Panico in città : sorprese in arrivo nell'uovo di Pasqua.
La Pasqua si avvicina anche nella ridente città di Topolinia. I piccoli topolini si chiedono quale sarà la sorpresa che troveranno nell'ovetto di cioccolato che riceveranno al termine del ricco pranzo famigliare a base di agnello arrosto e lasagne al forno, così gli avanzi vanno bene per il pic-nic di Pasquetta.
Alcuni di loro - i più accorti e lungimiranti - si preoccupano, perché oramai sanno che a Topolinia tutte le volte che si parla di sorprese è perché stanno confezionando un bidone: hanno imparato da Paperopoli che il linguaggio può servire meglio di altre cose a confondere le idee ai topolini ingenui e candidi, sanno che finiranno per pagare loro, anche se non sanno ancora come e quanto. Quindi l'apertura degli ovetti avviene sempre con un misto di suspence, avvertenza di una sciagura in arrivo, felicità curiosa di sapere che cosa succederà . Un anticipo l'hanno già avuto dal governo di Paperonia che sta lavorando a smontare un referendum che i topolini - finalmente rinsaviti - aspettavano con ansia per tornare a giocare alla democrazia.
I topolini hanno pagato e ancora pagano lo stipendio a una amministratrice con delega al Nulla, la Tesorucci, ne pagano un'altra con delega all'Ignoto, si accorgono che il suo operato confligge con il Nulla della Tesorucci e non si capisce più niente, perché anche al Niente c'è un assessorato, ricoperto da un altro topolino, anche lui pagato dai cittadini di Topolinia: si chiama Topogreco e si occupa anche di alta politica. Al Niente si aggiunge perciò anche il cazzeggio della guerra per bande che travaglia la vita politica di Paperonia e anche di Topolinia.
Topo Gigi - altro valente amministratore dei topolini - fa varianti, sacre e profane, sperando che almeno una gli porti la gloria e la fama che crede di meritare. Si guarda le spalle dalle manovre politiche topolinesche perché teme qualche coltellata di troppo. Faccia da Bambi coltiva i suoi due incarichi politici (di lavoro vero neanche a parlarne, quello è per i fessi che ne trovano uno) e ciancia di legalità sputtanando la parola e il senso alto della stessa. Si guarda in cagnesco con Steve Omnibus, anche lui in tono minore perché non sa più come continuare a fare il piacione con le topoline maestre a Topolinia. Teme la concorrenza di un gradito ritorno, quello della Diavoletta che, dopo aver regalato a Topolinia un impianto di pregio dalla ciminiera fallica e di cui tutti vanno fieri, ci vuole chiudere in bellezza la sua proficua carriera politica.
Non è un gran momento per gli assessori con l'accento finale: del primo abbiamo già detto, degli altri due possono meglio dire i topolini che scorrazzano liberi in città divertendosi ogni giorno a scoprire un modo diverso per circumnavigarla senza riuscire ad entrarci dentro. Eh già , perché a Topolinia la viabilità è così ben organizzata che, se ci entri, non ne esci più. Se sei fuori, col cavolo che riesci ad entrarci!
Poi c'è il minitopo che li sovrintende, ma non è più un pericolo: la sorpresa di quello che sa fare i topolini l'hanno già avuta... e senza aspettare Pasqua.
Buona Pasqua a tutti e che le sorprese nell'uovo siano di vostro gradimento!
Pippo
La Pasqua si avvicina anche nella ridente città di Topolinia. I piccoli topolini si chiedono quale sarà la sorpresa che troveranno nell'ovetto di cioccolato che riceveranno al termine del ricco pranzo famigliare a base di agnello arrosto e lasagne al forno, così gli avanzi vanno bene per il pic-nic di Pasquetta.
Alcuni di loro - i più accorti e lungimiranti - si preoccupano, perché oramai sanno che a Topolinia tutte le volte che si parla di sorprese è perché stanno confezionando un bidone: hanno imparato da Paperopoli che il linguaggio può servire meglio di altre cose a confondere le idee ai topolini ingenui e candidi, sanno che finiranno per pagare loro, anche se non sanno ancora come e quanto. Quindi l'apertura degli ovetti avviene sempre con un misto di suspence, avvertenza di una sciagura in arrivo, felicità curiosa di sapere che cosa succederà . Un anticipo l'hanno già avuto dal governo di Paperonia che sta lavorando a smontare un referendum che i topolini - finalmente rinsaviti - aspettavano con ansia per tornare a giocare alla democrazia.
I topolini hanno pagato e ancora pagano lo stipendio a una amministratrice con delega al Nulla, la Tesorucci, ne pagano un'altra con delega all'Ignoto, si accorgono che il suo operato confligge con il Nulla della Tesorucci e non si capisce più niente, perché anche al Niente c'è un assessorato, ricoperto da un altro topolino, anche lui pagato dai cittadini di Topolinia: si chiama Topogreco e si occupa anche di alta politica. Al Niente si aggiunge perciò anche il cazzeggio della guerra per bande che travaglia la vita politica di Paperonia e anche di Topolinia.
Topo Gigi - altro valente amministratore dei topolini - fa varianti, sacre e profane, sperando che almeno una gli porti la gloria e la fama che crede di meritare. Si guarda le spalle dalle manovre politiche topolinesche perché teme qualche coltellata di troppo. Faccia da Bambi coltiva i suoi due incarichi politici (di lavoro vero neanche a parlarne, quello è per i fessi che ne trovano uno) e ciancia di legalità sputtanando la parola e il senso alto della stessa. Si guarda in cagnesco con Steve Omnibus, anche lui in tono minore perché non sa più come continuare a fare il piacione con le topoline maestre a Topolinia. Teme la concorrenza di un gradito ritorno, quello della Diavoletta che, dopo aver regalato a Topolinia un impianto di pregio dalla ciminiera fallica e di cui tutti vanno fieri, ci vuole chiudere in bellezza la sua proficua carriera politica.
Non è un gran momento per gli assessori con l'accento finale: del primo abbiamo già detto, degli altri due possono meglio dire i topolini che scorrazzano liberi in città divertendosi ogni giorno a scoprire un modo diverso per circumnavigarla senza riuscire ad entrarci dentro. Eh già , perché a Topolinia la viabilità è così ben organizzata che, se ci entri, non ne esci più. Se sei fuori, col cavolo che riesci ad entrarci!
Poi c'è il minitopo che li sovrintende, ma non è più un pericolo: la sorpresa di quello che sa fare i topolini l'hanno già avuta... e senza aspettare Pasqua.
Buona Pasqua a tutti e che le sorprese nell'uovo siano di vostro gradimento!
Pippo