Le donne di Terzigno, i giornali e le TV e... Angelo.
Facile ricordare le promesse di b, i rifiuti spariti all'improvviso, i bertolasi e le zoccole (maschi e femmine) di regime, facilissimo ricordare l'esito delle elezioni regionali e di quelle comunali nelle zone interessate dal problema, il discredito internazionale, il protagonismo meneghino calato in Campania.
Adesso che nodi vengono al pettine, riesplode la rivolta, più cruenta di prima e densa di disperazione per la presa in giro crudele, sulla pelle di chi sopporta disagi e ha creduto che il meneghino davvero avrebbe risolto il problema. Ovviamente la discarica se la beccano non le zone che meglio potrebbero ospitarla, ma i luoghi dove è stimata minore la resistenza. Oppure dove votano sbagliato, oppure ancora dove i politici locali non hanno un radicamento elettorale a rischio.
Le vicende di questi giorni sono desolanti perché rappresentano il dramma di un paese che ripete all'infinito i suoi errori, che non ha ancora capito che non se ne esce con gli egoismi e che continua a comportarsi al contrario di come vorrebbe e dovrebbe. Un paese che "chiaggni e fotti", che vota chi promette benefici agli uni a scapito degli altri, che accende i riflettori solo dove e quando c'è lo spettacolo della desolazione e della rivolta.
I giornalisti non lo sapevano che cosa andava maturando laggiù? Perché hanno preferito occuparsi d'altro per tutto questo tempo?
E i politici, dove sono? Se ne stanno a Roma per paura o forse perché non sanno più cosa dire dopo averne fatte di tutti i colori. Le responsabilità degli aministratori locali, delle forze politiche, finiranno ancora una volta in secondo piano nella cagnara mediatica che criminalizza chi protesta?
Solo il mio amico Angelo Bonelli, presidente dei Verdi e persona per bene, sta lì con i cittadini incazzati.
Se ne è andato lì perché la politica deve trovare soluzioni, ma non fosse altro che per testmoniare una vicinanza e una condivisione che c'è sempre e che sempre deve esserci, non solo in campagna elettorale.
Mariano
2019
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