Dieci anni fa…

Il documento comincia così, con una citazione di V. Sklovskij:
“Vi auguro felicità . Vi auguro inquietudine, sonni agitati.
E sete di futuro. Arrivederci.” (V. Sklovskij)
Rileggendola oggi, a caccia del bandolo per costruire un programma per “tornare al futuro”, mi sono convinto che potrebbe tornare utile per riflettere sulla degenerazione della politica, sull’amore per la città , sulla passione e sul potere.
Magari serve anche a capirci fra noi… perchè i valori non debbono essere riscritti ogni volta, semmai debbono essere coltivati con la pazienza di un certosino e rimessi in discussione ogni volta che non quadra.
Se vi va, buona lettura. E se, quell’arrivederci di allora…
Mariano