Magna magna
Qualche tempo fa avevo raccontato la storia delle abboffate alla casetta degli orti urbani della città in cui abito (leggi). Ovviamente la pubblicazione del post ha avuto uno strascico di piccole minacce, commenti divertiti, qualche faccia preoccupata e tanta indignazione. Tutto nella norma, siamo in Italia, mica in Europa.
Che cosa ne è di tutto questo? Quasi nulla. Sabato sera erano di nuovo lì: cosa c’è di meglio di una grigliata con gli amici, una serata di relax in compagnia a parlare di tutto e di niente, mentre le braciole sfrigolano sul fuoco e ciascuno dei presenti ha come massima preoccupazione quella di decidere se salsiccia o ala di pollo? E intanto scambiarsi battute salaci sulle donne e alludere comicamente all’atto, declinandolo in tutte le sue coordinate e sfaccettature? Se poi lo fai gratis in una struttura pubblica, meglio ancora, così non hai il fastidio di sporcarti la casa e trovarti con le solite pile di piatti sporchi il giorno dopo.
D’altra parte le elezioni sono alle porte: cosa c’è di meglio che rinsaldare i rapporti con le clientele per lanciarle nell’ultima settimana di raccolta dei voti prima della messe finale? Anche il grande elettore più fedele deve essere curato un pochino per evitare che si venda a un altro miglior offerente. Nella mia città ci sono più candidati che anime, dunque la concorrenza si fa davvero aspra.
Dilettanti i miei concittadini da barbecue, in confronto ai vicini Collegnesi che millantano posti di lavoro e promettono pacchi di caffè (leggi): si chiama “voto di scambio”, ma sono talmente ignoranti che non sanno neanche che è un reato. Speravo in un po’ più di coraggio da parte degli ortolani, invece niente.
Sinceramente speravo che, in un sussulto di orgoglio e di amore per la città , cacciassero a pedate questi grigliatori della cosa pubblica. Che io sappia, niente. Borbottano quando nessuno li sente, come fanno in genere la banderuole italiche di ogni paese e villaggio, ma non si espongono neanche se li ammazzi.
Forse fanno bene i compari della grigliata: di capibastone fedeli c’è sempre un gran bisogno, specialmente in tempi in cui la politica si fa con lo stomaco, non con la testa. Tantomeno col cuore.
Mariano
Forse fanno bene i compari della grigliata: di capibastone fedeli c’è sempre un gran bisogno, specialmente in tempi in cui la politica si fa con lo stomaco, non con la testa. Tantomeno col cuore.
Mariano