... la felicità dei famigliari delle zoccole.
Mai più affermare che abbiamo toccato il fondo, non è mai vero. Adesso tornano sulle prime pagine le prodezze del cavaliere con le donnine a pagamento, che siano minorenni o maggiorenni. Nell'ordine abbiamo appreso che: usa il suo potere di uomo di Stato per far liberare le sue amichette quando vengono arrestate, adopera minorenni per i suoi festini ad Arcore insieme ad altre vecchie volpi come Mora e Fede forse anche Cicchitto, tiene una specie di troiaio nei paraggi dove alloggiare le sua zoccole perché siano sempre pronte per l'uso, tutti quelli che deplorano questo suo modo di fare o che gli chiedono conto dei reati che commetti sono comunisti.
Fin qui nulla di nuovo, ma che dire degli ammiratori del cavaliere che lo ammirano proprio per questo?
Possibile che la massima aspirazione per un genitore, fratello, nonno di una bella e giovane ragazza sia quello di farne una zoccola che la da in giro per sperare di poter sculettare in televisione? Possibile che il modello che passa sia sempre e solo quello del vendere la propria merce, incuranti della dignità personale e apparentemente dimentichi delle conseguenze future? Davvero chi sta vicino a queste ragazze non le mette in guardia dai soldi troppo facili che girano, magari avvisandole di cosa ne sarà di loro non appena altra carne più giovane verrà a soppiantarle?
Non si tratta di fare del moralismo o di essere bacchettoni, è che queste storie nulla hanno a che fare col sesso, con l'amore e con la lussuria. Trattasi di vecchi sporcaccioni rifatti che schiavizzano donne ben contente di esserlo in forza della cultura in cui sono nate e vivono. Trattasi di poveretti e poverette che hanno fatto dell'Italia un bordello, sotto gli occhi disattenti di altre persone pronte anch'esse a prostituirsi in nome della bella casa, dello stipendio coi fiocchi, delle prebende che solo il potere sa e può elargire con la grazia che lo contraddistingue.
Ecco il lavoro per i giovani, sembra dire qualcuno in giro per le città . Ecco perché la Magistratura non deve ficcare il naso nelle storie private di quel simpatico vecchietto di cui in tanti anche oggi prendono le parti. Come i topi del pifferaio di Hamelin, vanno verso il baratro incuranti del pericolo e della cultura che avevano: incantati e convinti che quella sia la strada giusta.
Benvenuti nel Bordello Italia, quelle belle si accomodino, quelle brutte vadano all'estero a farsi dare qualche borsa di studio. I maschi niente: non siamo mica culattoni! Se proprio non sanno che fare, provino col calcio.
Mariano
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