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LA MALAVITA IN CASA

Sei anni fa il sindaco di Grugliasco mi querelò perché avevo definito “da mafioso” i suoi comportamenti in politica e le relazioni che intratteneva con il sottobosco dei faccendieri cittadini... Esageruma nen

Lo fece con i soldi del Comune (leggi) e non mi risulta che abbia rinfuso tutte le spese che ha caricato sui cittadini, nonostante l'esito sfavorevole (per lui) dell'iniziativa giudiziaria. Oggi, a sei anni di distanza, imparo che aveva nominato nel CdA delle Serre – società interamente del Comune e fonte di parecchi mali alla comunità grugliaschese – uno dei soggetti coinvolti nell'Operazione San Michele, infiltrazioni della 'ndrangheta nella politica locale. Basta leggere le intercettazioni telefoniche che stanno alla base dell'operazione per capire di che tempra fosse il personaggio, di come immaginasse la Pubblica Amministrazione e i rapporti fra “imprenditori” e politici locali.
Ma di questo è bene che se ne occupino quelli che sono preposti allo scopo...
Sei sempre il solito esagerato”, mi ha detto qualche giorno fa un illustre esponente del PD con cui commentavo preoccupato quanto stava emergendo dall'inchiesta, “queste storie sono questioni di piccoli sciocchini che millantano e promettono per farsi belli, ma che non contano un tubo”.
Lo diceva con quell'arietta di sufficienza che assumono questi individui - vissuti di raccomandazioni per avere un lavoro, per costruirci anche una qualche carriera, e di fedeltà al partito e ai suoi capi del momento - quando un alito di vento sembra mettere in discussione quella posizione volatile acquisita sempre per abilità linguistiche (leccare) e capacità di annusare il cambiare del vento (la banderuola intelligente). Utili idioti, per il resto; ma abili supporter di chi pensano possa portare, a loro e ai loro famigliari, i migliori benefici. Se poi non accade, pazienza: troveranno sempre qualcun altro a cui dare la colpa, per ripartire più determinati di prima.
Il giorno dopo questo colloquio ne ho scoperte delle altre e ogni giorno ne scopriamo di nuove intorno all'amministrazione grugliaschese e ai personaggi che la animano da un po' di tempo a questa parte, già dimentichi di quello che successe vent'anni fa proprio qui da noi.
Altre ne scopriremo sui giornali nei prossimi giorni. Ne viene fuori un quadro desolante, ma soprattutto la conferma di quello che il sindaco di oggi – degno successore dell'amico del giaguaro - ci ripete spesso con aria trucida quando ci permettiamo di criticarne l'operato e di fornire qualche giudizio morale e politico intorno al suo operato e a quello dei suoi famigli:
Non posso dialogare con chi dipinge questa amministrazione come un'accozzaglia di incompetenti dediti a pratiche opache e poco corrette”, dice all'incirca (i verbali del Consiglio comunale ne sono pieni...). Appunto.

Mariano

PS Sul balcone del palazzo comunale (e sul sito del Comune) troneggia una scritta “Grugliasco con Di Matteo”, vuoi vedere che hanno scambiato il PM palermitano per un cantante neomelodico?



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