di Patrizio Brusasco
L'italiano è un gregge? Un po' certamente sì, ma non nel senso che piacerebbe per esempio alla Chiesa, perché un gregge anomalo, che non ama essere guidato. E' un gregge di perbenismo, di malcostume, di pusillanimità piuttosto, di ipocrisia: ha anche molte virtù, ma i suoi vizi conclamati li conosciamo un po' tutti.
Il caso Soria così è l'ennesima triste conferma del nostro sopito spirito italico. Infatti ci sono voluti circa trent'anni di vessazioni e di oltraggiosi comportamenti e illegalità di ogni tipo, subiti con ammirevole masochistico piacere di tutti gli italiani, che hanno transitato in quel di via Montebello a Torino (sede del Premio Grinzane Cavour e del suo patron in disgrazia Giuliano Soria), per vedere la prima e unica denuncia, peraltro risolutiva, da parte - udite udite! - non certo di un membro dell'italica stirpe, ma di un mauriziano, al secolo Nitish, ormai celeberrimo in tutto lo stivale.
Credo che ogni altro commento sia del tutto superfluo, non credete?!