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Turigliatto interroga la Regione sull'inceneritore di Vercelli


Una situazione poco chiara sulla bonifica delle ceneri dell'impianto di incenerimento del comune di Vercelli ha spinto il consigliere regionale Mariano Turigliatto a presentare un'interrogazione alla giunta della Regione Piemonte per verificare la realtà del fenomeno ed eventualmente le azioni che si intendono assumere.

Allo stato attuale, lo smaltimento delle scorie derivanti dallo svuotamento dei forni negli ultimi quindici anni (dal 1992 a oggi) spetterebbe alla società Veolia che ha avuto in gestione l'impianto di incenerimento dei rifiuti del comune di Vercelli dalla società partecipata Atena Patrimonio Spa attraverso una concessione ventennale.


Tuttavia, come apparso sul quotidiano La Stampa lo scorso 12 gennaio 2008, da alcune dichiarazioni verosimilmente contraddittorie rilasciate dall'assessore all'Ambiente della Provincia di Vercelli , secondo il quale dal 1992 il gestore dell'impianto smaltirebbe le ceneri in Germania, e dalla società Veolia, che ha dichiarato di non assumersi alcuna responsabilità per il pregresso, si evince un quadro confuso e preoccupante per la salute degli abitanti del territorio.

Oltre tutto ci sarebbe anche uno scarto tra i fondi stanziati dal Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica) per la bonifica dell'area, nell'ordine di 9 milioni di euri, e una stima che individua in almeno 10 milioni di euro la cifra necessaria per la realizzazione del piano di bonifica.

Vista la delicatezza del tema per la salute dei cittadini poiché le sostanze chimiche emesse dall'inceneritore comprendono i vari composti organici del cloro (fra cui le famigerate diossine), gli idrocarburi policiclici, i composti organici volatili, elementi in traccia quali il piombo, cadmio e mercurio, l'acido cloridrico e vari tipi di ossidi, che si disperdono in atmosfera insieme alle polveri, oltre che ad accumularsi tra le ceneri di fondo, il consigliere Turigliatto ha interrogato la Giunta sui seguenti punti: i motivi per i quali, a tutt'oggi, non si sia provveduto alla bonifica delle scorie di fondo stoccate all'interno dell'impianto di incenerimento dei rifiuti di proprietà del Comune di Vercelli; sull'efficacia dello stanziamento del Cipe di 9 milioni di euri per la bonifica dell'area, e, in caso negativo, su quale soggetto ricada l'onere aggiuntivo; le azioni di monitoraggio dell'Arpa di Vercelli; le condizioni di sicurezza in cui operano tutti coloro che, a vario titolo, risultino coinvolti nelle operazioni di rimozione, stoccaggio, trasporto delle scorie; l'eventuale inserimento dell'inceneritore di Vercelli nella graduatoria regionale dei siti inquinati da bonificare, poiché non figura all'interno del piano regionale; l'esistenza controversa di un esposto presso la procura di Vercelli in merito alla questione sopra descritta.
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