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Pensieri di un ex ciclista.

Un buon amico del Gruppo ci manda una riflessione sull'uso della bicicletta, o meglio, su quanto l'uso della bici sia incoraggiato dallo stato delle strade nei dintorni di Torino. Lo pubblichiamo perché ne condividiamo le cosiderazioni.

di Dario Zucchini 

Premetto che di bicicletta me ne intendo e molto, per la maggior parte della mia vita ho pedalato alla grande e con molte soddisfazioni. Non come quelli che si comperano la mountain o la city bike, la tutina aderente, il caschetto, i guantini e le scarpette moda e poi vanno nella pista cilcabile del Parco Ruffini o in qualche fosso a fianco delle provinciali. Ma come uno che usa la bici per spostarsi e anche per divertirsi.

In perfetta sintonia con l'ambiente ho sempre prediletto le stradine, i sentieri, i parchi e tutte quelle strade non usuali e non asfaltate che consentivano di spostarsi per la prima cintura di Torino passando nel verde, tra gli orti urbani e nei parchi.
 
Oggi però non riesco proprio più ad usare la bici e ci sono più motivi che desidero condividere:
 
1) Molte di quelle strade sono state valorizzate sono diventate esclusivamente ciclabili ma, molte, sono state asfaltate e altre sono state chiuse e abbandonate. Una strada chiusa, purtroppo, si riempie di rifiuti e di vegetazione e, prima o poi, perde anche i suoi ciclisti.

 
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