Ipocrisia sabauda o sincero ravvedimento?
Uno dei temi che agitano e allietano l'estate "che finì la prima repubblica" è chi sarà il candidato del centrosinistra alle elezioni di primavera a Torino. Ci sono gli autocandidati del PD, ovviamente un certo numero, non uno o due; poi ci sono quelli della società civile, che sono in realtà il prodotto dei salotti della città , un po' incartapecoriti perché gli anni passano per tutti.
Infine ci sono quelli che "sarebbe bello che..." frutto delle elucubrazioni degli stessi salotti e delle redazioni che contano dei due quotidiani nazionali con redazione torinese: La Stampa e Repubblica.
La moda di questi giorni è quella di reclamare della mancanza di un Obama 'd nuiautri, una specie di abbronzato torinese capace di tenere a bada Marchionne, risanare il bilancio pauroso della città , risolverne i problemi più spinosi in tempi di contrazione della spesa pubblica, programmare il rilancio della città , sviluppare nuove attitudini e progetti... il tutto facendo vibrare di passione il cuore dei cittadini disincantati, facendo loro immaginare il bel mondo che verrà . La teoria prende corpo e rischierebbe di occupare le pagine - altrimenti vuote - della cronaca locale nel mese di agosto.
Per fortuna che c'è la dissoluzione del centrodestra e la faccenda del riconteggio delle schede a tenere banco, così ci risparmieranno la predica quotidiana sul nuovo che dovrebbe governare Torino nei prossimi cinque anni.
Se la politica è quella di cercare un Obama torinese, perché proprio i giornali e i salotti hanno finora fatto di tutto per collaborare con i sopravvissuti delle burocrazie dei partiti per tagliare la testa e tutto ciò che si muove al di fuori dalle loro sempre più asfittiche cerchia?
Mariano
Cosa possiamo fare per il mutamento climatico: tutto si riduce a "l bagno è
di destra la doccia è di sinistra"?
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Siamo bersagliati da eventi naturali con effetti catastrofici su parti
piccole e grandi della nostra
organizzazione sociale.
E' il mutamento climatico.
Ch...