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TOPOLINIA, E' PASQUA!

Panico in città: sorprese in arrivo nell'uovo di Pasqua.

La Pasqua si avvicina anche nella ridente città di Topolinia. I piccoli topolini si chiedono quale sarà la sorpresa che troveranno nell'ovetto di cioccolato che riceveranno al termine del ricco pranzo famigliare a base di agnello arrosto e lasagne al forno, così gli avanzi vanno bene per il pic-nic di Pasquetta.

Alcuni di loro - i più accorti e lungimiranti - si preoccupano, perché oramai sanno che a Topolinia tutte le volte che si parla di sorprese è perché stanno confezionando un bidone: hanno imparato da Paperopoli che il linguaggio può servire meglio di altre cose a confondere le idee ai topolini ingenui e candidi, sanno che finiranno per pagare loro, anche se non sanno ancora come e quanto. Quindi l'apertura degli ovetti avviene sempre con un misto di suspence, avvertenza di una sciagura in arrivo, felicità curiosa di sapere che cosa succederà. Un anticipo l'hanno già avuto dal governo di Paperonia che sta lavorando a smontare un referendum che i topolini - finalmente rinsaviti - aspettavano con ansia per tornare a giocare alla democrazia.
I topolini hanno pagato e ancora pagano lo stipendio a una amministratrice con delega al Nulla, la Tesorucci, ne pagano un'altra con delega all'Ignoto, si accorgono che il suo operato confligge con il Nulla della Tesorucci e non si capisce più niente, perché anche al Niente c'è un assessorato, ricoperto da un altro topolino, anche lui pagato dai cittadini di Topolinia: si chiama Topogreco e si occupa anche di alta politica. Al Niente si aggiunge perciò anche il cazzeggio della guerra per bande che travaglia la vita politica di Paperonia e anche di Topolinia.
Topo Gigi - altro valente amministratore dei topolini - fa varianti, sacre e profane, sperando che almeno una gli porti la gloria e la fama che crede di meritare. Si guarda le spalle dalle manovre politiche topolinesche perché teme qualche coltellata di troppo. Faccia da Bambi coltiva i suoi due incarichi politici (di lavoro vero neanche a parlarne, quello è per i fessi che ne trovano uno) e ciancia di legalità sputtanando la parola e il senso alto della stessa. Si guarda in cagnesco con Steve Omnibus, anche lui in tono minore perché non sa più come continuare a fare il piacione con le topoline maestre a Topolinia. Teme la concorrenza di un gradito ritorno, quello della Diavoletta che, dopo aver regalato a Topolinia un impianto di pregio dalla ciminiera fallica e di cui tutti vanno fieri, ci vuole chiudere in bellezza la sua proficua carriera politica.

Non è un gran momento per gli assessori con l'accento finale: del primo abbiamo già detto, degli altri due possono meglio dire i topolini che scorrazzano liberi in città divertendosi ogni giorno a scoprire un modo diverso per circumnavigarla senza riuscire ad entrarci dentro. Eh già, perché a Topolinia la viabilità è così ben organizzata che, se ci entri, non ne esci più. Se sei fuori, col cavolo che riesci ad entrarci!
Poi c'è il minitopo che li sovrintende, ma non è più un pericolo: la sorpresa di quello che sa fare i topolini l'hanno già avuta... e senza aspettare Pasqua.

Buona Pasqua a tutti e che le sorprese nell'uovo siano di vostro gradimento!

Pippo
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