Oramai ogni occasione è buona per sentirsi utili a cambiare le cose. Perfino un referendum elettorale diventa appetibile. Ma chi è il papà del Porcellum?
Oltre 1.200.000 sberle alla Casta
Mente si affievoliscono i commenti allo straordinario successo nella raccolta delle firme al referendum contro il sistema elettorale vigente, prendono quota le interpretazioni e le distorsioni della politica. Ogni partito, ogni capetto pretende di leggere in questo schiaffo alla casta le cose che gli interessa precisare, le opzioni di cui è portatore. Normale, ma sempre meno sopportabile.
Credo che i sottoscrittori siano ascrivibili ad almeno tre categorie distinte. La prima è costituita da quelli che firmerebbero qualunque cosa possa servire a smuovere questo paese incrostato e capace di soffocare tutto ciò che si muove. Non importa se il referendum disegna il ritorno al sistema elettorale precedente (il Mattarellum, uninominale secco a collegio unico + quota proporzionale) o se apre la strada a una riforma generale che ridia ai cittadini il potere di scegliere. Basta smuovere e agitare, qualcosa di meglio di questa palude tossica verrà fuori.
Poi ci sono quelli che preferivano davvero il Mattarellum - fatto anche di collegi blindati dove venivano calati i boss dei partiti, senza sovente alcun rispetto per la territorialità e la competenza -capace di radicare l’eletto e di collegarlo agli elettori del suo collegio, dimenticando che non garantisce stabilità e che, se non ci sono le primarie per legge, diventa un formidabile strumento di cooptazione, perfino peggiore di quello in vigore.
Infine ci sono i proporzionalisti, quelli che vogliono il ritorno al proporzionale affinché sia il parlamento a costruire e disfare governi.
Io faccio parte del primo gruppo. Siccome non ne posso davvero più, firmerei qualunque cosa possa mandare in crisi il sistema che la destra ha messo in piedi e parte della sinistra mostra di gradire senza dirlo chiaramente. Giova ricordare che i deputati e i senatori “nominati” invece che “eletti” ci sono in entrambi gli schieramenti e che questa cosa ha fatto davvero comodo anche alla sinistra quando venne varata questa legge e quella dello sbarramento per le Europee.
Ora nel PD si vanno regolando i conti, per l’ennesima volta. Forse il referendum non si farà o perché il Parlamento farà una nuova legge elettorale oppure – molto più probabile – perché si andrà alle elezioni con il Porcellum nella primavera del 2012. Il papà della legge, Calderoli, adesso annaspa chiamando in causa tutto l'arco costituzionale come corresponsabile della porcata.
Intanto il paese va a picco e lo spettacolo della casta genera nausea solo a nominarla.
Mariano
Oltre 1.200.000 sberle alla Casta
Mente si affievoliscono i commenti allo straordinario successo nella raccolta delle firme al referendum contro il sistema elettorale vigente, prendono quota le interpretazioni e le distorsioni della politica. Ogni partito, ogni capetto pretende di leggere in questo schiaffo alla casta le cose che gli interessa precisare, le opzioni di cui è portatore. Normale, ma sempre meno sopportabile.
Credo che i sottoscrittori siano ascrivibili ad almeno tre categorie distinte. La prima è costituita da quelli che firmerebbero qualunque cosa possa servire a smuovere questo paese incrostato e capace di soffocare tutto ciò che si muove. Non importa se il referendum disegna il ritorno al sistema elettorale precedente (il Mattarellum, uninominale secco a collegio unico + quota proporzionale) o se apre la strada a una riforma generale che ridia ai cittadini il potere di scegliere. Basta smuovere e agitare, qualcosa di meglio di questa palude tossica verrà fuori.
Poi ci sono quelli che preferivano davvero il Mattarellum - fatto anche di collegi blindati dove venivano calati i boss dei partiti, senza sovente alcun rispetto per la territorialità e la competenza -capace di radicare l’eletto e di collegarlo agli elettori del suo collegio, dimenticando che non garantisce stabilità e che, se non ci sono le primarie per legge, diventa un formidabile strumento di cooptazione, perfino peggiore di quello in vigore.
Infine ci sono i proporzionalisti, quelli che vogliono il ritorno al proporzionale affinché sia il parlamento a costruire e disfare governi.
Io faccio parte del primo gruppo. Siccome non ne posso davvero più, firmerei qualunque cosa possa mandare in crisi il sistema che la destra ha messo in piedi e parte della sinistra mostra di gradire senza dirlo chiaramente. Giova ricordare che i deputati e i senatori “nominati” invece che “eletti” ci sono in entrambi gli schieramenti e che questa cosa ha fatto davvero comodo anche alla sinistra quando venne varata questa legge e quella dello sbarramento per le Europee.
Ora nel PD si vanno regolando i conti, per l’ennesima volta. Forse il referendum non si farà o perché il Parlamento farà una nuova legge elettorale oppure – molto più probabile – perché si andrà alle elezioni con il Porcellum nella primavera del 2012. Il papà della legge, Calderoli, adesso annaspa chiamando in causa tutto l'arco costituzionale come corresponsabile della porcata.
Intanto il paese va a picco e lo spettacolo della casta genera nausea solo a nominarla.
Mariano