Da qualche giorno la Maserati produce le sue auto a regime ridotto, una parte dei dipendenti è a casa in attesa che… Un bel paradigma degli effetti indesiderati della globalizzazione
Globalizzazione & flessibilità
Lo stabilimento ipertecnologico della Maserati si ferma, manca un pezzo (pare) dell'impianto di alimentazione: i motori non possono essere completati, i dipendenti a casa in attesa che la crisi si risolva, ce lo racconta Stefano Parola su Repubblica di oggi. Il produttore del componente mancante a sua volta spiega di non aver potuto provvedere alla regolare consegna perché non ha ricevuto un sotto-componente altrettanto fondamentale da un produttore che sta dall'altra parte del mondo. Non sappiamo se quest'altro è a sua volta paralizzato da qualche altro difetto nella complessa catena che porta la materia prima a diventare una Maserati. Ci penseranno i vertici dell'azienda a trovare il bug, dunque è probabile che non lo sapremo mai.
Questo è uno dei risultati della globalizzazione e, in particolare, di uno degli aspetti che hanno cambiato radicalmente il modo di produrre, si chiama just in time.
Per ridurre i magazzini (costo) - insieme agli addetti alla produzione e allo stoccaggio dei ricambi e delle riserve – si sfruttano i vantaggi dell'informatica, producendo in tempo reale e dove ci sono le condizioni migliori tutti i componenti che servono a per realizzare esattamente il prodotto che il cliente ha ordinato. Se devi assemblare un certo numero di motori, chiedi ai tuo fornitore di farti il giusto numero di componenti e il tuo fornitore lo stesso farà con i suoi. Il magazzino, da luogo fisico diventa virtuale e lo stoccaggio si fa nelle stive delle navi e degli aerei che trasportano i componenti in giro per il mondo e poi alla destinazione finale, lo stabilimento dove tutto viene assemblato.
Il meccanismo può incepparsi in un qualunque punto e, proprio perché il prodotto è complesso, un singolo intoppo pregiudica l'esito dell'intero processo. Basta una vite mancante, una scheda elettronica mal collegata, un bullone non completamente avvitato e l'auto non funziona.
E ' interessante vedere chi ne “paga” le conseguenze. Chi ha ordinato una Maserati aspetterà qualche giorno di più la sua automobile fiammante, non sarà un lieve ritardo nella consegna a cambiarne le aspettative e le simpatie che nutre verso il modello che ha scelto. I concessionari non avvertiranno quasi l'incidente di percorso, placheranno i clienti irritati con qualche parola buona o, nel peggiore dei casi, con qualche benefit aggiuntivo. I lavoratori, annuncia l'azienda, già stanno a casa (o lavorano con orario ridotto) e saranno chiamati a recuperare il tempo perduto, non appena tutti i pezzi saranno disponibili, per riprendere il lavoro di assemblaggio delle vetture. Quindi più ore oltre le ordinarie. D'altra parte le auto sono già “vendute”, bisogna farle e consegnarle. E' la flessibilità, no?
Ecco, alla fine della storia, le spalle su cui poggiano i costi sociali e umani della globalizzazione, del just in time e della flessibilità. E tutti zitti perché qui almeno il lavoro c’è. Non c'è bisogno invece di essere nostalgici del blocco sovietico per capire che in tutto questo qualcosa non va proprio.
Mariano
In autunno cadono le foglie. Anche a Grugliasco
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E' arrivato l'autunno anche nella nostra città. Le foglie degli alberi
ingialliscono e prima o poi cadono. Spesso ostruiscono i chiusini rendendo
inutili...