruppamento in una qualche fazione degli ultras al seguito delle squadre di calcio o, da almeno qualche lustro, possono comperarsi la divisa d’ordinanza e trasformarsi in black block. Da ultras del calcio potranno devastare le zone nei pressi dello stadio, sfondare reti di separazione una volta dentro, svaligiare autogrill quando seguono la squadra in trasferta… oppure tutte e tre le cose insieme, magari arricchite da aggressioni singole, partecipazione a squadracce per punire il nemico e via immaginando.
Da black block potranno scegliere la manifestazione giusta, infilarvicisi (magari contando anche sulla possibilità che qualche altro manifestante li protegga, li assecondi e magari li segua pure)...