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CHERNOBYL 2: SI REPLICA

Il governo giapponese conferma ciò che si sapeva già
Fukushima, livello 7

A un mese di distanza dal terremoto, poi tsunami, poi fuga radioattiva, il governo giapponese conferma che Fukushima è come Chernobyl, il più grande disastro nucleare finora mai visto. Tra l’altro, il disastro è ancora in corso ed è passibile di ulteriore aggravamenti, visto che non solo l’impianto non è in sicurezza, ma che si stanno aprendo ulteriori falle nei reattori già provati da scosse e scoppi.

Siccome si è già raggiunto il massimo conosciuto, gli scienziati fanno anche fatica a immaginare cosa potrebbe succedere qualora il Giappone non riuscisse a contenere il disastro, fermando lo sversamento in mare dell’acqua radioattiva e procedendo alla messa in sicurezza dell’impianto. L’acqua radioattiva è oramai sparsa in tutto il Pacifico e le coste della California cominciano a svuotarsi dei muscolosi giovanotti e delle Pamela Anderson di cui vediamo nei telefilm: hanno paura e fanno bene.

Se anche domani si mettesse fine alla fughe di radioattività – e non ve ne sono le avvisaglie – comunque ci sarebbe da valutare il danno all’ambiente finora arrecato e i livelli di radioattività a cui le popolazioni interessate sono sottoposte (ma quali sono, ad esempio, quelle interessate dalle correnti marine che portano lontano l’acqua contaminata?). I prodotti, le merci, le derrate che provengono dall’estremo Oriente saranno oggetto di controlli maggiori, ma certamente calerà la loro commerciabilità per effetto dell’allarme che oramai si è diffuso ovunque: commercio globale, rischio globalmente ripartito.

Poi ci sono le altre centrali, alcune delle quali stanno mostrando livelli di pericolosità ben superiori a quello che il reticente governo giapponese ammette. Insomma il disastro sta assumendo proporzioni catastrofiche, ben oltre le più nere previsioni formulabili. Tutto questo in presenza di una comunicazione difficilissima e resa ancora più complicata dalla reticenza e dall’omertà che il Giappone ha fin qui dimostrato. Chi si fida ancora delle dichiarazioni del governo?

Mi sembra questo il punto della situazione a oggi: Giappone ammutolito, gente, tanta gente, esposta a radiazioni le cui conseguenze si vedranno nel futuro, incertezza sull’epilogo del più grande dramma nucleare del nostro pianeta.

Poi, accendi la tele e vedi i soliti volti a spiegare che bisogna curare di più la sicurezza, ma che il nucleare non va abbandonato.

Mariano
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