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SHOPVILLE LE GRU: L’ESPOSTO FA NOTIZIA

Quattro mesi fa ho presentato un esposto alla Corte dei Conti su una questione scandalosa. Oggi La Stampa di Torino se ne è occupata, rompendo il silenzio…
Esseri incapaci e soldi che sfumano
Era l’ 11 novembre dell’anno passato quando mi risolsi a rivolgermi alla Corte dei Conti per segnalare una vicenda scandalosa dai risvolti economici ancora più scandalosi (leggi l’esposto). Oggi La Stampa se ne è occupata con un articolo di P. Romano, il corrispondente locale (leggi l’articolo). All’interno della Shopville Le Gru – uno dei pochi grandi centri commerciali che ancora funzionano per afflusso e per varietà di negozi e proposte – il Comune di Grugliasco dispone, fin dal 2002, di uno spazio di 1.800 mq, mai utilizzato e mai concesso a qualcuno perché lo facesse, magari in cambio di un congruo canone che desse sollievo alle case comunali e impedisse il solito salasso dei cittadini contribuenti.
Ricordiamo che il Comune divenne proprietario di quegli immobili giusto in occasione della conclusione della lunga controversia legale (leggi) collegata alla costruzione del Centro e alle mazzette allora pagate agli amministratori, locali e non (leggi). Per evitare ulteriori oneri, lo spazio in questione era allora al grezzo e lo è tutt’ora.
Si immaginava, infatti, che la finitura l’avrebbe fatta il destinatario finale, quello che avrebbe affittato o acquistato al Comune uno spazio di così grande vastità.

Incomprensibilmente le amministrazioni Mazzù prima e Montà adesso non hanno fatto nulla: non un avviso pubblico per vedere se qualcuno era interessato, non un bando o una gara (a Grugliasco sono refrattari alle procedure di evidenza pubblica…), fino ad accumulare un mancato introito che – secondo valutazioni molto benevoli – supera il milione di euro. Nulla… fino all’anno scorso, quando una variante al Piano regolatore hanno cambiato la destinazione di quei 1.800 mq da “servizi! a  “commerciale”. Ci si attendeva che finalmente qualcosa si muovesse… invece nulla e oggi siamo esattamente al punto in cui eravamo 12 anni fa. Con due significative differenze: la prima è che oggi vale meno di allora per effetto del calo generalizzato del valore degli immobili e che, nel frattempo, il Comune ha mancato 12 anni di incasso di canone di locazione e/o concessione. Parlare di un milione di euro di danni, insisto, è ancora poco!

Attendiamo fiduciosi, intento paghiamo l’incapacità - e la malafede che l’accompagna - di questi nostri amministratori. Molto forti coi deboli e assai deboli coi forti.

Mariano
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