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La Nota sul Consiglio Regionale.

Anteprima

di Patrizio Brusasco

 

E' stata approvata da pochi minuti la LEGGE SUL LAVORO, più precisamente il Ddl n. 483 della Giunta regionale del Piemonte, che ha raccolto i voti del Consiglio regionale per trasformarlo in legge a tutti gli effetti.

Una legge che è figlia certamente dell'emergenza economico-sociale di questo ultimo periodo, tanto da essere votato con una celerità senza precedenti, e che ha raccolto il benestare di tutta la maggioranza consiliare, pur con i limiti di bilancio peraltro chiari a tutti, e qualche critica da parte della minoranza che, soprattutto per voce del suo capogruppo Angelo Burzi, ha palesato l'insoddisfazione di Confindustria per l'articolato appena licenziato.

L'assessore regionale al welfare e al lavoro, Angela Migliasso, ha dichiarato nel corso della discussione come tale legge vada a soddisfare criteri quali la sicurezza, la stabilità e la dignità dei lavoratori, rispondendo peraltro alla volontà di riforma del sistema lavoro, già in agenda all'indomani della vittoria del centrosinistra in Piemonte, e in armonia con la fonte normativa europea e nazionale. Inoltre l'assessore ha rispedito al mittente le accuse di "appesentimento procedurale" che si metterebbe in essere con tale normativa, ritenenedo al contrario che il ddl. 483/2008, mutuando la frase dal consigliere Pd Larizza, rappresenti una "luce, se pur piccola, in questo buio che ci circonda".

Più critica la posizione della cosiddetta sinistra estrema che ritiene l'articolato migliorabile e non del tutto adatto e adeguato ai tempi, ma pur nella consapevolezza generale dei limiti strutturali e di bilancio che minano qualsiasi iniziativa governativa locale.

Mariano Turigliatto ha espresso la sua positiva dichiarazione di voto parlando di una legge che "riordina e affronta in modo più attuale le problematiche legate al mondo del lavoro, con un grande senso di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti in questo processo, dalla giunta regionale al consiglio, opposizione compresa; una norma articolata che ha bisogno di fondi per funzionare al meglio. Si dovrà ora - ha concluso il presidente di Insieme per Bresso - vigilare e monitorare gli effeti e gli sviluppi della legge appena prodotta, la sua reale applicazione e incidenza sul mercato del lavoro e sulla drammatica crisi di oggi, ben sapendo che si potranno e dovranno apportare delle modifiche e delle migliorie affinché ci sia una virtuosa corrispondenza tra ciò che abbiamo scritto e ciò che saremo chiamati a fare concretamente in questa situazione d'emergenza".

 

 

 
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