Stupisce la pochezza della vicedirettrice di RAI3, Ilaria Capitani, che, incurante del rischio che corre, parla di "adeguarsi a un sistema", come se la sua azienda, invece che la più grande impresa pubblica di telecomunicazioni in Italia fosse una cosca mafiosa, o una lobby di trafficanti. Forse così piena di sé da ritenersi al di sopra di qualunque sviluppo delle sue parole e azioni. Succede alle persone modeste, quelle che stanno in un posto per le leccate e si convincono di meritare per davvero.
Messa lì dalla Lega, pare, dunque tutti addosso alla Lega che nomina incompetenti, fedeli al partito come il cane al padrone e sempre con la lingua di fuori a leccare qua e là per ottenere attenzione e favori. La realtà di declino del paese ci dice che non è la sola Lega a fare così, il costume è generalizzato. Il fatto che qua e là ne scappi uno/una bravo/a non deve indurci in equivoco: da sempre sono i partiti a nominare loro lacchè, in RAI come in tutte le aziende, pubbliche e private, dove possono farlo. Da quando le liste elettorali sono bloccate, cioè da quando decidono le cordate e i segretari unici, la situazione è andata ancora peggiorando. Ormai si spartiscono perfino i concorsi per impiegati, vedasi il traffico combinato dal PD e M5S nel Lazio e chissà da quando va avanti il tutto.
Dall'altra parte c'è un bravissimo comunicatore, Fedez, meno bravo come cantante. Senza sbagliare un colpo, nel tono e nei tempi, ha rifilato una smerdata spaziale a Salvini, RAI3 e a tutto il vasto mondo che ruota intorno al "sistema". E dire che lui ne è talmente parte che fa persino sorridere lodare questa sua spietata e coraggiosa uscita.
Fedez e signora sono degli influencer, è questo il mestiere vero dei due. Finora hanno avuto la capacità di fiutare con un attimo di anticipo le nuove mode, le tendenze e i sensibili refoli che precedono il vento impetuoso, anticipando i fenomeni con sorprendente tempismo. Impossibile credere che tutto non sia stato ponderato e valutato. Se poi Fedez ha così operato, avrà annusato nell'aria qualcosa di nuovo che noi, comuni mortali, ancora non percepiamo? Speriamo che sia così.
Mariano