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2007: gli obiettivi della Regione Piemonte.

di Patrizio Brusasco

Dopo i recenti bilanci del 2006, l'anno nuovo si apre all'insegna della comunicazione degli obiettivi prefissati dalla Giunta Regionale piemontese per il 2007. In una recente intervista, la presidente Mercedes Bresso ha posto tra gli obiettivi principali il completamento della riforma federale e la programmazione in campo energetico, ma una grande rilevanza è stata accordata parimenti al miglioramento del welfare: "Incrementare il fondo per gli anziani non autosufficienti è una misura necessaria e urgentissima; e così pure premono - ha continuato la presidente della Giunta regionale -  le politiche per la casa e le misure per aumentare l'offerta e diminuire il prezzo degli asili nido. La Finanziaria destina già molto allo sviluppo. Se ci saranno più mezzi, sarà fondamentale che almeno una piccola parte venga indirizzata verso il welfare".

Anche le problematiche energetiche figurano al primo posto dell'elenco delle attività della Giunta e del Consiglio regionali e nello specifico Mercedes Bresso ritiene che "si comprende ogni giorno di più quanto la questione energetica sia una delle poche veramente fondamentali per il futuro del mondo. Si tratta dunque di programmare, progettare, studiare e realizzare - ha ribadito la presidente - il risparmio energetico e la produzione di energia sfruttando l'energia solare, l'idrogeno, l'eolico,le biomasse e tutto ciò che scienza e tecnologia offrono. Ci diamo l'obiettivo, come la Finlandia, di arrivare all'indipendenza energetica da fonti non rinnovabili entro il 2030. Anche per questo abbiamo deciso di concentrare nel settore almeno il 25% dei fondi europei".

Grande rilevanza dunque accordata ai fondi strutturali di provenienza europea e al loro utilizzo e destinazione regionali, di cui parleremo prossimamente. Per ora ricordiamo le varie offerte di finanziamento messe in atto dall’Unione europea, con la dovuta premessa relativa alle basi della politca strutturale comunitaria, sancite negli articoli 158-162 del trattato. Secondo tali norme l'Ue promuove uno sviluppo armonioso dell'insieme della Comunità e rafforza la coesione economica e sociale riducendo il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni. Altresì, l'allargamento a 27 nazioni dell'Ue ha reso necessario apportare alcune novità sia nel funzionamento degli organi comunitari sia nella gestione delle politiche per quanto concerne la programmazione 2007-2013.

 

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