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CRONACHE DI UN CONSIGLIERE COMUNALE 1

Seduta di insediamento del Consiglio comunale di Grugliasco: paradigma dell’Italia di oggi e specchio delle miserie umane amplificate alla massima potenza. Con ciliegina finale.
Debutto con livore
Municipio Alle 17 e 30 di ieri (28 maggio 2012) tutti i consiglieri comunali di Grugliasco sono presenti nella sala, già bella calda di temperatura e piena del pubblico in prevalenza formato da amici e parenti dei neoeletti e del mondo politico locale. Tra il pubblico alcuni consiglieri non più eletti, amministratori del passato e l’ex-sindaco munito di telecomando per manovrare just in time il suo successore.
Banchi della maggioranza con gente che si guarda in cagnesco, non sembra neanche che abbiano vinto loro. Banchi dell’opposizione: in prima fila i 4 consiglieri eletti nella lista del MoVimento 5 Stelle, in seconda fila noi quattro di Grugliasco Democratica e Ecologisti, in ultima fila (solo) il consigliere del PdL.
La giunta siede arcigna e, mi pare, un po’ emozionata e silenziosa. In mezzo il neosindaco, nervosetto e un po’ disordinato nel consueto abbigliamento di stampo berlusconiano.

Primo adempimento, l’elezione del presidente. Non se lo votano nemmeno loro, qualcuno della maggioranza si astiene, ma Florinda Maisto (IdV) viene lo stesso eletta, aprendo così la fase delle definitiva distruzione dell’Italia dei Valori di Grugliasco (leggi). Gli altri partiti di sinistra (SEL e Federazione della Sinistra) si sono già suicidati da soli e in consiglio non siede più neppure un loro rappresentante, adesso è l’ora di IdV, fuori dalla Giunta e spaccata. In questo va dato atto a Montà di essere un artista: è riuscito a cancellare tutti gli eredi del PCI da Grugliasco dal consiglio comunale oltre che a silenziare tutti gli alleati. E dire che c’è ancora chi pensa che non valga niente sul piano della politica!

Poi viene il momento del Sindaco. Nel suo discorso di insediamento non un accenno ai temi del governo della città, alle caratteristiche e alle qualità della giunta che si è scelto (giovinezza, merito, competenza, capacità), non la voglia di volare un po’ più alto. Solo giaculatorie e insulti, qualche volta conditi con falsità facilmente smascherabili, ai danni del sottoscritto e delle liste che mi hanno appoggiato. Dovevate sentire cosa non è uscito da quella bocca, ma abbiamo sopportato pazientemente che finisse, consapevoli che Grugliasco vale di più della miserie, sue e dei suoi ispiratori.

Discorsi di circostanza, sottolineati dal pubblico rigorosamente schierato, fino a quando Elena Giargia (consigliera capogruppo degli Ecologisti) legge il suo intervento (leggi anche tu), nel quale non faceva sconti a nessuno, ma si permetteva di criticare il supersindaco (non uso il temine Sua Altezza perché il suo predecessore pensa che sia una presa in giro ai suoi danni). Non sto neppure a  raccontarvi le reazioni del cerchio magico, ma davvero preoccupanti se solo le si volesse prendere sul serio: voglio solo raccontarvi di quella di Montà che – come espressione della cultura della legalità, del rispetto per la donna, dell’attenzione e del rispetto per tutti, frasi roboanti che aveva appena finito di declamare – non ha trovato niente di meglio che minacciarla di querela, evocando solo una parte delle passate vicende del sottoscritto. Naturalmente non in modo diretto, dicendo chiaramente cosa pensasse e perché fosse così risentito, ma in modo allusivo, trasversale, indiretto. Secondo lo stile tipico dei rapporti mafiosi.

Non mi è rimasto che rimarcare che mai, in tanti anni, avevo sentito un sindaco parlare così e introdurre il suo mandato con attacchi all’opposizione, uno scadimento senza pari. ma Montà era troppo occupato a tenere a bada i consiglieri per occuparsi di dire cosa vuole fare a Grugliasco, per davvero.
Sulle minacce e sul vittimismo, sulla negazione perfino dell’evidenza c’è continuità, ci pensa Monzù. Solo che alla prima votazione, seguita alla grande performance del neosindaco, hanno già sbagliato eleggendo due membri della minoranza (su tre totali) nella Commissione elettorale.

Se il buongiorno si vede dal mattino…

Mariano
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