Home
Unlabelled
LIBERA TESTA I CONSIGLIERI REGIONALI
LIBERA TESTA I CONSIGLIERI REGIONALI
-
giovedì, novembre 12, 2009
In un momento molto particolare della politica nazionale, in una sequela di test che coinvolgono l'establishment italico, a partire da quello sull'antidoping, l'associazione piemontese che fa capo a Don Ciotti e al Gruppo Abele, LiberaPiemonte, ha proposto nei giorni scorsi un "Test Etico" ai consiglieri regionali in vista delle prossime elezioni amministrative del marzo 2010.
Un decalogo che aveva lo scopo di misurare la disponibilità dei politici di governare in modo etico, sottoscrivendo dieci punti che coinvolgevano la legalità , la scuola, la pubblica amministrazione, gli appalti e i migranti. Ebbene il risultato è sconcertante: solo 29 consiglieri sui 60, che siedono tra gli scranni di Palazzo Lascaris, hanno risposto al questionario, e solo 7 membri della giunta regionale su 14 assessori!
Se la scarsa affluenza si può imputare alla già avviata campagna elettorale dei singoli consiglieri e dei membri di giunta, spingendoli a disertare spesso i doveri dell'Aula, lo scarno risultato della consultazione di Libera Piemonte rende perplessi e increduli. E se è pur vero che la richiesta di non candidare persone rinviate a giudizio può rivelarsi discutibile poiché il garantismo del diritto ci impone di considerare innocente chiunque fino alla fine dei tre gradi di giudizio o in attesa di sentenza passata in giudicato, è altrettanto vero che una simile fredda partecipazione degli esponenti della politica regionale finisce col sollevare dubbi, preoccupazioni e dietrologie di sorta.
Mariano Turigliatto è uno dei pochi che ha partecipato all'iniziativa, insieme alla presidente Mercedes Bresso, e l'ha sottoscritta in toto in nome di una sana ammnistrazione, di una doverosa onestà da parte del corpo politico e di una lotta senza quartiere a ogni tipo di mafie e di soprusi. "Sono a dir poco sorpreso - ha dichiarato Turigliatto, presidente di Insieme per Bresso - della scarsa partecipazione al test di Libera; un atteggiamento che rischia di invalidare lo sforzo profuso dell'associazione di Don Ciotti, da sempre un punto di riferimento locale e nazionale per la lotta alle mafie, di qualsaiasi colore e latitudine. Spero - conclude Turigliatto - che sia da imputarsi solo ai molti impegni dovuti alle imminenti elezioni regionali del 2010; per parte mia, ho sottoscritto le dieci regole di Libera, che peraltro ho sempre applicato nella mia lunga vita pubblica, e mi dichiaro pronto a continuare a seguirle nella mia vita politica di ora e di sempre, certamente con la partecipazioni di molti dei miei colleghi che affollano l'aula del Consiglio regionale".
2019
-
C'è chi afferma che fra Cavour e Cirio non c'è poi tutta quella differenza, sempre Piemontesi sono... ... solo che il primo ha f...
-
Quando la retorica finisce per sfiancare anche l'ottimista più determinato, quello è il momento di fare ricorso alla ragione La sta...
-
Proviamo a raccontare una storia incredibile in modo comprensibile a tutti, anche a quelli che continueranno a sostenere di non aver capito....
-
Niente da fare: sono ancora troppi gli Italiani che leccano il culo dei potenti a prescindere da quello che dicono e fanno. Solo perché non ...
-
A seguito del post di Franco Maletti pubblicato su questo blog ( leggi ), un lettore gli ha scritto proponendogli il suo caso. Anche stavolt...

Categories
centrosinistra
Chiamparino
chiesa
CIDIU
Civica Collegno
Collegno
consiglio regionale
corruzione
Cronache da Topolinia
D'Alema
democrazia
Ecologia
ecologisti
educazione
elezioni 2018
elezioni amministrative
etica
Europa
Fassino
Fornero
giovani
Grillo
grugliasco
inceneritore
la Buona Scuola
La Stampa
Le Gru
Le Serre
legalitÃ
Mafia Capitale
Maletti
mariano
mariano turigliatto
Merkel
Monti
Napoli
Napolitano
PdL
pensioni
Personale
primarie
Punto di Vista
Regione Piemonte
Renzi
Salvini
sindacati
sindacato
sindaco
SocietÃ
tav
Torino
Travaglio
UniversitÃ
Veltroni
Vendola
Verdi
Villa Claretta
