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DELITTI D'AGOSTO

C'è l'assassino,  il movente, manca il mandante.

Ogni estate ha il suo tormentone, di cosa vivrebbero i giornali e le tv in un paese dove non capita mai nulla e dove quello che capita non è degno di essere preso in considerazione e diffuso a tutti?

Non si parla ancora di grembiulini, di rigore e di crocifissi, oltre che di maggiore severità nella scuola della Gelmini; quell'argomento lo tratteremo a settembre, quando finalmente ci accorgeremo dei guasti che si vanno producendo e del disastro a cui sta andando incontro l'Italia a causa anche delle nuove generazioni ignoranti, viziate e in avanzata fase di rimbecillimento senza ritorno. La scuola va a picco e la sinistra si dibatte fra la difesa ad oltranza del vecchio e la volgia di un'innovazione di sostanza, ma poi solidarizza con tutti quelli che protestano, indipendentemente dalla ragione per cui lofanno. Naturalmente si guarda bene dal fare delle proposte, dunque non da ai protestanti alcuna ragione per lottare tutti insieme. Tanto è estate, a settembre avremo dimenticato tutto!

Non c'è ancora la solita contrapposizione fra chi è per la riapertura delle case chiuse e chi no. Intervista alle puttane, articolo che spiega la tratta e le sue implacabili regole, un cliente anonimo che racconta perché va a puttane e non se ne vergogna affatto, replica  della moglie di un puttaniere beccato sul fatto. I sindaci della Lega fanno a gara con le ordinanza bislacche (taglio del prepuzio dei clienti, eseguito dai vigili; se il cliente è nero, espulsione; se bianco, ramanzina) , quelli del PD seguono a ruota (no, il prepuzio no, fa molto antisemita e noi siamo per la solidarietà), sennò si lascia spazio alla xenofobia!

Nessun delitto che riempia le cronache: nè Garlasco, nè Cogne... Un disastro.

Un delitto importante, anzi eccellente, però c'è e riempie le pagine di tutti i giornali: la lenta asfissia del cavaliere ad opera dei suoi ex alleati.

Una goduria vedere come se lo sta lavorando Fini, un piacere sopraffino, speriamo che duri tutto agosto, così sappiamo di cosa occuparci e di cosa leggere sui giornali.
Speriamo che a settembre il cadavere politico ci venga servito come promesso e che si cominci a ragionare del futuro dell'Italia.
Se poi anche la sinistra e il PD riusciranno a dare un segno di presenza e di intelligenza, allora sarà davvero un autunno bollente. Forse sono silenziosi perché sono in vancanza; magari segretamente pensano che Fini e i suoi, con tutto questo superlavoro, a settembre saranno spompati e allora potranno emergere Bersani e Di Pietro con la consueta vigoria. Per adesso sono latitanti, forse nascosti sotto le gonne della mamma per timidezza e paura del nuovo.
Incoraggiamoli a venire allo scoperto.
Mariano
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