Intelligenze inutilizzate, educazione sotto i tacchi, assenza di coraggio, delega continua...
Il cervello in vacanza
Il posto è area protetta, non si accendono fuochi, dappertutto cestini per la spazzatura, perfino la raccolta differenziata. Nel mare solo barche a remi, i motori sono vietati anche lontano dalla riva.
Tardo pomeriggio, il sole scende verso
l'orizzonte, le comitive fanno su i bagagli, raccolgono le vivande
avanzate e “scotolano” gli asciugamani e le stuoie, provate da
una giornata di rotolamenti e di dentro e fuori l'acqua. Gli ultimi
tuffatori affamati di pubblico si incitano vicendevolmente a dare il
meglio nell'ultimo lancio. Corpi violacei tentano una ricomposizione e si preparano alle valanghe di crema doposole con cui si leniranno gli effetti di una giornata al marre
Fra i tanti anche una una comitiva di
quindicenni – arrivati al mattino, senza adulti accompagnatori, quindi ebbri della nuova autonomia
raggiunta con l'età – raccoglie le sue cose e se ne va. Lasciando
un tappeto di rifiuti.
Solo una signora si avvicina al
gruppetto, già lontano dal sito del misfatto e oramai vicino ai
bidoni della spazzatura posti strategicamente all'uscita della
pineta. E fa:
“Ragazzi, perché non avete
raccolto i vostri rifiuti e li avete lasciati li?”. Lo dice col
volume “da maestra”, sentono tutti i bagnanti che sono nel
raggio di cinquanta metri.
Smarrimento, occhiate sarcastiche
(cazzo vuole 'sta vecchia? E farsi gli affaracci suoi?), solo uno
tenta una timida giustificazione spiegando che lui, i suoi rifiuti li
sta buttando nel cestino... e li mostra perfino. Gli altri non sanno
se fare gli sbruffoni o se mandare direttamente al diavolo la vecchia
sgridante... ma si vergognano perché tutti li stanno guardando.
“Guardate che questo posto è
anche vostro, fa parte della ricchezza della vostra regione. Non
dovete rovinare il vostro tesoro...”, continua imperterrita la
signora, guardando bene in faccia l'unico fra i ragazzi che ha
davvero capito che hanno fatto una cazzata. Gli altri tornano
borbottando indietro a fingere di ripulire il sito, confidando nel
fatto che la signora se ne sta andando anche lei. Non sono sicuri, hanno paura che questa invasata possa tornare indietro a controllare, quindi stanno a debita distanza e temono strascichi.
La signora se ne va per davvero e lungo la strada racconta a suo
marito che l'unico dei ragazzi che si è davvero vergognato è giÃ
minoranza ancora prima di poterlo essere per la legge (poveretto!), Degli altri bisognerebbe che se ne occupassero famiglie e
istituzioni. Sennò il paese non cambia.
Ha le palle, mia moglie!
Mariano