Buio pesto sui destini dell’azienda

Era chiaro fin dal principio che a investitori come loro interessavano i copiosi fondi pubblici che la Regione aveva messo a disposizione (e non solo la Regione…) e che hanno prontamente incamerato. Poi interessavano le aree su cui si trova lo stabilimento, da valorizzare con varianti urbanistiche promesse dall’ allora assessore regionale all’Innovazione, per rendere commerciali e residenziali le aree produttive. Ipotizzare un quintuplicamento del loro valore, a fronte di una variante, è ancora troppo poco e un affare del genere farebbe gola a tanti. Come già per le aree attigue su cui sono quasi terminate le case del nuovo insediamento urbano a cavallo fra Le Gru e Borgata Lesna.
Anche l’assessore regionale Claudia Porchietto, che pure questa vicenda l’ha seguita a lungo, ne sapeva nulla, a testimonianza di quanto oramai la politica sia chiamata al massimo a ratificare ciò che si decide altrove e a stanziare fondi pubblici a favore di questo o quel sedicente imprenditore senza alcuna garanzia reale. D’altra parte da un assessore regionale ci si potrebbe aspettare un po’ più di controllo della situazione prima di aprire i cordoni della borsa…
Agghiacciante il sindaco di Grugliasco: prima disponibile alla viariante per chiudere definitivamente la partita della produzione e del lavoro alla Pininfarina (leggi lettera), adesso intransigente tutore della destinazione industriale dell’area. Se avesse invertito le parti, forse oggi non saremmo a questo punto e i lavoratori della De Tomaso avrebbero qualche garanzia in più.
La politica gioca sovente troppo cinicamente sulle spalle della gente che vorrebbe lavorare e non può più. Ma i sindacati no, non debbono davvero litigare adesso: i tempi per regolare i conti fra loro saranno successivi alla soluzione della vicenda, questo impegno lo devono proprio assumere di fronte a tutti quelli che confidano nella loro forse e nelle loro capacità per tutelare al meglio i lavoratori in questa difficile situazione.
Vicino al tunnel del vento di via Lesna domattina c’è un’assemblea di lavoratori che dal tunnel della crisi non riescono proprio ad uscire.
Mariano