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I COSTI DELLA POLITICA 2

Le giovani speranze della politica del futuro. Oltre l’apparenza e le chiacchiere, la sostanza di un paese marcio. Come guadagnare 4000 euro al mese di denaro pubblico senza che nessuno se ne accorga.
Vivere di politica

Nella prima puntata ho raccontato una storia antica, a partire da un fatto di cronaca recente, che rendeva esplicito il modo in cui la piccola classe dirigente, anche del centrosinistra, intende la gestione del potere e del consenso (leggi). In questa seconda puntata racconterò la storia recente di un giovane miracolato delle cui gesta non cesso di stupirmi.
A fine 2010 sul sito della Regione Piemonte leggo degli incarichi “ad personam” attribuiti dal Gruppo del PD per quanto riguarda i portaborse dei consiglieri regionali. Niente di strano, è previsto da leggi e regolamenti e tutti i gruppi consiliari – anche quelli ultra moralizzatori, e anche il sottoscritto quando c’era – hanno i loro portaborse, chiamati “collaboratori”: li scelgono i consiglieri regionali e  li paga la collettività. Scorrendo l’elenco ci trovo un assessore del mio comune che non mi risulta abbia mai avuto altro lavoro vero che gli incarichi politici. Il contratto è, per ora, biennale e vale 69 mila euro, vale a dire 34.500 euro per annualità, ovvero circa € 2.870 lordi al mese.
Siccome so che, in qualità di assessore del Comune di Grugliasco, usufruisce di indennità piena, vado a vedere se è cambiato qualcosa nello stipendio che prende dal Comune...
Apro il sito istituzionale e scopro che non è cambiato niente (leggi anche tu): il giovane assessore continua a percepire l’indennità di prima, quando non aveva altre fonti di reddito, vale a dire € 1.401,41 lorde mensili. Essendo un’informazione presente sul sito istituzionale, immagino che sia vera e aggiornata, dunque continuo a prenderla per buona.
La cosa buffa è che – se il giovane assessore si fosse trovato un vero lavoro dipendente, anche precario – la sua indennità di amministratore sarebbe stata dimezzata, come quella di alcuni suoi colleghi grugliaschesi. Invece cumula allegramente ed è tutto regolare, tanto paga pantalone. Facendo odiosissimi conti in tasca al giovanotto che vive solo di politica, il suo mensile è ora di € 4.271 lordi circa. Se fosse stato un precario con contratto a tempo determinato e avesse guadagnato la stessa cifra che gli corrisponde la Regione (ipotesi assai remota, visti gli stipendi dei comuni mortali), l’indennità da assessore sarebbe stata dimezzata, percepirebbe perciò € 3.570 lordi circa.
Ripeto, tutto regolare. L’assessore si chiama Roberto Montà, il sindaco che l’ha nominato è sempre lo stesso mazzù e non è vero che le cose debbano andare sempre e per forza così. O no?
Mariano
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