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SUDDITI

Niente da fare: sono ancora troppi gli Italiani che leccano il culo dei potenti a prescindere da quello che dicono e fanno. Solo perché non si sa mai...

Il sindaco del loro comune tiene chiusi gli uffici ben oltre il ragionevole picco della pandemia, mentre intorno tutti quelli che potevano riaprire l'hanno già fatto? Al minimo accenno di una insignificante ripresa delle attività loro si profondono in ringraziamenti, a voce e sui social, già dimentichi dei disagi che hanno patito e insensibili a quelli che ancora patiscono. E leccano: piedi, culo, tutto quello che riescono ad agguantare. Non si sa mai!
Il funzionario li ha maltrattati o ignorati per tanto di quel tempo che nemmeno più ci speravano? Al minimo accenno di un qualche interesse (ben lontano dalla soddisfazione dell'istanza che hanno presentato e che resta ignorata), magari una comunicazione neutra per prorogare i termini, dimenticano tutto e ringraziano fantozzianamente colui che li ha umiliati, schiacciati, trattati come delle merde. E leccano, non si sa mai!
In ufficio col capo che disprezzano, ma a cui vorrebbero somigliare; in fabbrica col caposquadra che li controlla anche al cesso e che li umilia gratis, solo per fare carriera; perfino in palestra o mentre fanno un po' di sport cercano disperatamente qualcuno da adulare e corteggiare, da ingraziarsi per illudersi di averlo vicino se ce ne fosse mai bisogno. E leccano, non si sa mai!